Stiamo veleggiando verso il settimo anno di guerra in Siria e verso il settimo anno in cui avevo avvertito che attaccare la Siria voleva dire aprire il vaso di Pandora e affrontare una delle più tenaci fanterie del mondo. Adesso va detto – lo davo per scontato – che il vaso di Pandora non ha fondo e gli USA, più ci entrano, più affondano.
Metà della popolazione Siriana ha dovuto emigrare e, per il momento, solo centomila sono rientrati in Patria, ma il paese ha retto all’impatto della coalizione più ricca e potente del mondo, e da un mosaico di comunità, è nata una Nazione coesa che vuole sopravvivere. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in Arabia Saudita, Bashar el Assad, disinformazione, economia internazionale, Egitto, ENI, guerra afganistan, guerra di Siria, Impero turco, Iran, Israele, Politica, Politica Estera, Quatar, Stati Uniti, Storia, Turchia, USA, Yemen
|
EtichettatoAtaturk, Cipro, Dardanelli, Hezbollah, Lakdar Brahimi, Michel Aoun, mossul, Mustafa Kemal, Recep Tajip Erdogan, Samir Geagea, Staffan DE Mistura, Trattato di Losanna, trattato di Montreux
|
La situazione si è ingarbuliata e la vecchia ” Questione d’Oriente” sembra ormai un esercizio per bambini. In questo video , a seguito di una intervista de ” La Finanza sul web” ho cercato di presentare le interconnessioni fra i problemi dell’area.
Per risolverli, bisogna partire dal conflitto israelo-palestinese da cui scaturiscono tutti gli altri. Dura 17 minuti. Buona visione.
Questo video è uno dei tre rilasciati in questi giorni e va visto assieme agli altri ( vedi ITALIA e il MONDO di Giuseppe Germinario) per avere un panorama integrale della situazione nel Levante.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in Arabia Saudita, Bashar el Assad, corruzione, economia internazionale, Egitto, guerra afganistan, guerra di Siria, Houti, Iran, Islam, Israele, leggi anticorruzione, Libano, Politica Estera, Questione Palestinese, Siria, Stati Uniti, Storia, Yemen
|
EtichettatoAl Jubeir, Houti. Yemen, Iran, Israele, Michel Aoun, mohammed ben Nayaf, mohammed ben Salman, Saad Hariri
|
Immaginatevi che il Primo ministro Paolo Gentiloni vada in America, all’arrivo invece del benvenuto di prammatica si veda sequestrato il telefonino, venga catapultato davanti a una telecamera a leggere una lettera di dimissioni e a chi lo contattasse per sapere quando torna in Italia, risponda ” a Dio piacendo” e avrete la fotografia di quel che è accaduto tra Libano e Arabia Saudita in questi giorni.
La motivazione del perché avviene è più complessa e andrebbe spiegata con la psicoanalisi prima che con l’analisi politica. Proviamo a dipanare questa intricata matassa di lana di cammello. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in Arabia Saudita, Bashar el Assad, Egitto, guerra di Siria, Houti, Irak, Iran, Israele, Libano, Politica Estera, Quatar, Sanaa, Siria, Stati Uniti, terrorismo, Turchia, Yemen
|
EtichettatoBahaa Hariri, Bandar Bush Sultan Ben Abdulaziz, DAESCH, George W. Bush, Haaretz, Hahmad ben Khalifa al Thani, Hezbollah, mohammed ben Nayaf, mohammed ben Salman, Paolo Gentiloni, rafik hariri, re Salman Ben abdulaziz, Saad Hariri, Tamim ben Ahmad al Thani
|
Per capire le strategie del futuro è necessario studiare quelle passate. Molti affermano che la guerra contro Hitler l’ha vinta l’Unione Sovietica e non gli USA e questo è quel che appare, ma la guerra l’hanno vinta tre cittadini americani: Cordell Hull, ( all’epoca segretario di Stato) Haverell Harriman e Johns Hopkins. Due grandi amici di Roosevelt che hanno determinato molte politiche Usa durante e dopo la guerra.
Come siano riusciti a vincere il conflitto minimizzando le perdite USA è materia di questo articolo perché la loro strategia ha ispirato quella attuale e a fine testo avremo le idee più chiare su molti accadimenti odierni. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in accordo nucleare Iran, disinformazione, Europa, guerra afganistan, Guerra senza limiti, Irak, Iran, National Military Strategy USA, Politica Estera, politiche di Difesa, seconda guerra mondiale, Stati Uniti, Storia, Unione Europea
|
EtichettatoCordell Hull, Haverell Harriman, Henry Morgenthau, Jhons Hopkins, Winston Churchill
|
Intanto, chiariamo: nella penisola arabica i confini non esistono. Sono tutte zone desertiche permeabili a volontà da chiunque – e laggiù sono la totalità- possieda un fuori strada per aggirare, a duecento metri dalla strada, il posto di blocco posto sulla via di accesso ufficiale.
Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in accordo nucleare Iran, Aden, antiterrorismo, Arabia Saudita, economia internazionale, Egitto, Europa, Finanziamento del terrorismo, guerra afganistan, guerra di Siria, Houti, Irak, Iran, Islam, Israele, Medio Oriente, Politica Estera, Quatar, Siria, Turchia
|
EtichettatoBahrein, Donald Trump, fratelli mussulmani, Hamas, Iran, Quatif, Tamim al Thani, Vladimir Putin
|
Militarmente parlando, le armi nucleari hanno un limite politico di impiego e un inconveniente “tecnico”.
Si possono usare solo in tempo di guerra dichiarata e le aree colpite restano inagibili per un periodo di tempo medio-lungo.
Le armi elettroniche invece, possono essere usate anche in caso di “guerra fredda” e addirittura in periodi di pace e persino contro paesi amici; consentono l’anonimita’ all’attaccante ; rendono difficilmente spiegabile al pubblico la necessita’ di “rivincite” e quindi le proteste popolari nel paese bersaglio ; sono utilizzabili comunque : dai satelliti ai sottomarini o da una caverna. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in economia internazionale, Egitto, guerra tecnologica, loans techniques, Politica Estera, Storia
|
Etichettatoammiraglio Rozhestvensky, battaglia di Tsushima, Edward Snowden, I.O.C., internet, Mohammed EL BARADEI, scudo stellare, Wikileaks, wikipedia
|
Il lento processo di isolamento cui la politica estera degli USA sta sottoponendo il paese, non è iniziato con Donald Trump, ma la sua elezione è la logica conseguenza e il proseguimento di una scivolata destinata a provocarne lo sfaldamento progressivo.
La dirigenza americana sembra non essersi resa conto della differenza tra l’ isolazionismo del XIX secolo ( voluto e richiamabile) e isolamento del XXI secolo ( subìto e di difficile richiamabilità).
Gli elementi che hanno a mio avviso contribuito a rendere invisi gli Stati Uniti in questa fase di ” pace calda” rispetto al capitale di popolarità che avevano accumulato durante la guerra mondiale e la “guerra fredda” da cui erano usciti vittoriosi, sono, non limitativamente: Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Seguendo la logica miserabile che ha contraddistinto questo scorcio di secolo, la maggior parte degli analisti europei si è concentrata sugli aspetti mercantili del divorzio tra Gran Bretagna e l’Europa Continentale e nessuno ha affrontato i nodi geopolitici, specie mediterranei.
Non è la prima volta che l’Inghilterra sceglie la sua strada in contrapposizione al resto dell’Europa. Lo fece al tempo del Magnifico isolamento, Lo ha ripetuto al tempo di Napoleone e di Hitler. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in Brexit, Crsisi Greca, disinformazione, Egitto, ENI, guerra afganistan, Intelligence service, Irak, Israele, Libia, minacce alla pace, Questione Palestinese, Uncategorized
|
EtichettatoAbd el fattah al Sissi, Beppe Grillo, Charles De Gaulle, fratelli mussulmani, Gibilterra, Giorgio Napolitano, Guardian, Khalifa Haidar, Matteo Renzi, Tajip Erdogan
|
L O S F O N D O
La guerra di Siria dura dal marzo 2011. A marzo prossimo saranno sei anni. Molti già dicono che Barak Obama lascerà come legato l’aver distrutto la Siria, ossia il luogo che ha fatto da culla alla civiltà umana, senza aver nulla ottenuto.
Chi pensa questo, mostra di non aver studiato il modus operandi del soggetto che si è rivelato, sia all’interno che all’estero, l’uomo dei colpi mortali a sorpresa. Ne sanno qualcosa i repubblicani che, pur essendo in maggioranza, non riescono a governare . Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in accordo nucleare Iran, Arabia Saudita, Bashar el Assad, crimini di guerra, economia internazionale, Egitto, elezioni, embargo, Finanziamento del terrorismo, guerra afganistan, Iran, Israele, Medio Oriente, National Military Strategy USA, Politica Estera, Quatar, Questione Palestinese, Turchia, Ucraina, USA
|
Etichettato" la stangata", Al Nusra, Barak Obama, Bashar el assad, DAESCH, Dassault, Donald Trump, Egitto, Elvira Nabiullina, Francois Hollande, Hillary Clinton, Iran, Israele, mossul, Rafale, Rita Katz, Robert Redford, Rudhollah Khomeini, Siria, Vladimir Putin
|
La prima grossa bomba la lanciò Felice Orsini , ex deputato della Repubblica Romana, temperamento inquieto di romagnolo. Il bilancio – orribile per l’epoca – fu di 12 morti e 156 feriti e bersaglio ( Napoleone III) mancato. Continua a leggere →
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Di antoniochedice
|
Pubblicato anche in terrorismo
|
EtichettatoAntonio Canovas, Arnaldo Bresci, Attentato al caffé Terminus, Costantino Nigra, Elisabetta d'Austria, Ieronimo Caserio, Luigi Luccheni, Michele Angiolillo, Romy Schneider, Royal greenwhich observatory, Sadi carnot, Sissi, Umberto I di Savoia
|