Archivi delle etichette: Bahrain

DOPO ASSAD, IL DILUVIO? L’IMPERO AMERICANO DA CESARE A ROMOLO AUGUSTOLO IN DIECI ANNI. di Antonio de Martini

Tra i tanti commentatori, strateghi, maghi e chiromanti che si occupano della guerra in Siria e della crisi nel vicino e Medio Oriente, mai nessuno che si chieda cosa succederebbe se Bashar el  Assad ed il suo governo dovessero soccombere agli attacchi armati interni ed esterni di cui sono oggetto da oltre quattro anni. Continua a leggere

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TO BOMB OR NOT TO BOMB. THIS IS THE PROBLEM. Israele si spacca : un altro capo del Mossad non è d’accordo a bombardare l’Iran e sostiene che la Bomba è al di la da venire.

E due! Con questa intervista rilasciata alla CBS, sta uscendo allo scoperto la prima grossa spaccatura pubblica all’interno del governo israeliano nel corso della sua storia.

Il tema è quello che tiene banco in questi giorni: l’atteggiamento da tenere con l’Iran.

Mi perdonerete se non vi traduco i punti salienti, limitandomi a tre considerazioni base:

a) anche questo capo del Mossad insiste sulla follia di attaccare l’Iran, mettendosi contro tutto il Medio oriente. ” Le guerre si sa come cominciano, ma non si sa come finiscono”.

b) i siti da bombardare non sono quattro, bensì “alcune dozzine” il che vuol dire la certezza di subire perdite e rappresaglie, non solo da parte di Hezbollah dal Libano e da parte di Hamas dalla striscia di Gaza, ma anche da paesi come la Siria ed anche l’Egitto, in cerca di un nemico contro cui compattare i loro popoli.

c) E’ falso che il momento in cui l’Iran avrà la bomba sia vicino ( ed è il secondo capo dell’intelligence a dirlo).

In questa situazione, Israele rischia di fare in realtà la guerra per conto dell’Arabia Saudita – che è il vero rivale dell’Iran – e di essere attaccato contemporaneamente da ogni azimuth – non sarebbe la prima volta nella sua storia – ma questa volta sarebbe visto da tutto il mondo come l’aggressore.

Clikkate il link sottostante.

http://www.cbsnews.com/8301-18560_162-57394904/the-spymaster-meir-dagan-on-irans-threat/?pageNum=3

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Antonio de Martini

RICORDATE IL CAPITANO COCCIOLONE IN IRAK ? BEH, LA FRANCIA NE HA TREDICI. GLI UFFICIALI FRANCESI CATTURATI A HOMS AL CENTRO DI TRATTATIVE SEGRETE PER EVITARE UNA( ALTRA) UMILIAZIONE A SARKOZY. di Antonio de Martini

La signora Lauren Williams scrive sul DAILY STAR un tabloid libanese che potrebbe essere anche considerato filo siriano, se Wikipedia non ci informasse che appartiene alla stessa editrice che ha fondato AL HAYAT, primo quotidiano saudita e che dal 2000, dopo aver fatto entrare capitali del Golfo nel suo azionariato, ha stipulato un contratto di collaborazione con l’INTERNATIONAL HERALD TRIBUNE in materia di raccolta pubblicitaria, diffusione e distribuzione.

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Il duello USA Cina : combatteranno fino all’ultimo africano e fino all’ultimo Euro ( nostro). di Antonio de Martini

Il generale Piero Laporta ha pubblicato su Italia Oggi on line un articolo illuminante che indica alcuni elementi che sono sfuggiti alla maggior parte degli osservatori. Se a questi ne aggiungiamo altri presentati da questo blog ( vedere il post sulla Cina come obbiettivo dell’offensiva Africana ) abbiamo il quadro della situazione strategica complessiva .

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Guerra di Libia e altri paesi arabi. gli USA ammettono sull’Herald Tribune: siamo stati noi. di Antonio de Martini

Sulle prime ho pensato a un pesce d’Aprile in ritardo Sulla prima pagina dell’ International Herald Tribune  del 15 Aprile  – ultima colonna a destra della prima pagina – campeggia un titolo ” US groups trained Key leaders of Arab revoltsContinua a leggere

La Siria vuole dire tutti gli equilibri del Levante. di Antonio de Martini

La signora Busseina Chaabane, portavoce del governo siriano  ha parlato  alla stampa di un piano per seminare la discordia tra  i siriani. “L’obbiettivo è colpire l’unità del paese perché questo resiste e si oppone a Israele”. La signora ha  poi rincarato la dose Continua a leggere

La guerra di Libia si fa psicologica.

Oggi il giornale “Libero” comunica ai suoi  lettori che ci sono dei commandos inglesi all’opera in Libia.  Credevo fosse un quotidiano e non un trimestrale.  Ora che è diventato un segreto di Pulcinella, gli inglesi se lo vendono per accattivarsi i giornalisti, sia pur falsando un pò le date .

 Ormai è più importante la conquista delle simpatie di un giornalista che  quella di un accampamento beduino. La guerra si sta trasferendo  sul piano psicologico che è il terreno nel quale gli alleati hanno più mezzi e, paradossalmente, sono più deboli, anche perché combattono su più fronti, uno dei quali incognito: quello degli arabi. Continua a leggere

Bahrain: arrivate le truppe saudite il re Hahmad proclama lo stato d’assedio dando i poteri al capo delle FFAA. Ucciso il primo militare saudita

Ieri nel blog su Bahrain,  avevamo aggiornato l’analisi della situazione prevedendo scontri. Oggi , alle 09,50 abbiamo un ulteriore aggiornamento. Il re Ahmad ben Isa Al Khalifa  ha proclamato tre mesi di “Stato di sicurezza nazionale” ( in pratica stato di assedio)  e l’esercito – appoggiato dai sauditi –  ha ricevuto  l’incarico di ripristinare “legge e ordine”. Continua a leggere

Truppe saudite entrate in Bahrain. Gli USA: “non lo sapevamo”. Ma, ovviamente, non è vero. Ecco le prove.

La Stampa , vedi” il Corriere della sera”, di oggi, in un articolo a firma Davide Frattini informa la pubblica opinione italiana che  un cospicuo  ( 200) numero di blindati e mille militari ( cinque militari  a blindato ?ndr) è entrato in Bahrain  per dare man forte al re alle prese con  i contestatori che usano il sistema di occupare la piazza principale  della capitale Manama e di andarsene solo se ottengono soddisfazione o se costringono le forze dell’ordine a delegittimarsi agli occhi della opinione pubblica mondiale, sparando. Continua a leggere

Il Contagio Sciita tocca l’Arabia Saudita, ma la prima linea è a Bahrain.

Il regno è stato unificato nel 1928 dal fondatore della dinastia  attuale, ABD EL AZIZ, che come ultimo  esploit  del processo unitario , conquistò la sua capitale Riad  alla testa di un gruppo di sette uomini ( e otto di riserva per coprire la ritirata in caso di insuccesso). Il colpo, audacissimo, riuscì. Continua a leggere

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