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LA FRANCIA COINVOLGE LA UNIONE EUROPEA PER CONSERVARE IL CONTROLLO IN AFRICA OCCIDENTALE.

Quando finisci tra le grinfie di Pino Germinario non te la cavi facilmente: domande, commenti, stimoli. Ti svuota gentilmente. L’esito é, anche stavolta,una intervista che dura un’ora e richiede interesse genuino e notevole pazienza, ma fornisce ampi spunti di meditazione, informazioni corrette e una valutazione indipendente degli avvenimenti.

l’Italia é stata gradatamente coinvolta in un’altra guerra coloniale da cui non trarrà che guai.

http://italiaeilmondo.com/2021/07/10/in-mali-ma-come-pedine-di-un-gioco-altrui_con-antonio-de-martini/

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IL NUOVO PRESIDENTE NIGERIANO: MUHAMMADU BUHARI.   di Antonio de Martini

il vincitore è mussulmano del Nord ed ha battuto il presidente uscente Goodluck Jonatan per oltre due milioni di voti, raccogliendo suffragi in tutti e trentasei gli Stati che compongono la Nigeria. ventitreesimo figlio di una famiglia del Nord del paese, è stato presidente della Repubblica  golpista per due anni ( dall’83 all’85) e poi spodestato manu militari da un collega.

Ha dieci figli con due mogli ed è stato battuto ben tre volte alle elezioni presidenziali ( l’ultima con uno strascico di oltre mille morti) , fino a che non si è alleato a sud con un vice evangelista ( Olusegun Obasanjo)  e l’apparizione nel Nord del paese di Boko Haram non ne ha fatto un candidato moderato….

Del suo precedente mandato si ricorda la cacciata in massa  dei lavoratori del vicino Niger come rimedio ad una crisi economica e l’introduzione di pene corporali per i pubblici dipendenti che giungevano in ritardo al lavoro.

Educato militarmente in Gran Bretagna, durante il suo breve  primo mandato ha tentato – oltre a reprimere la corruzione – di instaurare una certa disciplina ai nigeriani, inviando i militari a frustare i cittadini che non facevano la fila alle fermate degli autobus.

Il prossimo 9 aprile in Guinea Equatoriale si terrà un convegno dei paesi dell’area per combattere il fenomeno di Boko Haram, che si è distinto per non aver minimamente disturbato le elezioni. Evidentemente non voleva che la nomina del  suo beniamino potesse essere in qualche modo inficiata.

Il generale neo presidente ha auspicato  prima della competizione elettorale l’estensione della legge coranica a tutto il paese ( nel nord, islamico,  esiste già) , ma durante la campagna elettorale ha energicamente negato di volerlo fare, facendo notare che non lo fece durante il precedente mandato.

Insomma, Boko Haram scomparirà misteriosamente come era comparso, il nuovo presidente imperverserà con esempi di rigorismo estremo e tutto resterà come prima. Peggio di prima.

LA SOCIETÀ ENI CESSA LE ATTIVITÀ IN NIGERIA A CAUSA DEL “BUNKERING”

Quello che un tempo era il nostro fiore all’occhiello industriale e imprenditoriale, l’ENi, ha cessato le attività di ricerca ed estrazione in Nigeria.
Il pensiero vola istintivamente verso il nord della Nigeria dove esiste un pericolo crescente a causa dei ripetuti scontri tra la banda terrorista Boko Haram e alcune comunità cristiane.
Invece il punto in cui opera la compagnia si trova sulla costa, nello stato di Beyelsa.

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LA RASSEGNA STAMPA di GiC.

PE C H I N O, 21. Passano anche attraverso l’imminente visita del presidente cinese Xi Jinping (atteso in Russia per la sua prima missione all’estero) i progressi nei rapporti fra Pechino e l’Africa: Tanzania, Sud Africa e Repubblica del Congo sono le tappe di un itinerario, che si concluderà il 30 marzo, cui si legano significative prospettive di carattere economico. Alla vigilia del viaggio il presidente cinese, riferisce la France Presse, ha posto l’accento sull’intenzione della Cina di investire in modo deciso sulle risorse dei Paesi emergenti. Infatti Pechino attribuisce «un’importanza speciale» a queste Nazioni ed è alla luce di questo assunto che la missione di Xi Jinping assume particolare rilievo. Il presidente cinese prenderà parte, a Durban, al vertice del Brics (oltre alla Cina, Brasile, Russia, India e Sud Africa).

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AFRICA OCCIDENTALE : MENTRE TUTTI GUARDANO AL MALI E AI TOUAREG, IL GOLFO DI GUINEA DIVENTA IL PARADISO DEI PIRATI. di Antonio de Martini

La scoperta di numerosi giacimenti di petrolio e gas “off shore” nel golfo di Guinea ha provocato un aumento di interesse da parte delle potenze ex colonizzatrici e la solita ” privatizzazione” della rendita petrolifera coi proventi limitati ai governi centrali, le compagnie petrolifere e le caste locali, ha provocato dapprima malcontento, in seguito piccola criminalità che si limitava agli ” spillages ” (succhiare petrolio dai ” pipeline” ad uso commerciale improprio) .

Col progressivo crescere del giro di affari illegale

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GIUGNO DI PREPARAZIONE AL RAMADAN DICIANNOVE ATTENTATI CENSITI DA GRisk.

Nel solo di Giugno 2012, 252 morti accertati – tra cui due italiani – sono il tributo pagato alla situazione di tensione internazionale che si repira nell’area Medio Oriente Nord Africa. In Medio Oriente l’obiettivo sembra essere ormai chiaro : provocare una FITNA tra sunniti e sciiti, con le appendici Alawite e Drusa e Kurda, mentre in Nord Africa, in mancanza di sciiti, si sta accendendo una guerra tra Mussulmani e Cristiani in Nigeria. L’organizzazione Boko Haram non mi stancherò di ripeterlo – è la sola organizzazione “islamista” al mondo che nel nome non abbia un richiamo di tipo religioso ed è comparsa come un fungo dopo la pioggia, senza che nessuno ne avesse mai sentito parlare.

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