Ho scomodato un titolo di Francoise Sagan per riprendere una storia di sorrisi e sorrisetti iniziata dal francese Sarkozy, proseguita con la tedesca Merkel e continuata dal Presidente Van Rompuy con il gran finale di Barak Obama che nessuno sembra aver notato oggi.
I primi sorrisi, insultanti e complici, furono fatti alle spalle di un Berlusconi-guascone e sono ormai lontani nel tempo. Ho anche visto il sorriso stanco di van Rompuy che già otto mesi fa annunziò il suo ritiro definitivo dalla politica . Penso che si sia trattato di un rictus melanconico di fronte all’irruenza baldanzosa di Renzi. Deve essersi rivisto giovane e presuntuoso, non era un sorriso maligno, ma nostalgico di un uomo che ha poco tempo di fronte a se.