Il 18 luglio è giunta notizia dell’attentato devastante avvenuto nella sede del ministero della sicurezza di Damasco dove persero la vita quattro eminenti personaggi del regime, tra cui il ministro della Difesa ( Cristiano) e il capo dei servizi segreti ( in un secondo tempo).
Il mondo intero trovò normale che non trapelasse nessuna fotografia. In fondo si trattava di una dittatura. La zona della presunta esplosione fu circondata con grande tempestività dalle forze di sicurezza. Nessun media notò che due dei morti erano stati dati per morti dai ribelli che avevano detto di aver assassinato tre ministri pochi giorni prima, ma che erano stati smentiti clamorosamente dall’apparizione di uno dei morti ( il generale Hassan Turkmani) che si mostrò in ottima forma.
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Di antoniochedice
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Se guardiamo ai fatti, notiamo che il governo OBAMA ha stravolto le posizioni tradizionali dell’America e che ne aveva fatto il leader del mondo libero.
Non dovrebbe lamentarsi se alcuni alleati di sempre come Spagna, Germania, Francia, Vaticano e , nel mio piccolo anch’io, stiamo passando da un atteggiamento passivo ad uno sempre più scettico, quando non di aperta critica. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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Il neo presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim – che ad onta del nome è un medico americano – ha rilasciato un preoccupante comunicato circa l’impennata dei prezzi dei cereali nel mondo.
La crisi è imputata ad una severa penuria di acqua nel middle west degli Stati Uniti e minaccia di ripercuotersi nel mondo ” sui paesi più vulnerabili ” e riaccendere le ” rivolte della fame” che si ebbero in numerose città dell’Africa occidentale e del Nord Africa ( Cairo inclusa) nel 2008. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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L’arte militare recita- dai tempi del generale Douhet – che la vittoria arride a chi detiene la supremazia aerea.
L’ esercito siriano sta vincendo la partita sul terreno grazie a una variante sul tema: ha usato gli elicotteri , senza però impiegare gli aerei da bombardamento e da attacco al suolo per non consentire agli USA l’arma della ingerenza umanitaria.
Gli Stati Uniti hanno usato tutte le armi disponibili tranne la forza aerea, visto che non avevano il consenso del Consiglio di sicurezza nè l’unanimità dei membri della Lega Araba.
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Di antoniochedice
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Il 10 maggio del 1941 ( un mese prima dell’attacco alla Russia) colui che era comunemente considerato il Delfino di Hitler, Rudolf Hess, classe 1894, nato in Alessandria d’ Egitto, decolla con un aereo da caccia dall’aeroporto di Augusta alla volta della Scozia per una missione dai contorni mai chiariti.
Rotti gli schemi ideologici e statuali, Hess, provò, con una motivazione d’altri tempi basata sul valore dell’amicizia con Lord Halifax, a trovare un punto di mediazione politica e non militare a un conflitto che fece poi trenta milioni di morti.
Il ricordo del fatto e qualche analogia letta sul Al Akhbar, mi sono tornati alla mente, esaminando il caso del generale Ahmed Manaf Tlass che dai primi di luglio risulta ” assente ingiustificato” dal comando della Brigata 105 della Guardia Repubblicana, quella incaricata della Difesa della capitale.
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Di antoniochedice
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Nel solo di Giugno 2012, 252 morti accertati – tra cui due italiani – sono il tributo pagato alla situazione di tensione internazionale che si repira nell’area Medio Oriente Nord Africa. In Medio Oriente l’obiettivo sembra essere ormai chiaro : provocare una FITNA tra sunniti e sciiti, con le appendici Alawite e Drusa e Kurda, mentre in Nord Africa, in mancanza di sciiti, si sta accendendo una guerra tra Mussulmani e Cristiani in Nigeria. L’organizzazione Boko Haram – non mi stancherò di ripeterlo – è la sola organizzazione “islamista” al mondo che nel nome non abbia un richiamo di tipo religioso ed è comparsa come un fungo dopo la pioggia, senza che nessuno ne avesse mai sentito parlare.
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Di antoniochedice
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Benjamin Barthes su ” Le Monde ” del 21 luglio e Janine Di Giovanni sull’Herald Tribune del 24 luglio, ci aiutano a capire cosa stia veramente succedendo in Siria, sia ai piani alti che a quelli bassi.
Quel che è certo è che risulta sempre più vero il motto di Jean Paul Sartre citato dal professor Chams el Din Chitour, emerito dell’Università di Algeri: ” quando i ricchi si fanno la guerra, a morire sono i poveri”.
Bella ripetizione dell’immaginifico detto napoletano :” i foderi combattono e le sciabole stanno appese“.
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Di antoniochedice
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Ho risposto a un lividone che si firma “Paolo ” ritenendo con questo di poter rifiutare la qualifica di anonimo, e che mi ha accusato di non essere del suo parere e di aver nascosto il fatto che Assad padre rase al suolo la citta di Hama.
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