La sorte degli USA e dell’ Obamacare è appesa al risultato della strategia da applicare in Libia.
Se prevale il sistema di delegare la guerra agli alleati teleguidandola ( Leading from behind), il nuovo modello di Difesa USA reggerà e ci saranno i fondi per la riforma sanitaria voluta da Obama. Altrimenti, tornerà il modello militare precedente ( 130.000 uomini in più per intervenire direttamente) e addio alle spese sanitarie gratuite per i meno abbienti e al voto democratico nel sud di colore.
Per l’Italia, la posta in gioco è il reingresso nel Consiglio di sicurezza dell’ONU a breve scadenza dall’ultimo turno, ma potrebbe essere una ripresa delle passate ambizioni di Francesco Paolo Fulci di occupare un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza penalizzando le speranze tedesche in materia. Continua a leggere →
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Di antoniochedice
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Pubblicato su Africa, antiterrorismo, economia internazionale, ENI, Francesco Paolo Fulci, guerra afganistan, intelligence, Libia, Marocco, National Military Strategy USA, Politica Estera, politiche di Difesa, stile di governo, Tunisia, Uncategorized
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Al nostro amico GERONIMO ( che non vuole essere nominato ed ha scelto questo pseudonimo, ma di cui abbiamo l’indirizzo) due dichiarazioni rispettivamente del genrale Basilio Cottone resa a Clara Salpietro ( riv it di difesa) il 20 settembre 2005 ” Personalmente non ho mai creduto che siano stati lanciati dei missili da partelibica contro il territorio italiano. Ma, poichè tutti lo credevano, ho ritenuto di operare di conserva. La notizia del lancio dei missili per me era falsa e le azioni messe in atto, volevano accreditarla. Molte organizzazioni extranazionali erano allora interessate al fatto che il governo italiano adottasse una politica di più forte chiusura nei confronti della Libia.” .
Il generale Mario Arpino , anche lui capo di SM dell’aeronautica e poi Capo di Stato Maggiore della Difesa nella guerra del Golfo del ’91 ( Bush padre) ha dichiarato all’Espresso: ” Dubbi sulla vicenda ci sono sempre stati. Non abbiamo mmai trovato prove evidenti dell’attacco:nemmeno una scheggia.” Poco dopo gli USA bombardarono il Gheddafi.
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