Archivi del mese: novembre 2013

LA GUARDIA DI FINANZA, I DEBITI DEL PUBBLICO ERARIO E LE NUOVE DIRETTIVE SUI FALLIMENTI DELLE BANCHE. di Antonio de Martini

Ricordi di Agosto.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Una volta l’anno la Guardia di finanza emette il suo “bollettino della Vittoria” con una statistica illustrante le attività svolte.
Da qualche tempo, la GDF sforna i numeri senza raccordarli con quelli del periodo precedente, rendendo i rendiconti meno rendicontabili.
Anche per il bilancio dello Stato, non ricordo di essere mai riuscito a sbirciare un rendiconto di bilancio.

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ALLA RICERCA DELLA IDENTITÀ ITALIANA. DIALOGO TRA MORIGI E STEFANINI

ALLA RICERCA DELL’IDENTITÀ ITALIANA. di Massimo Morigi


ALLA RICERCA DELL’IDENTITÀ ITALIANA. di Massimo Morigi
Come in nessun’altra democrazia rappresentativa occidentale, l’Italia, con la sua involuzione verso il dominio delle oligarchie finanziarie, si presta alla più perfetta dimostrazione della “legge ferrea dell’oligarchia” di Robert Michels: se sul piano dell’enunciazione ideologica le élite al potere e i partiti politici dichiarano piena adesione alla democrazia, de facto, costantemente operano per una sempre maggiore restrizione degli spazi di libertà. Continua a leggere

LA SVIZZERA INDICE UN REFERENDUM SUI LIMITI AGLI STIPENDI DEI MANAGERS ED È IN ARRIVO QUELLO DEL REDDITO MINIMO GARANTITO A TUTTI I CITTADINI di Antonio de Martini

Dedicata a tutti coloro che giudicano impossibile qualsiasi proposta. Ci sentiamo domani.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

http://corrieredellacollera.com
il prossimo 24 novembre ci sara un altro dei periodici referendum in Svizzera. Si vota per ottenere per i managers il limite massimo di 12 volte lo stipendio dell’impiegato di livello minore.
Dopo il referendum che respingeva la proposta di abolire il servizio militare obbligatorio, ormai mi aspettavo di tutto.
Di tutto tranne la raccolta di centomila firme per lanciare un referendum da sogno:

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13 GIORNI FAMOSI DELL’ OTTOBRE 1962: ” LA CRISI DI CUBA” TRA RUSSIA E STATI UNITI

Ecco i documenti autentici della crisi di Cuba del 1962. Pubblicati a ottobre 2012. Sotto forma di diario dei tredici giorni, le scelte di Kennedy e del suo staff.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

http://microsites.jfklibrary.org/cmc/oct16/.

Clikkando ( in realtà riscrivendo ) questo link, i più anziani potranno rivivere la grande crisi dei missili cubani del 1962 in ogni fase, esaminando i documenti autentici dell’epoca.
I più giovani resteranno meravigliati della primitività dei caratteri della macchina da scrivere del Presidente degli Stati Uniti, ma scopriranno quanto è facile e banale rischiare una guerra.
I più scettici di come sia passato alla storia un episodio, magari non di portata enorme, grazie all’uso sapiente dei media.
I ” tecnologici” di come si possano creare con poco dei documenti storicamente completi con mezzi non eccezionali.

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LA CACCIA A BEN LADEN SAREBBE COSTATA PARECCHI MORTI U.S.A. UN TESTIMONE RIFERISCE DI PARECCHIE ” BODY BAG” AMERICANE E I TEMPI SONO INVEROSIMILI.

Storie della scorsa primavera. Ora è di moda Kennedy.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Abu Ahmed al kuwaiti era un terrorista sperimentato, ma – stando alla versione americana – all’arrivo dei Navy Seals, alla caduta di uno dei due elicotteri blackhawk che si è abbattuto sul pollaio, allo scoppio delle serrature delle porte del muro di cinta fatte saltare, allo scoppio delle cariche esplosive applicate alla serratura della porta della casa, non ha reagito.
Non ha reagito nemmeno il fratello di Al Kuweiti , Abrar, e nemmeno il figlio di ben Laden ( Khalid) . Anche Osama ben Laden, il terribile guerrigliero globale, ha continuato a dormire il sonno del giusto.

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ALLA RICERCA DELL’IDENTITÀ ITALIANA. di Massimo Morigi

Come in nessun’altra democrazia rappresentativa occidentale, l’Italia, con la sua involuzione verso il dominio delle oligarchie finanziarie, si presta alla più perfetta dimostrazione della “legge ferrea dell’oligarchia” di Robert Michels: se sul piano dell’enunciazione ideologica le élite al potere e i partiti politici dichiarano piena adesione alla democrazia, de facto, costantemente operano per una sempre maggiore restrizione degli spazi di libertà.

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LE RAGIONI DEL DECLINO. NON SIAMO PIÙ UN POPOLO DI NAVIGATORI: ANCHE GRECI E TURCHI HANNO PIÙ NAVI MERCANTILI DI NOI.

http://corrieredellacollera.com
Greek Reporter ci informa che una ricerca della CIA ha recensito le maggiori flotte mercantili del mondo. La Grecia è la quarta in classifica. La Turchia, nona. L’Italia , oltre a produrre merci poche e non innovative, non figura tra i primi dieci trasportatori via mare.

Germany: 427 ships in the national registry, 3420 in foreign registry. Total 3847 ships
Japan : 684 ships in the national registry, 3,122 in foreign registry. Total 3,806 ships
China: 2,030 ships in the national registry, 1,559 in foreign registry. Total 3,589 ships
Greece : 860 ships in the national flag, 2,459 in foreign registry. Total 3,319 ships
Hong Kong : 1,644 ships in the national registry, 341 in foreign registry. Total 1,985 ships
Singapore: 1,599 ships in the national registry, 344 in foreign registry. Total 1943 ships
Russia: 1,143 ships in the national registry, 439 in foreign registry. Total , 1,582 ships
Norway: 585 ships in the national registry, 974 in foreign registry. Total 1,559 ships
Turkey: 629 ships in the national registry, 345 in foreign registry. Total 1,274 ships
USA : 393 ships in the national registry , 794 in foreign registry. Total 1,187 ships

DAL POST DEL 19 gennaio 2013 UN ALTRO ERRORE ECONOMICO CHE HA PROVOCATO DISOCCUPATI A MILIONI SENZA PROVVEDIMENTI A CARICO DEI RESPONSABILI. PERCHÉ I SINDACATI NON REAGISCONO?

Olivier Blanchard, il capo economista del Fondo monetario Internazionale ed il suo collega Daniel Leigh, il 3 gennaio , in un articolo pubblicato sul sito ufficiale della banca, hanno ammesso che i piani di austerità imposti all’Europa ( Grecia, Spagna, Italia ecc) sono stati mal calcolati e, ovvio, calcolati per eccesso.

La riduzione dei deficit pubblici ha provocato una riduzione della crescita molto superiore a quanto previsto dai modelli matematici del FMI.
A pagare le conseguenze di questo errore siamo stati noi , i greci, gli spagnoli, i portoghesi , gli irlandesi, i ciprioti.
A pagare per aver commesso l’errore , o omesso di controllarlo, non verrà chiamato nessuno.

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DA ” REPUBBLICA” DEL 29 APRILE.L’ ARTICOLO DI FEDERICO RAMPINI SPIEGA COME E’ SUCCESSO CHE DUE PROFESSORI ABBIANO FATTO LICENZIARE TRE MILIONI DI PERSONE IN ITALIA E IN FRANCIA E SEI IN SPAGNA (OLTRE A MEZZA GRECIA). MA NON SPIEGA CHI PAGHERA’ I DANNI.

Hanno provocato un olocausto sociale di sei milioni di disoccupati, ma restano a decidere del destino d’Europa. Sono rei confessi da sette mesi e non succede niente. Nemmeno un digiuno di Pannella.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

http://corrieredellacollera.comPer celebrare il millesimo post di questo blog, pubblico , da un giornale che so poco letto dai lettori del blog, un articolo di Federico Rampini sul famoso errore dei due “scenziati” che ha provocato un disastro economico in dodici milioni di famiglie del continente europeo. L’OCDE , pagato solo per fare conti, non se n’è accorto, come non se ne sono accorti l’ISTAT e il FMI, La Banca Centrale Europea, BANKITALIA, la BUNDESBANK e compagnia cantante.

Chiediamo troppo se ai dodici milioni di disoccupati ( che hanno pagato per la svista E l’imbroglio) diciamo che a loro dovrebbero aggiungersi i capi economisti di questi istituti? Il Presidente dell’Istat e il direttore generale della Banca d’Italia sono già stati cacciati e relegati al governo in mezzo agli altri somari, ma non credo che ci accontenteremo.ndr

È apparso come star nel popolare talkshow di satira politica The…

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COME IL PROBLEMA IDRICO INFLUISCE SULLA GUERRA IN SIRIA ( dal post del 23 marzo 2011 ” la prossima guerra sarà per l’acqua”). di Antonio de Martini

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Con un attacco nucleare si può mettere in ginocchio anche un grande paese in trenta giorni. Con la Bomba A ( alimentare) una nazione crolla in una settimana. Se privata di acqua, bastano due giorni.

Secondo un rapporto dell’Unicef (“population without improved drinking water sources by region in 2002“WHO/UNICEF,2004), 1,1 miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua e 2,6 miliardi ha accesso ad acque non potabili.

I continenti più problematici sono l’Asia e l’Africa e il maggior consumatore di acqua è l’attività agricola ( utilizza il 70% della disponibilità mondiale). L’allevamento fa la parte del leone dato che serve una quantità 15 volte maggiore per produrre un chilo di bovino, rispetto a quella necessaria per produrre un chilo di grano.

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