Archivi delle etichette: Giuseppe Stalin

PRIMA GUERRA MONDIALE. LA BATTAGLIA DECISIVA FU QUELLA DI VITTORIO VENETO VINTA DA NOI. NESSUNO LO DICE. FINO A OGGI. di Antonio de Martini

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Per il centesimo anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale, molte sono state le cerimonie, ma l’Italia non è stata mai la vedette di questi eventi.

Il messaggio passato nei media è che i tedeschi sono stati battuti e gli alleati hanno vinto. Senza mai attribuire la vittoria a un qualche evento decisivo. Un ” Deus ex machina”. Continua a leggere

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LA SFIDA USA RUSSIA PER L’UCRAINA. INTANTO PAGANO I PAESI BRICS CON SVALUTAZIONI SELVAGGE ( Brasile, India, Cina , Sud Africa) di Antonio de Martini

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Ho maturato il convincimento che alcuni circoli politici degli  Stati Uniti che insidiano Barak Obama abbiano ormai deciso che tra i due avversari principali  ( Russia e Cina) , quello da abbattere  per primo – e presto – sia la Russia e desiderano farlo partendo dal teatro europeo e usando le armi che i russi padroneggiano meno e loro al  meglio: la moneta e i Media.

In tre post consecutivi spiegherò su cosa fondo questa mia  analisi e perché l’Europa, a rigore anche  la sola Italia , debbano restare fuori dal conflitto, sia che assuma forma di “guerra senza limiti“, sia che volga allo confronto  militare diretto o indiretto, come guerra civile vecchia maniera,  in Ucraina o in  Moldova. O entrambe. Continua a leggere

LA STRATEGIA POLITICA E ECONOMICA AMERICANA IN QUESTO SCORCIO DI SECOLO È PRECISA E IMPLACABILE. CHI PUÒ FERMARLA È… di Antonio de Martini

Gli abbonati, causa la mia inettitudine informatica, ricevono questo post per la seconda volta. mi scuso.
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Come la morte di Stalin nel 1953 diede uno stop allo sviluppo del processo di integrazione europea, così la morte dell’URSS nel 1991 ha dato un colpo mortale all’interesse degli europei verso il potenziamento della N.A.T.O.

Questo fatto non inaspettato ha innescato negli Stati Uniti una fase di pensiero strategico iniziata col concetto di New World Order lanciato dal Presidente George Bush senior nello stesso anno 1991 ( prima guerra irakena) e un ulteriore sviluppo pratico nell’attacco all’Irak nel 2003 ( seconda guerra irakena) in cui si ebbe conferma che in assenza di un Grande Nemico una coalizione militare difensiva ha maggiori difficoltà a tenere assieme i partners e che più ci si allontanava dalla data della scomparsa dell’URSS, più le coalizioni a guida USA diventavano incerte con adesioni simboliche quando non addirittura ambigue.

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LA STRATEGIA POLITICA E ECONOMICA AMERICANA IN QUESTO NUOVO SCORCIO DI SECOLO È PRECISA E IMPLACABILE. CHI PUÒ FERMARLA È… di Antonio de Martini

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Come la morte di Stalin nel 1953 diede uno stop allo sviluppo del processo di integrazione europea, così la morte dell’URSS nel 1991 ha dato un colpo mortale all’interesse degli europei verso il potenziamento della N.A.T.O.

Questo fatto non inaspettato ha innescato negli Stati Uniti una fase di pensiero strategico iniziata col concetto di New World Order lanciato dal Presidente George Bush senior nello stesso anno 1991 ( prima guerra irakena) e un ulteriore sviluppo pratico nell’attacco all’Irak nel 2003 ( seconda guerra irakena) in cui si ebbe conferma che in assenza di un Grande Nemico una coalizione militare difensiva ha maggiori difficoltà a tenere assieme i partners e che più ci si allontanava dalla data della scomparsa dell’URSS, più le coalizioni a guida USA diventavano incerte con adesioni simboliche quando non addirittura ambigue.

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LA GUERRA MEDITERRANEA INIZIATA DUE ANNI E MEZZO FA, ESPLODE ALLO SCOPERTO. NON C’È ODORE DI GAS, MA PUZZA DI IMBROGLIO. di Antonio de Martini

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Il 25 Aprile ho pubblicato un post dal titolo lungo e complicato ” I paesi francofoni iniziano a contrastare il reclutamento di volontari per la guerra di Siria. i paesi arabi anglofoni continuano. ecc. “

Il titolo interminabile e me ne scuso, serviva per iniziare a far capire una delle grandi differenze tra il mondo multipolare vissuto in Europa tra il 1945 e il 1992 ( resa dell’impero sovietico all’Inghilterra della Tatcher) e il mondo unipolare e globalizzato che si è affacciato col nuovo secolo.

Non mi stanco di ripetere che dal 2000 in poi, i sistemi di alleanze non hanno più senso.
Con la globalizzazione e la competizione economica, ogni paese diventa rivale di ogni altro.
Le alleanze durano fino a che conviene per togliere il mercato a un terzo paese e la guerra è essenzialmente guerra per la prevalenza economica.
I campi in cui ci si misura sono il cibo, l’acqua, le risorse minerali essenziali, l’energia, la demografia..

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ECCO DUE PROPOSTE CHE REGALIAMO AI “PROTAGONISTI” DELLA CAMPAGNA ELETTORALE. CORAGGIO: SONO RISPARMIOSE! di Antonio de Martini

Se la campagna elettorale va avanti di questo passo, il giorno delle votazioni troverete all’ingresso della cabina elettorale un assegno circolare col rimborso delle tasse pagate.
Si tratta in realtà della conseguenza del fatto che nessuno dei partiti ha una visione d’insieme.
Offrono sconti di tasse, aumento del tetto dei mille euro per i pagamenti in contanti, deducibilitá degli scontrini del caffè, matrimoni monosesso, ritocchi alla legge su questo e su quello…..

Non si governa così.

Occupandomi in questo blog prevalentemente di politica estera, è probabile che mi sia riuscito più facile che ad altri riuscire a dare un’idea del nostro – miserevole – posizionamento nel contesto mondiale.

Vista ” dall’alto” la situazione è chiara: una classe dirigente – si fa per dire – costituita dai caporali dei già inadeguati politici cacciati nel 1992/3, si preoccupa di contrastanti minuzie all’altezza della propria impreparazione.
Un partito con autentica cultura di governo, proporrebbe agli elettori, educandoli, di affrontare una serie di priorità vere, coerenti con la situazione esistente.

Ecco i due esempi. Continua a leggere

23 AGOSTO 1939 IL PATTO DI NON AGGRESSIONE GERMANO- SOVIETICO. 2012 STESSO DILEMMA, MUTATIS MUTANDIS. di Antonio de Martini

Nel 1950 -51 Winston Churchill esclamó ” abbiamo ucciso il porco sbagliato”, ( “we killed the wrong pig”) ma si sa, era un depresso cronico.
All’epoca, la guerra fredda era al suo punto più “caldo” e Stalin sembrava immortale e minaccioso più che mai.
Sir Winston alludeva al dibattito durato per tutti gli anni trenta, tenutosi nell’impero e negli USA circa la necessità di eliminare le grandi dittature e quale per prima.

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Il duello USA Cina : combatteranno fino all’ultimo africano e fino all’ultimo Euro ( nostro). di Antonio de Martini

Il generale Piero Laporta ha pubblicato su Italia Oggi on line un articolo illuminante che indica alcuni elementi che sono sfuggiti alla maggior parte degli osservatori. Se a questi ne aggiungiamo altri presentati da questo blog ( vedere il post sulla Cina come obbiettivo dell’offensiva Africana ) abbiamo il quadro della situazione strategica complessiva .

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