Il referendum lo fai quando sei sicuro di vincere, non lo affidi a una donna e se le cose si mettono male sei in grado di dettare i risultati più opportuni. Continua a leggere →
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Il Presidente è ora nella pienezza dei suoi poteri, ha nominato il governo e i capi del Consiglio di sicurezza nazionale assieme alla nuova capa della delegazione all’ONU. I primi atti , c’era da aspettarselo, sono stati il mantenimento delle promesse elettorali più eclatanti. Il motto AMERICA FIRST comincia a risuonare nelle orecchie di tutti.
Israele è il più preoccupato, dato che il motto di Trump presuppone che il miglior piazzamento accessibile agli estranei sia il secondo posto, ma anche questo è stato occupato dall’Inghilterra. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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EtichettatoBarak Obama, Bill Clinton, Donald Trump, Leonardo, Raytheon, Victoria Nuland
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Il blog ” Conflitti e Strategie” mi ha fatto una intervista sulla crisi libica. Chattando via web la cosa si è estesa, ma Pino Germinario che è il centromediano della iniziativa, ha deciso che andava bene così. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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Pubblicato anche in antiterrorismo, crimini di guerra, economia internazionale, intelligence, Irak, Libano, Medio Oriente, Politica Estera, Storia
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Etichettato"Conflitti e Strategie", Algeria, gheddafi, guerra di Libia, Pino Germinario, Siria, Turchia
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Negli undici anni di predominio di Recep Tajp Erdoghan , la Turchia ha raggiunto la diciassettesima posizione economica del mondo.
La Turkish airlines tocca più scali di ogni altra linea aerea del globo e l’aeroporto di Istanbul dal micro hub di Yeslsikoy è diventato un piattaforma ineludibile tra l’Oriente e l’Occidente.
Le rappresentanze diplomatiche turche hanno aperto uffici in quasi tutti i paesi africani. Le imprese di costruzione turche hanno potentemente contribuito al boom di edilizia popolare di Mosca.
Quasi ogni tycoon turco ha il suo jet parcheggiato nella zona aeroportuale di Istanbul riservata ai privati e una nuova università dell’interno di cui ora non ricordo il nome, possiede un aeroporto e una flotta di trenta aerei per trasportare conferenzieri e attrezzature senza intralci.
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Nel post sulla crisi siro-irachena che ho pubblicato il 30 agosto scorso, concludevo suggerendo un intervento italo-egitto-tunisino congiunto in Libia. Avrebbe sistemato noi, i partners e la Libia.
L’obiettivo: ristabilire l’ordine, eliminare i danni fatti agli abitanti ed ai cittadini del mediterraneo dalla coalizione NATO e riprenderci quel mercato.
Oggi, il ministro della Difesa francese Yves Le Drian propone – in una intervista a “Le Figaro” che sia la Francia a farlo. Continua a leggere →
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L’Italia è entrata in guerra contro l’Impero Austro Ungarico il 24 maggio 1915 previa nomina di un governo di minoranza deciso nel chiuso delle stanze dal capo dello Stato, con il portafoglio della guerra affidato a un sindacalista ( Bissolati).
La commemorazione del centenario dell’evento è iniziata con una serie di bei ” pezzi” a firma Paolo Rumiz su ” La Repubblica” lo scorso inverno, con ben un anno e tre mesi di anticipo sulla data reale.
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Di antoniochedice
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Etichettato"Famiglia Cristiana", "La Repubblica", Arei F35, Battaglia di Cassino, Benedetto Croce, Giovanni Giolitti, Lookeed Martin, Matteo Renzi, paesi neutrali nel primo conflitto europeo, Paolo Rumiz, Triplice Alleanza, Triplice Intesa, Voincenzo Maddaloni
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L’Europa post elettorale – meglio, il sogno europeo – mi ha dato l’impressione di essere ancora fortemente desiderata dai popoli del Vecchio Continente, ma molti la considerano pericolosa e inadatta al matrimonio, un po’ come una bellissima donna sterile e con l’AIDS.
Tentante ma potenzialmente mortale e inutile.
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Di antoniochedice
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EtichettatoCandidati alla commissione europea., Carlo Cadorna, Francois Hollande, Gennaro Migliore, Giovani Ceccarelli, Manuel Barroso, mario draghi, Matteo Renzi, Ortega y Gasset, una politica per l'Europa
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http://corrieredellacollera.com
Tra il 22 e il 25 maggio 400 milioni di elettori appartenenti ai 28 paesi della Unione Europea andranno alle urne per eleggere 751 parlamentari europei ( e 73 italiani) in analogia con i Parlamenti degli stati membri, ma privi di poteri effettivi che restano in capo ai governi nazionali.
Infatti, il Presidente della UE viene scelto dal Consiglio dei capi di stato e di governo che sono liberi di scegliere chi vogliono anche in senso contrario al responso delle urne. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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EtichettatoAlcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Angela Merkel, Berlusconi, Elezioni Europee 2014, Francois Hollande, Giorgio Napolitano, Grillo, Konrad Adenauer, movimento 5 stelle, Randolfo Pacciardi, renzi, Trattato di Maastricht
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In un Paese vicino e lontano – Israele – lo scrittore Amos Oz, proveniente da una famiglia baltica che è stata lituana e polacca e che se fosse rimasta ferma oggi sarebbe in territorio ucraino, ha avuto il coraggio civile di rompere il tabù dei tabù: ha definito nazisti ebrei due organizzazioni israeliane di coloni che stanno compiendo aggressioni in crescendo contro gli altri abitanti della Palestina e luoghi di culto, mussulmani e cristiani ( ortodossi e no). Il Papa arriva il 25 maggio a Gerusalemme e vogliono alzare il tiro. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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EtichettatoAmos Oz, Beppe Grillo, Consiglio Europeo, elezioni comunali a Roma, elezioni europee, Ettihad, Gianni Cervetti, Giorgio Napolitano, Matteo Renzi, nazisti in Israele, Pollastrini, Tangentopoli primo tempo, Tangentopoli secondo tempo
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Ho scomodato un titolo di Francoise Sagan per riprendere una storia di sorrisi e sorrisetti iniziata dal francese Sarkozy, proseguita con la tedesca Merkel e continuata dal Presidente Van Rompuy con il gran finale di Barak Obama che nessuno sembra aver notato oggi.
I primi sorrisi, insultanti e complici, furono fatti alle spalle di un Berlusconi-guascone e sono ormai lontani nel tempo. Ho anche visto il sorriso stanco di van Rompuy che già otto mesi fa annunziò il suo ritiro definitivo dalla politica . Penso che si sia trattato di un rictus melanconico di fronte all’irruenza baldanzosa di Renzi. Deve essersi rivisto giovane e presuntuoso, non era un sorriso maligno, ma nostalgico di un uomo che ha poco tempo di fronte a se.
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