Il duello USA Cina : combatteranno fino all’ultimo africano e fino all’ultimo Euro ( nostro). di Antonio de Martini

Il generale Piero Laporta ha pubblicato su Italia Oggi on line un articolo illuminante che indica alcuni elementi che sono sfuggiti alla maggior parte degli osservatori. Se a questi ne aggiungiamo altri presentati da questo blog ( vedere il post sulla Cina come obbiettivo dell’offensiva Africana ) abbiamo il quadro della situazione strategica complessiva .

La guerra mondiale si svolge in campo monetario tra i paesi ricchi e in campo militare tra gli “sfigati”. Noi e la Francia, siamo a mezza costa e implicati in entrambi i settori. Vediamoli.

La guerra di Libia è una replica della guerra di Spagna – comunemente accettata come introduzione alla seconda guerra mondiale ormai incombente – sia pure con forme e calendario diversi – ed è anche “ibridata” con la guerra Russo Finlandese in cui Giuseppe Stalin ingannò – forse senza volerlo – tutto il mondo perché un colonnello finlandese al comando di un battaglione ben addestrato, sconfisse due divisioni sovietiche ( forze otto volte superiori) in campo aperto.

Il colonnello che salvò la Finlandia dal riassorbimento ( faceva parte della Russia zarista), divenne poi Feld Maresciallo e presidente della Finlandia libera e neutrale( Mannerheim). L ‘Unione Sovietica, anemizzata dalla purga di 37.000 ufficiali fucilati al seguito del Maresciallo Tukachewsy , cui la Gepeou aveva attribuito amibizioni napoleoniche , apprese a proprie spese che non basta essere fedeli per essere capaci in guerra.

Da allora Stalin mise a fuoco le lacune logistiche, di motivazione e di addestramento della truppe ed iniziò ad apprezzare il professionismo dei militari che condusse la Russia alla vittoria contro la Germania hitleriana. La guerra fu chiamata la “Grande Guerra Patriottica“, dalla principale motivazione che animò le truppe.

In quel periodo di combattimenti nell’estremo nord, ( 39-40), l’Italia era “non belligerante” e Curzio Malaparte ( inviato sul fronte finlandese) mise in circolazione la feroce battuta sulla differenza tra Finlandia e Italia: l’una era” praticante ma non credente e l’altra credente ma non praticante.”

La motivazione dell’attacco alla Libia , visto da tutto il mondo come un audace e cinico schiaffo al diritto delle genti, ( per protestare contro la mancanza di democrazia interna hanno avuto quaranta anni di tempo, il pretesto non regge) è stato causato dalla disastrosa situazione del dollaro USA e – di conseguenza – della economia americana duramente provata dalle ripetute bolle speculative e dagli inverosimili quantitativi di moneta stampata per dieci lustri senza copertura aurea.

Nel 1971 il dollaro USA aveva il rapporto di cambio di un’oncia d’oro a 35 dollari, mentre adesso l’oncia( 33 grammi) sta a 1500 dollari e non accenna a calmarsi.

Controprova: il dollaro USA , per la prima volta in mezzo secolo , in questo periodo di crisi militare internazionale non si è apprezzato, contro le altre monete. Non viene più vissuto come moneta rifugio. Le TV italiane ( e anche di tutto il mondo) danno quotidianamente il prezzo del “petrolio in Asia” ( interessa forse a cinquecento persone in Italia) e non danno il prezzo dell’oro che interessa ogni famiglia che abbia una figlia che fa la prima comunione e ogni coppia che deve comprarsi la fede nunziale. Una coppia che compra le fedi, le paga – a parità di peso – 45 volte di più di quelle dei genitori.

Altra controprova: i paesi che accettano l’egemonia del dollaro USA negli scambi petroliferi, ( Arabia Saudita, Quatar, Algeria, Bahrain , Abu Dahbi, Dubai ecc) non hanno subito cambiamenti traumatici.

Il debito pubblico USA che nel 2001 era ( con Bush jr) in percentuale al 54,7 del PIl , nel 2009 ( Obama consule) all’84,6 ed è previsto al 99,5% del PIL a fine 2011.( dati del FMI). Standard % Poor’s ha messo in guardia contro l’eccesso di debito USa, minacciando di declassare il debito a lungo termine. Ha anche aggiunto che gli USA dispongono di una massa monetaria esterna senza equivalenti al mondo. Leggi : il dollaro vale più come moneta di riferimento dei commerci internazionali che come valuta nazionale.

Contro la maggior potenza militare del mondo, non poteva dire ne fare di più.

I buoni del tesoro USA sono nelle mani della Cina ( 895 miliardi) , del Giappone ( 877,2) , Gran Betagna ( 511) , i paesi esportatori di petrolio ( 210 miliardi) e i paradisi fiscali :146,3 miliardi in Bahamas, Antille olandesi, Caiman islands, Bermude e Panama. Chiude il plotone di testa il Brasile con 184 miliardi.( dati Federal reserve, dipartimento del tesoro e FMI).

Mentre la Cina può permettersi il lusso di disintermediare il dollaro USA nei suoi commerci ( vedi post sull’accordo con India e Indonesia) mentre l’America può considerare folcloristico l’atteggiamento dello stato dello Utah ( vedi il post hip, hip Utah) che delibera la sostituzione della moneta americana anche in casa, Obama non può tollerare che Gheddafi proponga a tutta l’Africa di crearsi una moneta aurea unica con la quale fare le transazioni commerciali ( L’Africa è un serbatoio di Petrolio, oro, diamanti, uranio, fosfati), rifiutando il dollaro.

Oltre alla Libia, Stati Uniti e alleati, stanno sotituendo tutti i capi di Stato che hanno trovato buona l’idea della moneta unica aurea e valorizzano il Sud Africa che è stato l’unico paese a dichiararsi contrario .

I presidenti di Egitto, Tunisia, Costa d’avorio, Burkina Faso, Nigeria, sono già stati cambiati. Resta l’Uganda , dove sono in corso disordini e la Mauritania di cui sta facendosi carico l’alleato Quatar.

Infatti, cerca di candidare il Quatarigno Abd el Rahman al Attiya, ex segretario generale del consiglio del golfo a segretario generale della Lega araba, al posto di Amr Mussa che si candiderà alla presidenza egiziana. Oltre a disporre dei sei voti del CCG, infatti Attiya ha comunicato di poter contare anche su quello della Mauritania.

L’Egitto, per evitare di vincere ( fin dalla fondazione della Lega araba la segreteria è quasi sempre toccata a un egiziano), ha candidato un diplomatico incolore amico di Mubarak, tale Mustafa el Feki, sconosciuto al portalettere.

Nello stesso post, annotavo gli ostacoli che gli USA hanno posto – o minacciano di porre – all’espansione commerciale cinese sulle rotte del commercio mondiale e le contromosse dei cinesi : il Pipe line che dal Sudan va al Kenia ( Lamu) , la ferrovia che attraversa la Colombia per bipassare il canale di Panama, Il taglio dello stretto di Kra per aggirare la strettoia di Singapore e la proposta del presidente delle Ferrovie russe Iakovlev che si propone di trasformare in una nuova via della seta verso l’Europa, le strade ferrate Russe , che per ora servono a rifornire gli USA in Afganistan , che doveva separare Russia da India.

Adesso gli USA si accorgono che il problema è il Pakistan dovrebbe essere il bastione tra India e Cina.

Per evitare di essere coinvolti, basterà uscire dal dispositivo militare della NATO. Come sfruttare la situazione? Riunirsi in alleanza coi paesi mediterranei che non vogliono un’altra guerra. e neutralizzare l’area.

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Commenti

  • emme  Il aprile 23, 2011 alle 6:25 PM

    Il pensiero mi va all’ultima visita in usa del presidente cinese. Mi sforzavo di capire cosa bolliva in pentola. Ufficialmente si era parlato del rapporto yuan\dollaro. Non un problema di poco in realta’, soprattutto per i cinesi. Io penso che la ragione vera fosse la spartizione dell’africa e il preludio dei disordini mediterranei. Emblematica fu la fotografia della cena con i due presidenti con una decina di presidenti delle maggiori aziende americani. Si parla di politica, ma si mette in pratica con il denaro. Il cinese ricco di suo e l’americano con gli sponsor. Gli sponsor … Rothscild è socio di maggioranza, si puo’ dire padrone, di quel gruppetto e delle maggiori isituzioni economiche del mondo. Una volta le compagnie delle indie decidevano le guerre, ma la compagnia delle indie non è mai morta!
    Rothscild e’ la spectra dei film di 007, anzi cosi’ dicendo lo si sottovaluta molto. Anzi mi sono stupito che non trovo riferimenti nel vs giornale. Ammetto che ho fatto una veloce e superficiale ricerca.
    18.54
    Ho letto con interesse e partecipazione. l’articolo (ma anche altri articoli). Purtroppo oggi ci tolgono anche il tempo di leggere. Io, per ritagliarmi del tempo, non guardo piu’ la televisione. E sinceramente non mi manca.
    Condivido pienamente le vostre teorie. Anzi diciamo la vostra CRONACA che fa piu’ fede al vero. Non come la massa melmosa del giornalismo che fa da padrone dell’informazione del nostro paese.
    Complimenti per il vostro “giornale” e per l’impegno profuso.
    Vi ho conosciuto grazie a “stampa libera” (altro eccellente lavoro).

    grazie

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  • antoniochedice  Il aprile 23, 2011 alle 6:46 PM

    se vuoi parlare male di Rothshield, sei libero e se pensi che sia la causa di ogni male, sei ancora libero. Impara però almeno a scrivere correttamente il suo nome.

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    • Pitocco  Il aprile 25, 2011 alle 6:42 PM

      Infatti si scrive “Rothschild” e non “Rothshield”

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      • antoniochedice  Il aprile 25, 2011 alle 6:52 PM

        Ma non parlavamo di due persone diverse? E poi che c’entra col tema in questione?

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  • Giorgio Vitali  Il aprile 23, 2011 alle 7:07 PM

    L’unico commento che può essere formulato NON è evidentemente una critica a questa analisi, che è, in quanto analisi su base geopolitica, sicuramente molto più che esatta. Il commento invece NON può che riguardare l’idiozia degli italiani, e della borghesia italiana in particolare, quella imprenditoriale soprattutto, che si sta facendo portare via contratti in Africa senza avere mai prima preventivato non solo contromisure per inevitabili momenti di crisi, ma anche un’azione politica a largo raggio per bypassare la vecchia e quanto mai ammuffita moda del comparaggio e della corruzione con qualsiasi classe dirigente post-coloniale.
    Oggi si lamentano e se la prendono col sor berlusca, tutto intento a difendersi dall’attacco dei magistrati. ( vedi Clinton o Nixon.)

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  • emme  Il aprile 23, 2011 alle 7:41 PM

    Antonio in genere parlo male o bene di qualcuno a ragion veduta. Non devo imparare a scrivere correttamente il nome, ma evidentemente parliamo di due persone diverse.

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    • antoniochedice  Il aprile 23, 2011 alle 7:50 PM

      Non basta parlare a ragion veduta solo da te. E’ necessario dimostrare qul che si afferma.

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  • Giorgio Vitali  Il aprile 26, 2011 alle 9:30 am

    TUTTI QUESTI COMMENTI SU QUESTO COGNOME MI LASCIANO PERPLESSO. TANTO PIU’ CHE PENSO ( e nel pensare…impazzo) CHE QUESTO COGNOME SI RIFERISCA AD UNA “FAMIGLIA” DAI TANTI COGNOMI ( più o meno uguali….)

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  • emme  Il Maggio 2, 2011 alle 11:20 PM

    antonio prova inserire quel nome, roth..si insomma come si scrive, nella ricerca di “www.stampa libera.com” e vedi cosa viene fuori. Leggi e sappimi dire se sono fandonie. E forse converrai che non sono andato fuori tema col mio commento.
    Anzi, se hai tempo, dammi una tua opinione.
    Non vorrei mai che sono io che fraintendo o che mi lascio influenzare.
    grazie

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  • emme  Il Maggio 2, 2011 alle 11:29 PM

    giorgio, io penso che non è la nostra imprenditoria a farsi scappare le commesse africane. Anzi fino a sei mesi fa ne abbiamo conquistate tante. Non tutte, ma diverse.
    Ultimamente i nostri alleati stanno facendo di tutto affinche’ vengano annullati quei contratti e per portare via le commesse. A costo di fare saltare la testa di qualche leader e di fare ammazzare dei civili. E cosi’ si ripagano le guerre. Il politico si muove seguito dagli sponsor.
    Io credo poco a questa improvvisa ventata di democrazia. Qui c’è di mezzo il soldo. E tanto.

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  • antoniochedice  Il novembre 15, 2014 alle 5:33 am

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    DALL’APRILE 2011 BATTO SULLO STESSO TASTO. FATELO ANCHE VOI

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  • donato  Il novembre 15, 2014 alle 5:49 PM

    Posso fare un piccolo appunto ?Il confine tra Russia e Finlandia si presta malissimo ad operazioni militari offensive ed anche nel 1944 le forze sovietiche
    faticarono assai ad oltrepassarlo. H.P.Wilmott “Giugno 1944”.L’esercito francese
    nel 1940 venne sbriciolato in 20 giorni dal Blitzkrieg a causa dello schieramento
    sbagliato come quello sovietico nella battaglia di Kiev l’anno seguente.

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    • antoniochedice  Il novembre 16, 2014 alle 12:21 am

      Chi perde cerca sempre di dare la colpa al terreno, al tradimento o alla logistica. Dire che il “terreno tra Russia e Finlandia si presta male a azioni militari offensive” è una sciocchezza: il confine è lunghissimo ed è impossibile catalogarlo sotto una sola, generica voce. L’esercito francese venne battuto in sedici ( e non venti) giorni. Il terreno non c’entra per nulla dato che le truppe erano schierate a difesa dietro la linea Maginot . Lo stesso De Gaulle riconosce che furono battuti da una forza meccanizzata superiore e dalla collaborazione tra le colonne corazzate di Guderian e gli stukas tedeschi modello testato in Spagna, dopo che la Maginot venne superata d’un balzo con una tecnica innovativa di uso del bombardamento di artiglieria per consentire ai guastatori di avvicinarsi alle ridotte. In Zrussia, i tedeschi avanzarono per 2000 km. Tutto terreno sfavorevole? E al ritorno?

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  • donato  Il novembre 16, 2014 alle 11:56 PM

    L’afffare Tukhacevsky proabilmente rimarrà un mistero ancora a lungo.Se i documenti che la Gestapo tramite Skoblin passò alla GPU sono probabilmente
    un falso il fatto che un gruppo di alti ufficiali legati al Maresciallo assumesse atteggiamenti frondisti rispetto a Stalin ed i suoi o coltivasse ambizioni di tipo
    bonapartistico IMHO non è affatto da escludere..Heydrich ideatore della manovra
    aveva aiutato Hitler a sbarazzarsi del Ministro della Difesa e del Capo di Stato Maggiore tedeschi.

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