Archivi del mese: agosto 2013

NEWT GRINGRICH PRESENTA IL SUO PUNTO DI VISTA SULLA CRISI SIRIANA.

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il lettore Armando Stavole, ha colto nel mio esempio ” sembra scritto da Newt Gringrich” una accusa precisa, mentre l’intento era di dire che ” sembra scritto da uno dei TEA PARTY ” dato che usava gli stessi toni.
Gentilmente, Stavole mi ha girato una newsletter dello stesso Gingrich, che vi giro, dalla quale appare chiara l’opposizione dei repubblicani all’attacco alla Siria.
( vedere il mio ultimo commento allo scorso post in risposta a un amico).

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DEFINIZIONE DI AGGRESSIONE SECONDO LA RISOLUZIONE 2330 DEL 12 APRILE 1967. di Antonio de Martini

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Troverete in appresso la risoluzione 2330 dell’assemblea delle Nazioni Unite che ha condotto all’approvazione da parte della Assemblea delle Nazioni Unite della definizione di AGGRESSIONE secondo l’ONU. ( anche essa di seguito).

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PANORAMICA DEGLI INTERVENTI MILITARI USA SIMILI A QUELLO CHE VOGLIONO FARE IN SIRIA. UNA SERIE DI CANTONATE E DI ATTACCHI ALLA CIECA. di Antonio de Martini

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ecco una carrelata di azioni militari intraprese dagli Stati Uniti sotto i vari presidenti
La caratteristica principale è che la legalità è stata spesso considerata un optional e il numero dei compagni di avventura diminuisce in proporzione diretta al ben fondato delle iniziative.

Con la Siria, la situazione è che note lobbies interne ed esterne cercano attivamente di compromettere il dialogo distensivo col nuovo presidente iraniano Rouhani , cercando di stringere Barak Obama nelle tenaglie del dilemma: se non bombarda, manca alla parola data sulla linea rossa. Se bombarda, rompe il filo del dialogo con l’Iran. Ha un giorno ancora per impostare una soluzione che salvi capra e cavoli.

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IL RESPONSO DELL’ONU SULLA SIRIA: “I RIBELLI NON SONO IN GRADO DI PRODURRE VIDEO” E GLI ISPETTORI ONU DI PRODURRE PENSIERI ELEMENTARI. di Antonio de Martini

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“We have identified one hundred videos attributed to the attack, many of which show large numbers of bodies exhibiting physical signs consistent with, but not unique to, nerve agent exposure.

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IL BOMBARDAMENTO DI DAMASCO HA GIA’ FATTO UNA VITTIMA ILLUSTRE: BARAK OBAMA. di Antonio de Martini

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Se pensate di aver assistito a un film di Frank Capra in cui c’è il lieto fine, disilludetevi.
La perdita dell’appoggio inglese ai bellicosi progetti siriani dell’amministrazione Obama suona come una campana a morto per la credibilità politica del presidente all’interno e all’estero e costringe i militari a rivedere tutti i piani di attacco a causa della cessata disponibilità della base di attacco di Akrotiri a Cipro, ma è solo una complicazione.

Ban Ki moon ha ritirato i suoi osservatori ( e così si sottrae dalla responsabilità del responso…) pretestando il pericolo di un attacco americano ( ma come, proprio dove c’è stata la distruzione ? )  la coalizione dei virtuosi non voleva colpire obiettivi militari?

La coalizione dei volenterosi miranti a voler punire la Siria prima ancora della emissione del giudizio, probabilmente non imparziale, delle Nazioni Unite che ora ha dato forfait, ricorda la vecchia barzelletta di colui che proponeva a un amico di partecipare a un orgia e, alla richiesta di lumi circa il numero dei partecipanti, rispondeva:” se porti tua moglie siamo in tre,” non è un’orgia, ma non è nemmeno una coppia. Continua a leggere

GUERRA DI SIRIA. AVVISO AGLI SPETTATORI: L’ATTACCO È RIMANDATO PER IMPRATICABILITÀ DEL CAMPO. di Antonio de Martini

La rottura ormai consumata tra governi e governati dell’occidente non potrebbe essere più netta di così: dopo sette giorni di intensissima indignazione mondiale a comando – con ogni tipo di media – per ” l’esecrabile infamia” attribuita a Bashar el Assad, le percentuali di cittadini contrari all’intervento militare punitivo in Siria non sono cambiate : negli Stati Uniti i contrari sono il 70% ( PEW research) e in Francia il 59% ( ifop).
I dati italiani e inglesi non sono stati divulgati.
L’assalto dei Presidenti-sceriffi al necessario consenso delle rispettive opinioni pubbliche è fallito.
L’opzione militare diventa politicamente impraticabile, oltre che strategicamente pericolosa, tatticamente inutile, umanamente crudele e giuridicamente precipitosa e infondata.

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Siria: la “guerra tra la gente” non è facile da capire né da gestire

Il movimento 5 Stelle e il vicino oriente. Perché non fare un corso breve su questi temi?

Leo Rugens

Al 15 aprile 2013, mentre l’orrore continua a dominare in Siria, il Movimento 5 Stelle affronta la questione e si attira gli strali del più seguito blog italiano, “Islametro”, curato da Lorenzo Declich e riguardante l’attualità e la cultura di numerosi paesi islamici: Grillini, voglio pensarvi ingenui. Rettificate perfavore.

B_087

Sempre riguardo il fronte siriano, poi, l’altrettanto informato blogger Antonio De Martini (Siria: gli eroi sono stanchi – di raccontare balle – e la guerra si impantana. Si va verso lo stallo) da tempo ribadisce l’incompetenza della politica USA nell’area.

B_084

Senza entrare nel merito della questione “guerra civile siriana” (non ne abbiamo le competenze) né discutere le tesi o le simpatie politiche di Declich e di De Martini, ci preme solo osservare che al momento, l’M5S, dopo avere chiesto il ritiro dall’Afganistan e avere detto parole chiare sulla questione marò-India-Finmeccanica-siluri, è tra le poche voci che in Parlamento si…

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CRISI SIRIANA: l’ITALIA – LO IMPONE LA COSTITUZIONE – DEVE RESTARE NEUTRALE E COMUNQUE NON PUÒ DECIDERE CHE DOPO IL VERDETTO ONU. SULLO SFONDO L’IMPEACHMENT DI NAPOLITANO. I NUMERI CI SONO QUASI E TUTTI I TROMBATI DELLA LEGGE ELETTORALE POTREBBERO RIBELLARSI. di Antonio de Martini

La cadenza delle informazioni deformate sulla Siria continua con flussi costanti e i comprimari del primo atto di accusa ( ONU in primis) risultano scomparsi dalla comunicazione mondiale.

l’Italia è impedita all’intervento dall’articolo 11 della Costituzione se non per mandato delle Nazioni Unite che, visto l’atteggiamento di Russia e Cina ( e penso Brasile), non ci sarà.
Siamo i soli ad avere un indifeso corpo di pace alla frontiera siriana in situazione di pericolo qualora prendessimo posizione con leggerezza.
Ogni intervento di aggressione o di riequilibrio di una situazione militare è comunque proibito dal primo comma art 11 della Costituzione ” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”
Dalla barca della propaganda, dopo due giorni di falsa indignazione, stanno scendendo in molti:

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SIRIA: NEL PIANIFICARE L’ATTACCO GLI USA NON HANNO TENUTO CONTO DEL PRECEDENTE DI SADDAM HUSSEIN 1991, MA NON POSSONO PRETENDERE CHE L’AVVERSARIO STIA FERMO. di Antonio de Martini

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Nel post precedente potete vedere la presentazione dell’attacco alla Siria ( pubblicato da FOREIGN POLITICS) pianificata dall’analista Chris Harmer, il primo pianificatore di questo genere di attacchi che consentono di colpire una serie di obiettivi senza essere colpiti, poiché le navi lanciamissili possono rimanere a oltre mille miglia di distanza dal territorio siriano e quindi fuori tiro rispetto alle armi in dotazione allo Stato Maggiore di Assad.

Se avrete la pazienza di scorrere le diapositive fino in fondo, vedrete anche le foto aeree delle basi da colpire e i singoli bersagli fissi.
Appunto, fissi. Vorrebbero bombardare a patto che il nemico non si muova.

In questi brillanti pianificatori, manca quello che nei processi di canonizzazione si chiama l’avvocato del diavolo.

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Nota di servizio agli abbonati: la versione finale del link con il piano USA di attacco alla Siria per un disguido non vi può pervenire. Per leggere il definitivo: a) entrate sul blog.b) clikkate sul calendario a sinistra sul mese di Agosto.c) leggete il post invece di quello inviato. Spiacente per lo scomodo.

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