La intelligence community americana, quella inglese e, novità, quella tedesca sono in subbuglio.
Il sistema di intercettazione globale avrebbe segnalato qualcosa che li ha messi in allarme.
Non sappiamo quale sia l’indice che ha creato il panico, ma tra gli elementi scatenanti un avviso di attacco, tradizionalmente c’è un aumento inconsueto di frequenza del traffico telefonico tra apparecchi di trasmissione sospetti.
La Francia, si è allineata con settanta ore di ritardo, non è chiaro se perché ha deciso di sentirsi anche lei una grande potenza o se perché il Presidente Hollande ci ha messo due giorni per capire.
Mi pare evidente che i contenuti di queste comunicazioni non siano stati decifrati, altrimenti l’allarme non avrebbe assunto caratteristiche tanto vaste: le rappresentanze diplomatiche e consolari di tre nazioni ( più la Francia nel solo Yemen) in 25 paesi hanno chiuso i battenti per un periodo variabile da uno a dieci giorni.