Archivi del mese: luglio 2014

GRECIA: TRIONFO DEI CONSUMATORI. L’OFFERTA SALE DEL 1,500% RISPETTO ALLO SCORSO ANNO. I PREZZI SCENDONO A VENTI/TRENTA EURO A SERVIZIO.

Si tratta,ovviamente, della prostituzione.
La ricerca, condotta dal Dipartimento di criminologia della Università

Continua a leggere

IRAK: UN NUOVO SCENARIO METAPOLITICO IN VISTA DOPO IL PRIMO MILIONE DI MORTI E NESSUN COLPEVOLE. INTERVISTA VIDEO A ANTONIO DE MARTINI.

Nel Levante è nato, almeno sui media e sui social ntework, un nuovo protagonista più mediatizzato e piu spudorato – e per fortuna nostra e disgrazia dei cristiani iracheni, più pericoloso di  di Matteo Renzi: AL BAGHDADI.

Continua a leggere

CRISI NEL LEVANTE. CIPRO SI UNIFICA PER ASSISTERE GLI ABITANTI DI GAZA. L’ESEMPIO VIENE DAI PICCOLI.

Eleni Theocharous, membro del Parlamento Europeo per la Repubblica di Cipro, ha annunziato la partenza per Gaza di un gruppo di medici ciprioti provenienti da entrambe le parti separate dell’Isola divisa tra le etnie turca e greca fin dalla crisi del 1974 che vide due paesi membri della NATO affrontarsi militarmente per il controllo dell’Isola.
La missione umanitaria sarà dotata di medicinali e altri presidi medici che attualmente scarseggiano. Continua a leggere

LA PALESTINA RICONOSCIUTA COME STATO. POSIZIONI E CONSEGUENZE. di Antonio de Martini

Re blog del novembre 2012

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Oggi, l’assemblea delle Nazioni Unite ha riconosciuto, sia pure non ammettendola a pieno titolo, la Palestina come entità statuale, sessantacinque anni dopo il riconoscimento dello Stato di Israele.

Il grande fatto nuovo é che gli Stati Uniti d’America non hanno posto il veto alla votazione, limitandosi a votare contro assieme alla Gran Bretagna e alla Germania, nuovo zelante alleato della svolta politica di Obama.

View original post 569 altre parole

La strategia USA nel mediterraneo. Il cardine è il petrolio, ma adesso c’è una coincidenza di interessi e motivazioni.

A febbraio 2011 la prospettiva era 10 ANNI di insicurezza mediterranea e la corsa verso la guerra. Siamo all’anno 3.

IL CORRIERE DELLA COLLERA

 Gli USA hanno per anni tenuto un  duplice atteggiamento politico militare  che si può condensare con lo slogan ” Duri in Asia e molli in Europa” ( ricordiamo la Guerra di Corea e del Vietnam, lo schiacciamento della guerriglia in Birmania ( a cura degli inglesi),

View original post 1.660 altre parole

ISRAELE IN DIFFICOLTA’ CON L’ OPINIONE INTERNAZIONALE RISCHIA DI FINIRE DAVANTI AL TRIBUNALE INTERNAZIONALE di Antonio de Martini

Con 29 voti contro uno ( gli Stati Uniti) il Consiglio dei diritti umani dell’ONU ha aperto una inchiesta sugli avvenimenti di Gaza. Tra i diciassette astenuti, tutti i paesi europei presenti alla votazione. Continua a leggere

Henry Laurens – Histoire contemporaine du monde arabe – Collège de France

IL PRECEDENTE KENNEDY – KRUSCIOV I DOCUMENTI ORIGINALI .

13 GIORNI FAMOSI DELL’ OTTOBRE 1962: ” LA CRISI DI CUBA” TRA RUSSIA E STATI UNITI

http://microsites.jfklibrary.org/cmc/oct16/.

Clikkando ( in realtà riscrivendo ) questo link, i più anziani potranno rivivere la grande crisi dei missili cubani del 1962 in ogni fase, esaminando i documenti autentici dell’epoca.
I più giovani resteranno meravigliati della primitività dei caratteri della macchina da scrivere del Presidente degli Stati Uniti, ma scopriranno quanto è facile e banale rischiare una guerra.
I più scettici di come sia passato alla storia un episodio, magari non di portata enorme, grazie all’uso sapiente dei media.
I ” tecnologici” di come si possano creare con poco dei documenti storicamente completi con mezzi non eccezionali.

Lo consiglio agli insegnanti ed ai blogger come esempio di comunicazione poco colorata , ma efficace.
Gli ” aficionados” di Fidel Castro si compiaceranno che , abbattendo un aereo ricognitore U2 statunitense, mostrò di tenere alla indipendenza più che alla vita.
Gli ” americani” celebreranno la memoria del pilota che si sacrificò per dare notizie fresche al suo Presidente.
Gli anticlericali noteranno l’assenza di un qualsiasi cenno a una tanto strombazzata lettera di Papa Giovanni XXIII ai due contendenti che, secondo i media italiani col complesso della mosca cocchiera, aveva risolto la situazione avvicinando i rivali.
Gli anti americani additeranno a tutti la bugia del Presidente ai concittadini che già allora andava inventandosi indisposizioni inesistenti, oppure contrapporranno la lucidità passata all’impantanamento presente nel Vicino Oriente.
Gli europeisti constateranno che l’Europa già contava come il due di coppe.
I ” collerici” come me, non potranno fare a meno di pensare quale a quale grande occasione sia stata perduta da Giuliano Amato per dimostrare che meritava il titolo di docente universitario e la carica di responsabile dei centocinquanta anni di unità italiana e quanti bei mini siti come questo si sarebbero potuti fare con i documenti della storia patria, invece di dare i quattrini alla Rai TV.
I nostalgici della potenza USA ammireranno come sia stata aperta e chiusa vittoriosamente una crisi in tredici giorni o come le istituzioni americane siano riuscite a far collaborare, in politica estera, democratici e repubblicani in nome dell’interesse nazionale .
Insomma, c’è n’è per tutti i gusti.

Buona lettura.

UNA TRANQUILLA ESTATE O LA CALMA PRIMA DELLA BUFERA? di Antonio de Martini

IL 17 APRILE, SCRIVEVO…..

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Turchia, Siria e Ucraina formano il perfetto  intruglio con un pochino di cumino egiziano e morti iracheni “quanto basta” per tenere all’erta borse e analisti, ma nessuno ci scodella il piatto.

Dietro questa immangiabile polpetta preparata dal cuoco John Kerry per conto dello chef Obama, si intravvede l’impossibilità di far scivolare la Russia  dalla padella nella brace. Putin evita accuratamente di apparire aggressivo, ma cede terreno solo per recuperarlo in altra zona della padella.

View original post 854 altre parole

PUTIN E OBAMA. AD ONTA DELL’ APPARENZA VANNO VERSO UN COMPROMESSO. AL PRIMO ERRORE RISCHIANO IL POSTO di Antonio de Martini

A Gaza siamo a circa trecento morti. In Ucraina circa trecento morti. In entrambi i casi numerosi bambini. Da una parte nessuna reazione morale. Dall’altra richieste di commissioni internazionali di inchiesta, grancassa dei media, dettagli commoventi.
Abbiamo constatato che l’abbattimento per errore di un aereo civile ( come gli USA fecero con un jumbo della Iran air nel golfo (  volo Iran Air 655 3 luglio 88, 300 passeggeri verso la Mecca. 66 bambini. Il comandante del Cacciatorpediniere fu dimissionato e basta.) , precedente non ricordato da nessun media, citatissima invece Ustica come fosse un fatto  provato) viene moralmente pretermesso a un assalto con carri armati a una città indifesa. ( gli israeliani hanno avuto un solo morto per “fuoco amico”).

Se fossi stato io a dirlo nel mio modo spiccio, mi avrebbero  già linciato via web.
Col suo intervento Barak Obama ha invece presentato Continua a leggere