Ieri, mercoledì, il Vaticano ha siglato ( perfezionato ma non ancora firmato) il primo documento ufficiale con cui riconosce lo Stato Palestinese.
Lo scorso ottobre questo importante passo era stato compiuto della Svezia, mentre tutti i principali paesi europei hanno approvato la scelta in Parlamento senza poi farla seguire da atti amministrativi dei rispettivi governi. Particolare menzione per l’Italia che nello stesso giorno e con la stessa maggioranza ha votato un ordine del giorno a favore e uno contro il riconoscimento dello stato palestinese.
Il Governo israeliano, ancora in formazione post elettorale, si è riservato di reagire ” in maniera appropriata” non appena il concordato sarà firmato e reso noto.
Già lo scorso anno durante la visita di Papa Francesco, i comunicati stampa accennavano a Mahmud Abbas come al ” Presidente dello stato palestinese” , ma adesso la situazione ” di fatto” è stata perfezionata giuridicamente con un documento ufficiale.
Intanto, dal porto di Göthenborg tre giorni fa ha salpato le ancore il peschereccio Marianne con a bordo attivisti intenzionati a violare il blocco del porto di Gaza come fu tentato dal MAVI Marmara e conclusosi con otto morti.
Questa volta la nave non batte bandiera turca, ma svedese e tra i cinque passeggeri che si sono aggiunti all’equipaggio c’è anche un cittadino israeliano naturalizzatosi svedese: Dror Feiler, di professione musicista e per l’occasione portavoce.
Il viaggio – cinquemila miglia – sarà punteggiato da un certo numero di soste -per ora Malmö e Copenhagen, gli altri scali non sono ancora stati comunicati – da ciascuno dei quali si aggiungeranno altri navigli. La destinazione finale è Gaza. Lo scopo la rimozione del blocco. La nave ha a bordo materiale medico e pannelli solari.
Domenica la proclamazione a santi di due palestinesi.
Inizia la lotta per far riconoscere gli arabi cristiani, entità culturale e politica che sarà ora difficile continuare a ignorare.