LA TURCHIA CAMBIA MARCIA E ARRIVA TURGUT OZAL ( segue dal post di identico titolo pubblicato ieri)
Stamattina, inconsolabile vedovo dell’IPad che mi ha lasciato non prematuramente, mi sono rivolto al notiziario televisivo che mi ha travolto con una incredibile dovizia di commenti mondiali su Erdogan, le sue elezioni, le prospettive democratiche della Turchia e le interviste a turchi e turche risiedenti da anni in Occidente.E’ stato scomodato persino l’OSCE, un tenue ombreggiato parcheggio per diplomatici a fine carriera.
L’eretico Trump che telefona per complimentarsi col tiranno, è stata la ciliegina sulla torta. Continua a leggere →
Mi ero ripromesso di non farmi più trascinare nel gorgo della questione d’Oriente, ma le continue richieste di spiegazioni sempre più insistenti di amici vecchi e nuovi e il complicarsi dei problemi mi costringe a riprendere l’opera di divulgazione, il più possibile oggettiva ma non spassionata, per aiutare i miei compatrioti a capire – e se possibile scansare – gli eventi verso cui siamo discesi ” con orgogliosa sicurezza”. Continua a leggere →
Il 7 giugno i turchi saranno chiamati alle elezioni politiche più importanti da cinquanta anni a questa parte. In ballo la sopravvivenza della democrazia, l’appartenenza all’occidente e alla NATO, la stessa sopravvivenza di Erdogan e del suo partito della giustizia e dello sviluppo AKP. Continua a leggere →
Il produttore ha annunziato di aver fatto un film storico ” perché sono fiero della storia del mio paese, come chiunque in questa terra”. Continua a leggere →