Archivi del mese: settembre 2010

Arriva il golpe de Lorenzo nella versione di Paolo Mieli e Mimmo Franzinelli. Perché ?

Il generale de Lorenzo: più che un golpe fu un baratto

Dalla fine delle ferie  a questa parte, è tornato di moda il Golpe. Ha iniziato Tina Anselmi, disseppellita da un giornalista, che ha confidato di essere stata officiata a quel delicato incarico dall’on  Leopoldo Elia ( DC) che le diede la linea guida da seguire: “tutto è cominciato nel 1964 ecc” Ha proseguito Paolo Mieli nel “Corriere della Sera” del 21 settembre, tallonato da Lino Jannuzzi il 23 sulla pagina dell’ambasciatore Sergio Romano. Benissimo, facciamo luce.

Se non si inquadra la situazione dell’epoca e non la si relaziona al presente,  non si capisce PERCHE’ una fasulla ‘ipotesi di “Colpo di Stato” . In realtà un’operazione di ordine pubblico progettata abbia tanto influito sulla politica italiana. Ecco cosa è successo e come.

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IL “PIANO SOLO” NON ERA COSI’ SOLO…

Il famoso “piano solo” messo a punto dall’arma dei carabinieri, aveva il nome dovuto al fatto . raccontato, che era un progetto che andava predisposto dai soli Carabinieri.  Non è esatto.  Si sa  – ma si preferisce non evidenziare la contraddizione – che i fermati sarebbero stati portati in Sardegna per via di mare. Vero in un primo momento, ma  ad un certo punto sorse un problema: cosa sarebbe successo se ci fosse stata una reazione del PCI mentre i camion dei fermati si fossero trovati a transitare nei carrugi di Genova?  L’obbiezione venne dai carabinieri della Pastrengo di Milano. Fu così che Continua a leggere

Libano-Israele: la pace più lontana col ritrovamento di Giacimenti petroliferi in mare?

Non credo che la pace sia mai stata a portata di mano, ma tra le varie cause di contenzioso bilaterali tra i due paesi( acque del  fiume Litani, contenzioso di frontiera, controllo di Hezbollah) se ne aggiunge un’altra di non poco peso: i giacimenti petroliferi che sono stati trovati  – grosso modo – nel tratto di mare antistante tra Sidone e  Haifa. Continua a leggere

Obama : da santo a tonto in due mosse

La lobby del no alla pace nel Levante è al lavoro contro Obama, incurante che si tratti del Presidente degli Stati Uniti.  Il nuovo attaccante è Alexandre Adler su “Le Figaro” settimanale, incurante del fatto che mezza Europa ride ancora delle sue” previsioni della CIA al 2020″ con cui voleva accreditarsi come Continua a leggere

La scuola di Adrio

La TV ci informa che una scuola di Adrio, amena località  amministrata dalla lega  hanno messo il simbolo del partito leghista dappertutto. Capisco bene che l’abbiano messo sui bidoni delle immondizie, ma cosa c’entra metterlo nelle aule scolastiche?

Credevo fossero OFF LIMITS per i leghisti.  Devo essermi sbagliato.  L’off limits delle elementari deve essere cogente solo per chi vuole entrare nella direzione del partito.

Aspettiamo notizie dalla Corte dei conti. Continua a leggere

Le Olimpiadi e Il Presidente

Il Presidente della repubblica Napolitano ha spezzato una lancia in favore di Roma quale sede delle Olimpiadi del 2020. 

 Posizione istituzionale ineccepibile. Aspettiamo di conoscere il nome del “gentiluomo di sua santità” che presiederà ai lavori e agli appalti in occasione del fausto evento. Continua a leggere

Considerazioni di Mario G. sul IL CORRIERE DELLA COLLERA N 7: effetti della stupidità umana sull’attuale situazione politica

Caro Tonino,

visto che il mondo non lo possiamo cambiare e i grandi sistemi dellʼuniverso esulano dalle nostre categorie di intervento, almeno non lasciamoci sfuggire il gusto di criticarlo e, ove le circostanze lo richiedessero, di ironizzare sui suoi protagonisti (non è qualunquismo spicciolo ma buon senso applicato ).

Inizierei con lo spettro delle elezioni anticipate.

La Sinistra trema al solo pensiero. Il Centro non è ancora pronto e blatera di governo di transizione per predisporre una nuova legge elettorale (che dovrebbe far perdere le elezioni a B. , lo stesso B.e seguaci le minacciano ma le temono come il demonio. Fini rischia di fare la fine di Storace senza le capriole della Santanchè, altri microbi straparlano in vista di una chiappa cui attaccarsi come zecche.

Forse Di Pietro e Bossi sono gli unici che pensano di trarne vantaggio sullʼonda dell’incazzatura generale che serpeggia nel paese.

Due cose sono infinite: lʼuniverso e la stupidità umana, ma riguardo al primo ho ancora dei dubbi (A.EISTEIN)

come diminuire la corruzione – e i costi – nella sanità sembra difficile ma in realtà

è di una semplicità che rasenta il banale e si può fare anche  senza varare riforme mega: 

 La corruzione e i suoi costi  sono così raggruppabili: il costo dei medicinali,  quello delle attrezzature mediche e quello del personale ospedaliero e i ritardi “strategici” nei pagamenti. Tutti questi costi sono abbassabili di un buon dieci per cento.  Continua a leggere

il corriere della collera n 10: Federalismo fiscale? Prima ridurre tutti i costi gonfiati dalle lobbies

A PROPOSITO DI FEDERALISMO FISCALE, NON POSSO LIQUIDARE IN DUE BATTUTE  UN TEMA SOLLEVATO DALL’AMICO VENANZI, OTTIMO ECONOMISTA . Mi permetterò dunque di tornare sull’argomento anche più volte e comincerò dalla costituzione dell’ordinamento regionale: una mangiatoia  più capiente di quella della sanità ( ed è tutto dire).  Un deputato isolato e guardato come un appestato presentò alla Camera dei Deputati, nell’ottobre del 1967, un ordine del giorno così concepito nel quale si trovano tutti i motivi di scontento del popolo di oggi :

” la Camera,  considerato che nell’ordine delle priorità per l’attuazione delle norme costituzionalideve essere data la priorità alla legge sul referendum senza la quale si priva il popolo del diritto essenziale di respingere le leggi che nella sua sovranità giuridica giudica inidonee a regolare convenientemente il proprio avvenire;

Condirerato che nelle attuali condizioni dello Stato italiano di confusione e disordine nei suoi poteri, la creazione di altri centri di potere porterebbe nuovo disordine e creerebbe ragioni di conflitto permanente;

Considerato che tutti gli stati ad ordinamento regionale si sono assicurati un potere democratico centrale forte e stabile che non esiste nel nostro paese;

Considerato che la situazione delle pubbliche finanze non consente nuovi aggravi non indispensabili di poteri eversivi e necessariamente dispersivi;

DELIBERA di non passare agli articoli.

Inutile dire che la proposta di non creare subito le regioni fu bocciata e una autentica cavalcata di “democratici su lanciò sulle casse dello stato già provato da  sette anni di “connubio clerico socialista. ”  In un pubblico discorso dell’epoca che metterò on line, Pacciardi disse queste parole profetiche: ” e i figli, e i figli dei nostri figli pagheranno per i debiti di questo governo”

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IL CORRIERE DELLA COLLERA N9: il senso delle cose importanti ovvero Sakineh o la guerra?

Strani paesi quelli latini.  Quando in Iran fanno fuoco e fiamme – letteralmente – perché pare si siano falsificati i risultati elettorali e , a parte una serie di servizi TV, occasione per qualche squinzia per sfoggiare un velo islamico ( per provare almeno una volta il brivido della pudicizia?), non è successo granché. Il nostro ministro degli esteri dichiara subito che faremo iniziative assieme gli altri paesi europei e finisce lì.

Due mini ministri per sciocchezze di dettaglio (foto Bernard Kouchner licenza creative commons)

Nel caso di Sakineh, invece, una vicenda di diritto penale con accuse di omicidio, il nostro ministro si è scatenato: ha preso l’aereo ed è volato a Teheran, pensando forse di emulare la nostra , per fortuna ex concittadina, Carla B. momentaneamente  in Sarkosi. Continua a leggere