DOMINIQUE de VILLEPIN , ex ministro degli Esteri francese ed ex Primo ministro ( dal 2005 al 2007, accusato e poi assolto nello scandalo CLEARSTREAM che compromise le sue possibilità di essere eletto alla Presidenza a favore di Nicholas Sarkozy, scende in campo con veemenza contro Macron – segno che intende candidarsi- e gli USA.
Già nel 2003 all’ONU, da Ministro degli Esteri tuonò contro l’intervento in Irak, adesso si chiede se gli Stati Uniti possano ancora essere considerati Continua a leggere →
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Stamattina, inconsolabile vedovo dell’IPad che mi ha lasciato non prematuramente, mi sono rivolto al notiziario televisivo che mi ha travolto con una incredibile dovizia di commenti mondiali su Erdogan, le sue elezioni, le prospettive democratiche della Turchia e le interviste a turchi e turche risiedenti da anni in Occidente.E’ stato scomodato persino l’OSCE, un tenue ombreggiato parcheggio per diplomatici a fine carriera.
L’eretico Trump che telefona per complimentarsi col tiranno, è stata la ciliegina sulla torta. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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Tutto sembrava scontato.
Tutto era cominciato con un gesto clamoroso del Presidente uscente François Hollande, che a dicembre annunciava che non si sarebbe ripresentato.
Di fatto il presidente uscente era impresentabile, la gestione dei quinquennio era stata la peggiore che si potesse immaginare e la eventuale ricandidatura lo avrebbe messo di fronte, alle primarie della sinistra, ai tanti socialisti che avevano collaborato con lui al governo. Continua a leggere →
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Cedo per l’ultima volta alle amichevoli pressioni di numerosi amici che per telefono, mail, incontri mi chiedono spiegazioni sulla Siria e sul guazzabuglio correlato.
Il succo del discorso è che Assad, dopo quattro anni di lacrime e sangue, l’ha spuntata.
Ora vediamo alla moviola chi ha perso e perché.
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Di antoniochedice
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Nel post sulla crisi siro-irachena che ho pubblicato il 30 agosto scorso, concludevo suggerendo un intervento italo-egitto-tunisino congiunto in Libia. Avrebbe sistemato noi, i partners e la Libia.
L’obiettivo: ristabilire l’ordine, eliminare i danni fatti agli abitanti ed ai cittadini del mediterraneo dalla coalizione NATO e riprenderci quel mercato.
Oggi, il ministro della Difesa francese Yves Le Drian propone – in una intervista a “Le Figaro” che sia la Francia a farlo. Continua a leggere →
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http://www.youtube.com/watch?v=vyUyXktTNnA
L’Algeria, sopravvissuta alla sovversione fondamentalista saudita con una guerra costata oltre centomila morti ed alle minacce francesi e americane di fare tutt’uno con Gheddafi, è il partner che ha assicurato il rifornimento di gas all’Italia con contratti da un quarto di secolo l’uno.
Oggi è impegnata nel progetto SOLARTEC e cerca una sponda nel nord mediterraneo che non sia l’ex potenza coloniale. In questo breve escursus Antonio de Martini ricorda i legami economici che uniscono i paesi mediterranei all’Italia e quelli che potrebbero unirli maggiormente.
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Incurante del calo di popolarità del 7% e dei primi attacchi alla compagna del Presidente Hollande, oggi il primo ministro Francese Ayrault ha incassato una fiducia scontata in Parlamento con un programma di politica generale che da noi non sarebbe votato nemmeno dall’estrema sinistra.
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Ma allora si può fare!?
In effetti nessuna legge proibisce di adempiere alle promesse fatte durante una campagna elettorale.
L’ultima grande promessa fatta, erano in molti a ritenere che non sarebbe stata mantenuta: metà del governo alle donne.
Il nuovo governo francese ha infatti ben diciassette ministri di sesso femminile. Tre di queste sotto i quaranta anni, una ultra sessantacinquenne e le altre di poco sopra i cinquanta.
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Nessun rimprovero sul passato, un confronto preciso. Rapido. Completo. Due orologi che misuravano i tempi di intervento lasciati alla discrezione degli oratori, nessuna insinuazione personale, nessun tirapiedi dallo sguardo devoto ad applaudire.
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Di antoniochedice
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L’arrivo del ministro francese dell’interno ( Claude Guéant) ha causato il miracolo della ripetizione del caso Oswald dopo l’omicidio di Kennedy.
Il matto domiciliato vicino alla scuola ebraica é stato indicato come l’assassino e invece di catturarlo mentre era seduto sul water, si sono precipitati in forze nella speranza di evitare il processo con una raffica di mitra ben piazzata.
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Di antoniochedice
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