Archivi delle etichette: Ban ki Moon

AFRICA IN CRISI: SERVE UNA VITTORIA A OBAMA. ITALIA: ABBIAMO DUPLICATO TUTTO. C’ERA PIU’ ORDINE l’8 SETTEMBRE 43. di Antonio de Martini

La sorte degli USA e dell’ Obamacare è appesa al risultato della strategia da applicare in Libia.

Se prevale il sistema di delegare la guerra agli alleati teleguidandola ( Leading from behind), il nuovo modello di Difesa USA reggerà e ci saranno i fondi per la riforma sanitaria voluta da Obama. Altrimenti, tornerà il modello militare precedente ( 130.000 uomini in più per intervenire direttamente) e addio alle spese sanitarie gratuite per i meno abbienti e al voto democratico nel sud di colore.

Per l’Italia, la posta in gioco è il reingresso nel Consiglio di sicurezza dell’ONU a breve scadenza dall’ultimo turno, ma potrebbe essere una ripresa delle passate ambizioni di Francesco Paolo Fulci di occupare un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza penalizzando le speranze tedesche in materia. Continua a leggere

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RENZI TERRORIZZA BAN KI MOON CON UNA TELEFONATA SUI NOSTRI MARO’. VITTIME COLLATERALI: LARUSSA, DI PAOLA, TERZI E BONINO. VIVADDIO CI VOLEVA UN TOSCANO. di Antonio de Martini

Questo Matteo Renzi comincia a piacermi, ma temo che le sue telefonate non ce le farà sentire nessuno. I nostri media si intendono principalmente di lenzuola.

Ha chiamato Ban Ki Moon , il segretario generale delle Nazioni Unite e gli ha annunziato formalmente che l’Italia si ritirerà da tutte le commissioni dell’ONU e smetterà di contribuire alle  sue casse  se le nazioni Unite non si faranno parte diligente nella liberazione dei nostri due marò trattenuti in India da ormai due anni. Continua a leggere

CRISI UCRAINA IN CRESCENDO PER SUPPLIRE ALLA IMPOSSIBILITA’ MILITARE DI INTERVENTO N.A.T.O. E SODDISFARE A PAROLE LA FAZIONE BELLICISTA. di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com

La Francia, dopo aver aderito completamente alla linea americana di sospensione dei lavori preparatori del G8 di giugno a Sochi ed annunziato che non intende partecipare,  si è contemporaneamente offerta per una mediazione.

Insomma anche in questa vicenda, sembra che il Presidente Francois Hollande cerchi di tenere il piede in due scarpe.

La sola mediazione suscettibile di qualche chance di riuscita è quella di Julia Timoschenko che essendo riuscita a completare il mandato con una buona dose di ambiguità,  gode della sfiducia di entrambi i contendenti reali ( USA e Russia). Continua a leggere

IL BOMBARDAMENTO DI DAMASCO HA GIA’ FATTO UNA VITTIMA ILLUSTRE: BARAK OBAMA. di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com
Se pensate di aver assistito a un film di Frank Capra in cui c’è il lieto fine, disilludetevi.
La perdita dell’appoggio inglese ai bellicosi progetti siriani dell’amministrazione Obama suona come una campana a morto per la credibilità politica del presidente all’interno e all’estero e costringe i militari a rivedere tutti i piani di attacco a causa della cessata disponibilità della base di attacco di Akrotiri a Cipro, ma è solo una complicazione.

Ban Ki moon ha ritirato i suoi osservatori ( e così si sottrae dalla responsabilità del responso…) pretestando il pericolo di un attacco americano ( ma come, proprio dove c’è stata la distruzione ? )  la coalizione dei virtuosi non voleva colpire obiettivi militari?

La coalizione dei volenterosi miranti a voler punire la Siria prima ancora della emissione del giudizio, probabilmente non imparziale, delle Nazioni Unite che ora ha dato forfait, ricorda la vecchia barzelletta di colui che proponeva a un amico di partecipare a un orgia e, alla richiesta di lumi circa il numero dei partecipanti, rispondeva:” se porti tua moglie siamo in tre,” non è un’orgia, ma non è nemmeno una coppia. Continua a leggere

GUERRA DI SIRIA. AVVISO AGLI SPETTATORI: L’ATTACCO È RIMANDATO PER IMPRATICABILITÀ DEL CAMPO. di Antonio de Martini

La rottura ormai consumata tra governi e governati dell’occidente non potrebbe essere più netta di così: dopo sette giorni di intensissima indignazione mondiale a comando – con ogni tipo di media – per ” l’esecrabile infamia” attribuita a Bashar el Assad, le percentuali di cittadini contrari all’intervento militare punitivo in Siria non sono cambiate : negli Stati Uniti i contrari sono il 70% ( PEW research) e in Francia il 59% ( ifop).
I dati italiani e inglesi non sono stati divulgati.
L’assalto dei Presidenti-sceriffi al necessario consenso delle rispettive opinioni pubbliche è fallito.
L’opzione militare diventa politicamente impraticabile, oltre che strategicamente pericolosa, tatticamente inutile, umanamente crudele e giuridicamente precipitosa e infondata.

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SIRIA: L’ONU SVIA L’INDAGINE SULL’ATTACCO CON ARMI CHIMICHE AD ALEPPO DEL 19 MARZO SCORSO.

I ribelli siriani denunziarono agli osservatori ONU un “attacco con armi chimiche” nei pressi di Aleppo che avrebbe provocato 25 morti e 100 feriti, avvenuto lo scorso 19 marzo.
Nella denunzia si specificava trattarsi di un missile SCUD lanciato dall’esercito siriano.
Le Nazioni Unite intervennero con prontezza incardinando una inchiesta data la delicatezza
dell’avvenimento, che se confermato avrebbe significato una escalation del conflitto e costituito un
casus belli” giustificante l’intervento diretto armato del governo americano.

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LA RASSEGNA STAMPA DI GiC DEL 5 APRILE 2013

NEW YORK. L’Assemblea generale dell‘Onu ha approvato ieri il Trattato internazionale sulla compravendita delle armi    convenzionali con una schiacciante maggioranza di 154 Paesi a favore, tre contrari e 23 astenuti. Decisivo il sostegno fornito anche dagli Stati Uniti. Lo sforzo globale per regolamentare il multimiliardario commercio delle armi aveva subito una battuta d’arresto la scorsa settimana quando Iran, Corea del Nord e Siria avevano impedito il raggiungimento di un accordo unanime. Senza sorprese il no di ieri dei tre Paesi, motivato con il fatto che il Trattato sarebbe discriminatorio nei loro confronti. Tra gli astenuti Russia, Cina, Cuba, Venezuela e Bolivia.

PYONGYANG,3. Si aggrava di ora in ora la tensione nella penisola coreana. Continua a leggere

DA OGGI A TEHERAN LA CONFERENZA DEI ” NON ALLINEATI” . SONO IN 120. OSSERVATORI: CINA E RUSSIA. OSPITE ANCHE IL SEGRETARIO GENERALE O.N.U. GLI USA E LA NATO INVECE SI FANNO ” IL DISPETTO DEL MARITO”. di Antonio de Martini

Gli Stati Uniti dichiarano da anni di voler isolare l’Iran a causa della sua politica nucleare e delle roboanti dichiarazioni antisraeliane.
In realtà , gli isolati rischiano di essere ormai loro e i paesi che li seguono con zelo peloso, visto che tedeschi e inglesi sono stati colti con le mani nella marmellata più di una volta. Continua a leggere

ONU SULLA SIRIA, PARTITA A TRE COL MORTO . RUOLO AMBIGUO DELL’ARABIA SAUDITA . di Antonio de Martini

Se non stessimo parlando della devastazione dell’ombelico del mondo ad opera di un esercito mercenario finanziato da fondamentalisti islamo-evangelisti, ci sarebbe da ridere per l’arrampicata che “il corriere della sera” di oggi ( sabato) fa , analizzando la mozione dell’assemblea dell’ONU che ha di fatto sfiduciato l’inamovibile consiglio di sicurezza.

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