Archivi del mese: marzo 2017

LE RIPERCUSSIONI GEOPOLITICHE DEL BREXIT NEL MEDITERRANEO di Antonio de Martini

Seguendo la logica miserabile che ha contraddistinto questo scorcio di secolo, la maggior parte degli analisti europei si è concentrata sugli aspetti mercantili del divorzio tra Gran Bretagna e l’Europa Continentale e nessuno ha affrontato i nodi geopolitici, specie mediterranei.

Non è la prima volta che l’Inghilterra sceglie la sua strada in contrapposizione al resto dell’Europa. Lo fece al tempo del Magnifico isolamento, Lo ha ripetuto al tempo di Napoleone e di Hitler. Continua a leggere

LE  PRESIDENZIALI  FRANCESI  di Mauro Marabini

Tutto sembrava scontato.

Tutto era cominciato con un gesto clamoroso del Presidente uscente François Hollande, che a dicembre annunciava che non si sarebbe ripresentato.

Di fatto il presidente uscente era impresentabile, la gestione dei quinquennio era stata la peggiore che si potesse immaginare e la eventuale ricandidatura lo avrebbe messo di fronte, alle primarie della sinistra, ai tanti socialisti che avevano collaborato con lui al governo. Continua a leggere

ISIS E TURCHIA DIVENTANO IL PUZZLE GEOPOLITICO DEL PROSSIMO ANNO di Antonio de Martini

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Mi ero ripromesso di non farmi più trascinare nel gorgo della questione d’Oriente, ma le continue richieste di spiegazioni sempre più insistenti di amici vecchi e nuovi e il complicarsi dei problemi mi costringe a riprendere l’opera di divulgazione, il più possibile oggettiva ma non spassionata,  per aiutare i miei compatrioti a capire – e se possibile scansare –  gli eventi verso cui siamo discesi ” con orgogliosa sicurezza”.

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Gli USA vinceranno in Pakistan e i Talebani in Afganistan. di Antonio de Martini

a maggio 2011 la situazione era già chiara. Cinque anni di morti inutili

IL CORRIERE DELLA COLLERA

La morte  di Ben Laden dovrebbe in teoria mettere mettere la parola fine alla campagna afgana.  Ovviamente non sarà cosi perché l’Afganistan è il crocevia più strategico dell’Asia 

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LA SORPRESA PASQUALE DI NAPOLITANO È UN COLPO DI STATO PREPARATO A COLPI DI RINVII ? di Antonio de Martini

Nuova Pasqua, stessi problemi del 2013

IL CORRIERE DELLA COLLERA

http://corrieredellacollera.com
L’agonia di questa repubblica mi ricorda quella del maresciallo Tito.
Ogni qualche giorno i chirurghi affettavano tre centimetri delle gambe in cancrena in un rito solo in apparenza crudele e insensato.
In realtà cercavano di guadagnare tempo e rinviare l’Annunzio del decesso, sapendo che scomparso lui sarebbe apparso l’orrido fantasma della guerra civile. Non sapevano cos’altro fare.

Ricordo ancora la prosopopea della Slovenia che subito iniziò la procedura di secessione nella convinzione che sarebbe andata verso un’era di prospera crescita, una volta liberatasi dei fratelli-fardelli.

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ECCO PERCHÉ IN ITALIA CI SONO I BAMBOCCIONI E IN AMERICA NO. di Antonio de Martini

I bamboccioni e i bischeri

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Ricordiamo tutti un defunto ministro dell’economia – Tommaso Padoa Schioppa – che definì bamboccioni i giovani italiani che restavano a casa in famiglia, mentre nel nuovo mondo ci si tuffava con slancio nella vita e negli studi, abbandonando la mamma.
Peccato sia morto, perché vorrei poter essere

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TUNISIA 15 OTTOBRE 2012 . AVEVO AVVERTITO CHE NON ERA QUESTIONE DI DEMOCRAZIA, MA DI FAME. FAME. FAME.

Le cause delle rivolte della fame ora spacciate per sete di democrazia

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Avevo già ribloggato questo post. Adesso ha fatto il copia e incolla. Le rivolte scoppiano al salire dei prezzi cerealicoli oltre lo stesso limite. Leggere il testo. Grazie.

FINE DI UN EQUIVOCO: LA STATISTICA ECONOMICA DIMOSTRA CHE LA PRIMAVERA ARABA E NORD AFRICANA NON E’ FAME DI DEMOCRAZIA. E’ FAME E BASTA.
Chi segue le analisi di questo blog basate sull’esperienza diretta e su informazioni rigorosamente vagliate, non si meraviglierà della notizia e non si meraviglierà che nessun media l’abbia riportata.
Già nell’autunno del 2010 , quando statava per arrivare la prima ondata di ” tunisini democratici” assetati di diritti umani, avvertii che non di sete di democrazia si trattava, ma di fame tout court. A molti sarà sembrata una delle battute ciniche, per le quali finitò all’inferno risparmiando sulla bolletta.
Una panoramica più dettagliata su questi temi , l’ho scritta nei tre post del 18, 20 e 23 gennaio…

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IL CONFLITTO PER MOTIVI RELIGIOSI E’ UN PRETESTO IN ORIENTE E UNA REALTA’ IN OCCIDENTE di Antonio de Martini

La scusa religiosa non regge più !

IL CORRIERE DELLA COLLERA

Pochi ricordano in questi giorni che il conflitto armato tra Iran e Irak durò ben otto anni, ma nessuno si sognò di qualificarlo come scontro tra sunniti ( al potere in Irak) e sciiti ( al potere in Iran). 

Era uno scontro armato ( ha provocato oltre un milione e mezzo di morti) voluto per ragioni geopolitiche dagli Stati Uniti, favoriti in questo da Saddam Hussein che – come tutti gli ingenui – credeva di acquisire meriti e gratitudine dall’amministrazione USA compiacendola a spese dei compatrioti.

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SIRIAN CONNECTIONS : LA PACE AVANZA IN SEGRETO: ISRAELE TEME I RUSSI E GLI USA LA TURCHIA. di Antonio de Martini

Con la ripresa del controllo di Palmira da parte delle truppe lealiste, la situazione, se non fosse tragicamente sanguinosa, giunge al culmine della comicità. L’ennesimo comandante americano in tour assieme ai giornalisti  – Joseph L.Votel,  sembra un sosia del comico Jerry Lewis ed è il capo dell’US central Command – aveva appena dichiarato ai reporter Continua a leggere