LA TURCHIA CAMBIA MARCIA E ARRIVA TURGUT OZAL ( segue dal post di identico titolo pubblicato ieri)
Sembrerà strano, ma tutto ha inizio in Turchia un secolo fa.
Mustafa Bey, detto Kemal ( il perfetto, così nominato dal suo maestro di scuola) iniziò l’attività che lo ha condotto al potere col nome di Ataturk ( padre dei turchi) , sconfiggendo il corpo di spedizione britannico voluto da Winston Churchill per sbloccare i Dardanelli e rifornire la Russia dopo aver sbriciolato il Sultano decadente. Nonostante che anche il colonnello Halil bey ( nipote di Enver Pascià, ministro della Guerra) avesse sconfitto a KUT EL AMARA, in Mesopotamia il più agguerrito Corpo di spedizione britannico spedito dall’India, le sorti della guerra non mutarono per via del blocco navale che affamò l’impero. Continua a leggere
Ieri, mercoledì, il Vaticano ha siglato ( perfezionato ma non ancora firmato) il primo documento ufficiale con cui riconosce lo Stato Palestinese.
Lo scorso ottobre questo importante passo era stato compiuto della Svezia, mentre tutti i principali paesi europei hanno approvato la scelta in Parlamento senza poi farla seguire da atti amministrativi dei rispettivi governi. Particolare menzione per l’Italia che nello stesso giorno e con la stessa maggioranza ha votato un ordine del giorno a favore e uno contro il riconoscimento dello stato palestinese.
Il Governo israeliano, ancora in formazione post elettorale, si è riservato di reagire ” in maniera appropriata” non appena il concordato sarà firmato e reso noto.
Già lo scorso anno durante la visita di Papa Francesco, i comunicati stampa accennavano a Mahmud Abbas come al ” Presidente dello stato palestinese” , ma adesso la situazione ” di fatto” è stata perfezionata giuridicamente con un documento ufficiale.
Intanto, dal porto di Göthenborg tre giorni fa ha salpato le ancore il peschereccio Marianne con a bordo attivisti intenzionati a violare il blocco del porto di Gaza come fu tentato dal MAVI Marmara e conclusosi con otto morti.
Questa volta la nave non batte bandiera turca, ma svedese e tra i cinque passeggeri che si sono aggiunti all’equipaggio c’è anche un cittadino israeliano naturalizzatosi svedese: Dror Feiler, di professione musicista e per l’occasione portavoce.
Il viaggio – cinquemila miglia – sarà punteggiato da un certo numero di soste -per ora Malmö e Copenhagen, gli altri scali non sono ancora stati comunicati – da ciascuno dei quali si aggiungeranno altri navigli. La destinazione finale è Gaza. Lo scopo la rimozione del blocco. La nave ha a bordo materiale medico e pannelli solari.
Domenica la proclamazione a santi di due palestinesi.
Inizia la lotta per far riconoscere gli arabi cristiani, entità culturale e politica che sarà ora difficile continuare a ignorare.
Oggi 12 Marzo, a mezzogiorno, nelle principali città della Turchia ci saranno manifestazioni di protesta contro il governo per la morte di un giovane manifestante di quindici anni Berkin Elvan morto ier l’altro dopo 269 gioni di coma, a seguito di un colpo alla testa ricevuto da una bomba lacrimogena sparata durante le manifestazioni di Taksim, dello scorso giugno, mentre stava andando a comprare il pane e Continua a leggere
Un nuovo rapporto sulla strage di otto attivisti turchi filo palestinesi e un turco-americano sulla nave ” MAVI MARMARA” il 31 maggio 2010, è stato pubblicato nei giorni scorsi e le sue conclusioni permettono di porre le basi di una conciliazione tra Israele e la Turchia che chieste le scuse se le vide rifiutare dal premier Netaniahu. Continua a leggere
Durante la scorsa settimana, la situazione in Siria ha iniziato a deteriorarsi e la qualità dello scontro ha subito un cambiamento radicale.
Dopo quattordici mesi di resistenza alle pressioni americane sempre più scoperte, dopo negoziati segreti con i francesi , dopo l’invio dalla Libia di tremila jihadisti che fanno tabula rasa e dopo l’introduzione dello slogan dei ribelli ” gli alaouiti nella tomba e i cristiani a Beirut” , la Presidenza Assad, sembra aver adottato ” il piano B”. Continua a leggere