Nessun rimprovero sul passato, un confronto preciso. Rapido. Completo. Due orologi che misuravano i tempi di intervento lasciati alla discrezione degli oratori, nessuna insinuazione personale, nessun tirapiedi dallo sguardo devoto ad applaudire.
I due giornalisti – un uomo e una donna – che non ammiccano e non fanno le primedonne e non corrono in aiuto a nessuno dei due. Nessun argomento tabù, alcune convergenze educate ma competenti e suffragate da cifre precise.
Si sono visti due uomini con una bella differenza di culture politiche, non una differenza culturale.
Si è parlato di coraggio. Di visione della vita. Di politica estera. ( ” ci stiamo disimpegnando”) .
dal nucleare. Solo idee espresse con proprieta di linguaggio e padroneggiando gli argomenti e
Con solo due epiteti da educanda da Sarkozy verso Hollande.
Dall’invidia, mi è tornato alla mente il testo del giuramento di adesione alla Giovane Italia di Giuseppe Mazzini ( a proposito nessuna copiatura di temi e slogan avversari ).
” pel rossore ch’io sento in faccia ai cittadini dell’altre nazioni, del non avere nome ne diritti di cittadino, ne bandiera di nazione ne Patria. Pel fremito dell’anima mia creata alla libertà e impotente ad esercitarla creata all’attività nel bene e impotente a farlo nel silenzio e nell’isolamento della servitù – per la memoria dell’antica potenza – per la coscienza della presente abiezione…..”
Cosa è cambiato in centocinquanta anni? In Italia, ” plus ca change et plus c’est la meme chose.”
Commenti
“MA PERCHÈ NON CI RIBELLIAMO E NON LI MANDIAMO A CASA TUTTI QUANTI?”
Semplice, perche’ la gran parte e’ della stessa razza ed a tutti i livelli della nostra societa’!
E CHI CI METTIAMO ???
Sarebbe cosa buona e giusta. Ma prima dobbiamo trovare chi ci mettiamo.E il panorama è solo pieno di “animali”!
Chiunque. Come? Aristotele riteneva il sorteggio un metodo assolutamente democratico. Per la legge dei grandi numeri qualcuno buono ci esce. Di questi, non bisogna salvare nessuno.
Il sorteggio per individuare gli occupanti delle cariche politiche,non è una bizzar-
ria da antichi filiosofi. La Repubblica di Venezia, insuperata matrice di civiche
virtù, lo ha praticato per mille anni, con molti vantaggi e pochi svantaggi. Oggi
assumerebbe il carattere- necessario più che mai- di resistenza al Leviatano e di scomposizione delle varie caste. E non lascerebbe più alibi alla lagna popola-
re sui ” cattivi ” che comandano sui ” buoni”.
Bentornato Mario
Mi tocca invidiare i francesi……le bestemmie non le scrivo.
Non mi e piaciuto l’accenno di entrambi a Berlusconi. Bene o male, ognuno la pensi come crede, é stato un capo del Governo Italiano eletto dalla maggioranza degli Italiani. Amico tuo o amico suo non c’entra molto. Se fosse stato, come avrebbe dovuto, amico degli italiani. E tutti e due loro non erano amici di Gheddafi ? GiC