Archivi delle etichette: Hilary Clinton

SIRIA: GLI EROI SONO STANCHI (DI RACCONTARE BALLE) E LA GUERRA SI IMPANTANA. SI VA VERSO LO STALLO E IL NEGOZIATO. di Antonio de Martini

La coalizione composta da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Arabia Saudita, Egitto, Libia, Turchia e Katar in quasi due anni di macelleria e propaganda non sono riusciti ad aver ragione della Siria di Bashar el Assad , l’oculista reclutato a forza alla politica dalla morte prematura del fratello.

Gli USA sono stati ingannati da illusioni autoprodotte, dalla sopravvalutazione della volontà di potenza della Turchia, la sottovalutazione della capacità di resistenza dei siriani.
Stanno imparando a conoscere un vicino oriente che non conoscevano: i libanesi hanno un governo filo Hezbollah e sono riusciti a demolire una rete CIA di diciassette persone, tutte arrestate, accecando il Dipartimento di Stato in un momento decisivo. I siriani hanno ” esportato” i non combattenti , come profughi, oltreconfine, ottenuto – a inizio guerra – una sovvenzione importante dall’Iran ( si parla di trenta miliardi di dollari) e sopratutto bloccato la propaganda via internet che si rivelò esiziale per Hosni Mubarak. Continua a leggere

ISRAELE-HAMAS : ARRIVANO I MARINES?

La tregua raggiunta tra Israele e Hamas ha provocato due conseguenze politiche su cui porre attenzione.
La prima é che l’Egitto si é visto riconoscere un ruolo di mediazione tra i due contendenti.
Era un ruolo che non esercitava da anni.
L’ultimo periodo di Mubarak era stato caratterizzato da interventi unilaterali egiziani miranti a limitare i flussi di contrabbando d’armi tra Rafah e Gaza esercitati a mezzo di tunnel, a portare messaggi ai palestinesi, ma non a svolgere un ruolo di protezione-mediazione- arbitraggio.
Notevole successo della Clinton aver ottenuto l’accettazione di Netanyahu e mi chiedo quale sia la promessa fatta per ottenere il placet israeliano. Continua a leggere

USA. IL GENERALE PETRAEUS SI DIMETTE DALLA CIA PER LE CORNA FATTE ALLA MOGLIE, MA FORSE LE HA FATTE ANCHE A OBAMA. di Antonio de Martini

Al secondo giorno dopo la conferma del mandato, e dopo l’ammissione del NYT che i ribelli siriani sono fuori controllo, il direttore della CIA, generale Petraeus, con una breve lettera di dimissioni, in cui si accusa di un ” extra marital affair” dopo 37 anni di matrimonio, esce di scena.
Poiché nella lettera di dimissioni il generale dichiara di aver prima chiesto l’autorizzazione a dimettersi al Presidente durante una udienza concessagli, risulta evidente che questa è la prima incombenza espletata da Obama al primo giorno del nuovo regno.

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MEDIO ORIENTE: CERCANO L’INCIDENTE, MA BLUFFANO. ALTRIMENTI PRESIDIEREBBERO ANCHE I RUSSI NEL MARE DEL NORD

Mentre a Malta si riuniscono i 5+5 ( cinque Paesi Mediterranei del Nord e cinque paesi del Maghreb, compresa la Mauritania spacciata per paese mediterraneo) a fare chiacchiere senza copertura finanziaria, sui paesi del Levante mediterraneo – così abilmente isolati- si addensano invece, lampi di tempesta.
Tre squadroni aerei d’attacco e tre da trasporto truppe a Creta ( Suda) sono arrivati nei giorni scorsi; tre gruppi d’attacco portaerei – uno nel mediterraneo e due nel golfo persico – accerchiano l’area Iran-Siria ;Si registra il raddoppio delle unità navali nel Pacifico. Continua a leggere

PER FARSI TOGLIERE DALL’ELENCO DELLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE, BASTA FARE QUALCHE OMICIDIO SU COMMISSIONE IN IRAN PER CONTO DELLO ZIO SAM E DEL CUGINO BENIAMINO. di Antonio de Martini

L’organizzazione MEK, (Mujahiddin E-Khalk) una organizzazione di, un tempo giovani, comunisti iraniani guidata da Massoud Rajavi e dalla moglie Maryam, è stata tolta – dal governo USA – dall’elenco delle organizzazioni terroristiche e ammessa nell’olimpo democratico con una conferenza stampa cui è stata conferita una certa solennità.
Si tratta di una ex organizzazione giovanile semi autonoma del partito comunista iraniano, il Tudeh, assieme al quale collaborò alla lotta per il rovesciamento dello Scià Reza , in cui il vincitore fu l’Ayatollah Khomeini.

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ONU SULLA SIRIA, PARTITA A TRE COL MORTO . RUOLO AMBIGUO DELL’ARABIA SAUDITA . di Antonio de Martini

Se non stessimo parlando della devastazione dell’ombelico del mondo ad opera di un esercito mercenario finanziato da fondamentalisti islamo-evangelisti, ci sarebbe da ridere per l’arrampicata che “il corriere della sera” di oggi ( sabato) fa , analizzando la mozione dell’assemblea dell’ONU che ha di fatto sfiduciato l’inamovibile consiglio di sicurezza.

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L’ACCERCHIAMENTO STRATEGICO DELLA CINA DA PARTE AMERICANA COMINCIA A PERDERE PEZZI.

Il governo australiano ha negato al governo USA la concessione di una base navale destinata ad ospitare – nelle intenzioni dello Stato Maggiore della Marina Usa – una portaerei nucleare con relativo naviglio ausiliario.
La richiesta per una base sulla costa occidentale australiana, mirava, secondo i proponenti, a rafforzare la sicurezza del sud Pacifico.
La decisione è stata una sorpresa, in quanto Australia e USA avevano pochi mesi fa rinnovato il patto di collaborazione militare che li aveva uniti nella seconda guerra mondiale, proprio in funzione di contenimento della Cina.

Il Parlamento Uzbeko, sempre tre giorni fa, ha emanato una legge che proibisce la concessione di basi militari a chicchessia sull’intero territorio nazionale.
Una base era stata concessa al governo americano in nome della lotta al terrorismo e poi ritirata, complicando ulteriormente il problema logistico dei rifornimenti alle truppe in Afganistan e compromettendo, adesso, una via di ritirata più sicura in vista dell’evacuazione generale.
Le ripetute visite del segretario di Stato Hilary Clinton e di Leon Panetta ( Difesa) non sono evidentemente state sufficienti a convincere gli Uzbeki .
I Talebani Afgani , dal canto loro, hanno annunziato l’apertura di un ufficio a Teheran.
Si tratta del secondo ufficio estero , dopo quello aperto negli Emirati e destinato ai colloqui bilaterali con il governo americano.
Un portavoce degli Stati Uniti, dal canto suo, ha informato che da intercettazioni di comunicazioni, sono al corrente del progetto iraniano di cedere missili antiaerei ai Talebani.
Vista l’estensione delle frontiere in comune con l’Afganistan , l’ipotesi assume aspetti di pericolosità reale, specie per gli italiani che sono incaricati del settore Afgano più contiguo all’Iran.

GLI STATI UNITI STANNO APPARECCHIANDOSI DA SOLI UN ALTRO 11 SETTEMBRE. STANNO COMBATTENDO IN AFGANISTAN LE STESSE PERSONE CON CUI SONO ALLEATE IN SIRIA. di Antonio de Martini

Se  guardiamo ai fatti, notiamo che  il governo OBAMA  ha stravolto le posizioni tradizionali dell’America e  che ne aveva fatto il leader del mondo libero.

Non dovrebbe lamentarsi se alcuni alleati di sempre  come  Spagna, Germania, Francia, Vaticano  e , nel mio piccolo anch’io,  stiamo passando da un atteggiamento passivo ad uno sempre più scettico, quando non di aperta critica. Continua a leggere

SIRIA: ATTENTATO TERRORISTICO: SALTA IN ARIA IL MINISTRO DELLA DIFESA E VIENE ABBATTUTO UN ELICOTTERO. SIAMO ALLA FASE FINALE? di Antonio de Martini

Avevo apprna spedito il post precedente sulle pressioni e le sanzioni economiche che precedono la guerra guerreggiata, che giunge notizia di un attentato terroristico all’interno del ministero della sicurezza nazionale. Secondo notizie raccolte da www.corrieredellacollera.com il ministro sirano della Difesa Daoud Rajha è rimasto vittima assieme ad un numero imprecisato di altri funzionari siriani della sicurezza durante un briefing.

Sempre dalle stesse fonti risulterebbe abbattuto un elicottero governativo.

Le due notizie fanno capire che il tipo di “resistenza” dell’esercito di liberazione di Siria si base su exploits dello stesso tipo di quelli organizzati dalla “Rosa Bianca” nell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944, organizzato da un pugno di persone prive di seguito popolare reale ed eseguito dal tenente colonnello Von Stauffenberg.

Nulla a che vedere con le imponenti manifestazioni egiziane o tunisine che testimoniavano la stanchezza del popolo nei confronti dei rispettivi regimi.

La notizia dell’abbattimento dell’elecottero, a meno che non si tratti della fortuna del principiante, potrebbe significare che il governo americano guidato da Barak Obama e dalla Clinton, esaperato dalla inconcludenza della “resistenza” e dalle critiche veementi ricevute a Gerusalemme nei giorni scorsi, ha dato il via al piano di attacco finale mirante al “regime change”, perché se Obama si presenterà alle elezioni senza aver risolto il problema Siria , sarà inevitabilmente in contrasto con la lobby elettorale ebraica degli Stati Uniti, rendendo vera la previsione di Steve Jobs ( di padre siriano) che lo definì “one term president”.

Per l’elicottero, dicevamo, se non si tratta di un colpo fortunato, si tratta di uno stinger ( missili portatili guidati) e questo strumento messo in mano a fanatici islamisti momentaneamente alleati, crea preoccupazione circa l’uso che ne potrebbe fare un giovane zelota equanimemente anti Assad e anti Israele.

MEDIO ORIENTE. CONTINUA LA CAMPAGNA DI MINACCE E PROPAGANDA, MA NESSUNO OSA ATTACCARE. IL TEST CON L’AEREO TURCO HA MOSTRATO CHE L’ANTIAEREA SIRIANA E ‘ EFFICACE. di Antonio de Martini

Alla vigilia della conferenza dei donatori per l’Afganistan che si terra a Tokio, la segretaria di Stato USA Hilary Rodham Clinton dopo un blitz improvviso a Kabul per conferire al presidente Karzai il titolo di ” alleato preferito al di fuori della NATO”, è tornata ad occuparsi del suo nemico

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