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LA SIRIA, LA TURCHIA, I CURDI, ISRAELE, IL LIBANO, L’IRAN. TANTE VITTIME CON UN PASSATO COMUNE E UN FUTURO INCERTO. di Antonio de Martini

Stiamo veleggiando verso il settimo anno di guerra in Siria e verso il settimo anno in cui avevo avvertito che attaccare la Siria voleva dire aprire il vaso di Pandora e affrontare una delle più tenaci fanterie del mondo. Adesso va detto – lo davo per scontato – che il vaso di Pandora non ha fondo e gli USA, più ci entrano, più affondano.

Metà della popolazione Siriana ha dovuto emigrare e,  per il momento, solo centomila sono rientrati in Patria, ma il paese ha retto all’impatto della coalizione più ricca e potente del mondo, e da un mosaico di comunità, è nata una Nazione coesa che vuole sopravvivere. Continua a leggere

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LA RASSEGNA STAMPA DI GiC. DEL 2 APRILE 2013

DAMASCO, 1. E’ veramente difficile stabilire come si svolgano le cose sul piano militare in Siria; ci sono notizie di un missile lanciato non si sa da chi (le due parti si rimpallano la responsabilità) caduto in un sobborgo di Aleppo facendo numerose vittime e di bombardamenti nella Base 17 nel nord del Paese e di una seppur lenta avanzata dei ribelli nel sud. Ma sono notizie di difficile riscontro. Sul piano diplomatico, intanto, il vice ministro degli Esteri iraniano per gli affari arabi e africani, Husein Amir Abdolahian, è partito oggi per Il Cairo Continua a leggere

LA RASSEGNA STAMPA DI GiC. Del 30 MARZO 2013

NEW YORK, 29. Il Segretario generale delle Nazioni Unite si è detto profondamente deluso per il mancato raggiungimento di un accordo unanime sul Trattato per il commercio delle armi convenzionali (Att). L’adozione per consenso, cioè all’unanimità dell’Assemblea generale dell’Onu, è stata bloccata ieri da Corea del Nord, Iran e Siria al termine di due settimane dell’ultima sessione di negoziati.

Le Nazioni Unite erano sembrate vicine allo storico accordo sul primo Trattato internazionale globale e vincolante sulla compravendita delle armi dopo la svolta data dal Presidente Barack Obama alla posizione degli Stati Uniti, finora contrari a vincoli internazionali sul proprio commercio di armi. Per ottenere il consenso sull’Att — pur ritenendolo debole su aspetti come il controllo dei proiettili e l’esclusione di armi come i droni — si erano spesi in particolare la maggior parte dei Paesi dell’Africa e dell’America latina.

NEW YORK, 29. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato ieri all’unanimità una risoluzione che prevede la creazione di una forza di combattimento speciale nella Repubblica Democratica del Congo, per un periodo iniziale di un anno e con il mandato di passare all’offensiva contro i ribelli.

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SIRIA, LA GUERRA È FINITA. OBAMA HA DECISO CHE D’ORA IN POI ALLA SIRIA ANDRANNO SOLO “AIUTI NON LETALI”. LA PACE È SOLO QUESTIONE DI TEMPO.

La Associated Press ha dato oggi notizia che – a seguito di un lungo dibattito interno all’amministrazione – il Presidente Obama ha ordinato che gli aiuti alla Siria, in realtà ai ribelli siriani, consistano d’ora in poi unicamente in “aiuti non letali”.

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GUERRA DI SIRIA: STATI UNITI E RUSSIA SI INCONTRANO DOMANI A GINEVRA PER CERCARE UNA SOLUZIONE MENO SANGUINOSA. di Antonio de Martini

Dopo una settimana di intenso lavorio preparatorio del mediatore nominato congiuntamente dall’ONU e dalla Lega Araba Lakdar Brahimi – che ha incontrato personalmente il presidente siriano Bashar el Assad ed elaborato poi una nuova proposta a Mosca ( basata sulla precedente intesa Clinton-Lavrov) con Vladimir Putin , facendola verificare da due negoziatori siriani invitati appositamente – sembra giunto il momento del confronto ufficiale per tentare di sbloccare la situazione. Continua a leggere

SIRIA: GLI EROI SONO STANCHI (DI RACCONTARE BALLE) E LA GUERRA SI IMPANTANA. SI VA VERSO LO STALLO E IL NEGOZIATO. di Antonio de Martini

La coalizione composta da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Arabia Saudita, Egitto, Libia, Turchia e Katar in quasi due anni di macelleria e propaganda non sono riusciti ad aver ragione della Siria di Bashar el Assad , l’oculista reclutato a forza alla politica dalla morte prematura del fratello.

Gli USA sono stati ingannati da illusioni autoprodotte, dalla sopravvalutazione della volontà di potenza della Turchia, la sottovalutazione della capacità di resistenza dei siriani.
Stanno imparando a conoscere un vicino oriente che non conoscevano: i libanesi hanno un governo filo Hezbollah e sono riusciti a demolire una rete CIA di diciassette persone, tutte arrestate, accecando il Dipartimento di Stato in un momento decisivo. I siriani hanno ” esportato” i non combattenti , come profughi, oltreconfine, ottenuto – a inizio guerra – una sovvenzione importante dall’Iran ( si parla di trenta miliardi di dollari) e sopratutto bloccato la propaganda via internet che si rivelò esiziale per Hosni Mubarak. Continua a leggere

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