Stamattina si è avuta una conferma ( a margine del caso Regeni) della mia tesi che la polizia egiziana è incapace tanto quanto quella Belga o Italiana: un aereo della rotta interna Alessandria-Cairo è stato dirottato su Cipro , i passeggeri egiziani sono stati liberati e vengono trattenuti solo gli stranieri. Il quotidiano Haaretz, israeliano, li calcola in diciotto ( di cui otto inglesi) , mentre i media italiani ne contano quattro di cui uno italiano. Vedremo se è cosa seria.
Intanto, questa operazione mira -proprio come il caso Regeni – a internazionalizzare le vicende interne egiziane ed a isolare il Presidente Abdel Fattah Al Sissi dal contesto di collaborazione mediterraneo, mentre – specie noi italiani – dovremmo fargli un monumento.
Al Sissi è il principale baluardo contro l’estremismo salafista nordafricano. e senza di lui saremmo noi in prima linea e senza possibilità di manovra visto il contesto giuridico-politico in cui siamo avvolti. Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su Arabia Saudita, corruzione, Egitto, migrazioni, Politica Estera, USA
|
EtichettatoABDEL FATTAH al SISSI, Ataturk, Barak Hussei Obama, Giamal Gursel, Haaretz, Kenan Evren, Mustafa Kemal, Newsweek, Recep Tajip Erdogan
|
La quantità di disinformazione che viene paracadutata quotidianamente sulla pubblica opinione, specie italiana, è impressionante. La maggior parte del tempo cerco di non leggere per non scoraggiarmi e lasciar perdere.
Oggi, Pasqua, ho deciso di leggere i giornali sperando in una tregua, ma – tranne un pezzo del “Corriere della sera”che pettegolava su Auun Su Ky o come cavolo si chiama quella che definisco da sempre ” l’Arpia Birmana”, per il resto mal me ne incolse. Continua a leggere →
Il Professor Fausto Pocar, Presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario, esprime profondo cordoglio per l’inaspettata scomparsa dell’Ambasciatore Maurizio Moreno, Presidente dell’Istituto dal 2007 al 2011. Continua a leggere →
Qualche giorno fa ho pubblicato questo decalogo un po frettoloso su Facebook. Ha avuto un certo successo come ogni riepilogo frettoloso. Ve lo trasmetto.
1) NON È VERO CHE SIAMO IN GUERRA.Chi lo scrive o lo dice deve essere denunziato penalmente per “diffusione di notizie atte a turbare l’ordine pubblico”. ( obbligatorietà dell’azione penale). COME MAI NON ACCADE?
2) PIÙ UNA ORGANIZZAZIONE DI INTELLIGENCE È GRANDE E MENO È EFFICIENTE. Prova ne è la CIA e le grandi centrali di spionaggio e controspionaggio comparate al Mossad ente certamente meno grande. Quindi centralizzare a livello europeo l’intelligence non serve. Continua a leggere →
Un mio caro vecchio amico, in risposta ad un decalogo antiterrorismo che ho pubblicato sulla mia pagine Facebook, mi ha posto una domanda per capire meglio quale sia il mio pensiero riguardo a come agire verso i terroristi . La domanda era se volessi fare un’altra ” operazione baionetta”.
Gli ho risposto di getto, ma vorrei tornare sull’argomento in questa sede per fornire qualche minimo approfondimento .
L’operazione baionetta servì ad uccidere a scopo di vendetta e dissuasione una lista predeterminata di Palestinesi ritenuti responsabili dell’eccidio di Monaco alle Olimpiadi del 1972.
A parte che il grosso della strage lo fece la polizia tedesca, gli obiettivi della operazione erano limitati perché non era ipotizzabile annientare tutti i palestinesi, mentre è possibile, anzi doveroso, porsi questo obbiettivo nei confronti di chi vuole dimostrare che col denaro si può fare qualsiasi cosa. nelle righe che seguono la prima risposta che gli ho dato: Continua a leggere →
La prima e più importante cosa da sapere è che il terrorismo non è una scienza, è una prassi. Il generale Louis Antoine Desaix, morto a 31 anni e dieci mesi alla carica di Marengo ( 1800) soleva dire che ” un ussaro ancora vivo a trent’anni è un cialtrone”. Con le migliori intenzioni, ha mancato il suo obbiettivo.
Lo stesso si può dire di un moderno “esperto di terrorismo” , specie di quelli che hanno imperversato in Tv oggi raccontando una serie opinioni varianti dall’opinabile alla balla di grosso calibro. La colpa non è loro, ma di chi li sceglie e li paga per raccontare cose che ignorano. Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su attentati, disinformazione, economia internazionale, Finanziamento del terrorismo, flussi migratori, intelligence, Medio Oriente, Politica Estera
|
EtichettatoAlassane Ouattara, Carla Bruni, Charles De Gaulle, Charles Pasqua, Gaspare Pisciotta, Laurent Gbabo, Louis Antoine Desaix, Mario Scelba, Napoleone Bonaparte, NICOLAS SARKOZY, Salvatore Giuliano, Ugo Luca
|
L’ondata migratoria siriana è stata finora analizzata quasi unicamente dal punto di vista “umanitario” e logistico, ovvero del disturbo che danno allo spirito e alle abitudini dei residenti e del guadagno che offrono ai porgitori di carità spesso pelosa.
I siriani non sono arabi come gli altri ( posto che lo siano) e per far capire con un esempio pratico, torno col pensiero ad Antigua, isoletta sperduta nei Caraibi, dal clima mite, membro del Commonwealth, dotata della solita villa di Berlusconi e guidata da una donna di colore.
In una delle periodiche diaspore siriane dovute a ragioni politiche ( 1945) sbarcò ad Antigua un gruppo di profughi siriani che non tardò ad inserirsi nel tessuto sociale dell’isola. Continua a leggere →
All’indomani della prima Guerra Mondiale, anche un bambino di dieci anni avrebbe capito che imporre condizioni di pace troppo onerose alla Germania avrebbe provocato a breve una nuova guerra.
Il solo che sembrò capirlo veramente fu John Maynard Keynes ( l’inventore della macroeconomia) che si dimise dalla delegazione inglese in polemica con le decisioni draconiane prese contro i tedeschi e consegnò i suoi pensieri, nel dicembre 1919, ad un pamphlet dal titolo provocatorio ” Le conseguenze economiche della pace” tradotto e pubblicato in Italia da Adelphi.( reperibile).
Egli illustrò la concatenazione di scelte suicide e ipocrite che portarono, appena venti anni dopo, al bagno di sangue più copioso della storia dell’uomo.
Continua a leggere →
Di antoniochedice
|
Pubblicato su accordo nucleare Iran, Aden, Arabia Saudita, Baath, Bashar el Assad, economia internazionale, Egitto, flussi migratori, guerra di Siria, Impero turco, Irak, Iran, Israele, Libano, Libia, Medio Oriente, Politica Estera, politiche di Difesa, sinodo delle chiese d'oriente, Siria, Ucraina, UE, Yemen
|
EtichettatoAdelphi, Barak Obama, economia, Egitto, Hezbollah, Israele, John Maynard Keynes, Kemal Ataturk, PKK, Robert Ford, Siria, Vladimir Putin
|