PRIMA GUERRA MONDIALE. LA BATTAGLIA DECISIVA FU QUELLA DI VITTORIO VENETO VINTA DA NOI. NESSUNO LO DICE. FINO A OGGI. di Antonio de Martini

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Per il centesimo anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale, molte sono state le cerimonie, ma l’Italia non è stata mai la vedette di questi eventi.

Il messaggio passato nei media è che i tedeschi sono stati battuti e gli alleati hanno vinto. Senza mai attribuire la vittoria a un qualche evento decisivo. Un ” Deus ex machina”.

Grazie alla seconda guerra mondiale, a Hitler, Stalin e Gorbaciov,  invece, ne sappiamo di più.

Dopo la fulminea disfatta della Francia nel giugno del 1940 ( solo 17 giorni di combattimenti), Hitler occupava Parigi e , ovviamente, razziava per prima cosa gli archivi dei servizi segreti.         A guerra finita ( aprile 1945) i russi giunti a Berlino facevano altrettanto portando via anche quel che i tedeschi avevano requisito  ai francesi nel 1940.

Nel corso degli anni 90 i russi restituirono il tutto ai francesi che – considerando che i documenti erano stati letti ormai da tutti – decisero per la de-segretazione.

Ne è venuto fuori un libro ” Dans les archives inédites des services secrets ( Gallimard – Folio 2014 a cura di Bruno Fuligni) con spunti interessanti.

Pubblico in fondo la foto di un messaggio radio ( a pag 190) datato 4 novembre 1918 in cui la radio francese annunzia la vittoria decisiva ” L’Austria Ungheria ha firmato l’armistizio e  le truppe italiane sono entrate a Trento e Trieste e la cavalleria a Udine”. In quel breve momento fummo riconosciuti. Poi la segretazione del testo…..Ci sono voluti ottanta anni e due trasferimenti di archivi per avere questo documento storico.

Questa vittoria ci costò seicentomila morti, nessuno ci riconobbe il merito o i frutti della Vittoria e non ne abbiamo tratto alcun vantaggio in sede di trattato di pace.                                               Ecco perché sara bene stare lontani da futuri campi di battaglia. Ci fanno posto solo se c’è da morire e a fine corsa, chi si è visto, si è visto.

 

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Commenti

  • Fabio Amodeo  Il ottobre 20, 2014 alle 2:57 PM

    Nyet, nyet. Il fronte che decise il crollo fu quello di Salonicco, dove i bulgari chiesero la pace e l’Austria non aveva nessuno da mandare (non aveva neanche i treni per muovere le truppe) Tutto questo accadeva perché i tedeschi di Germania si erano ritirati per convergere tutti sul fronte belga, dove gli alleati (ma in realtà gli americani) li stavano battendo. Non è un caso che sia stato lo Stato maggiore tedesco a chiedere al suo governo di trattare il cessate il fuoco tra la fine di settembre e i primi di ottobre, ben prima di Vittorio Veneto.

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    • antoniochedice  Il ottobre 20, 2014 alle 3:26 PM

      È stato dopo Vittorio Veneto che l’Austria firmò l’armistizio senza condizioni. La notizia di Salonicco deve essere sfuggita anche ai francesi. …

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  • Mario Maldini  Il ottobre 20, 2014 alle 3:52 PM

    Il Pensiero Unico Italiano degli ultimi decenni ci impone di vergognarci di più delle guerre vinte che di quelle perdute. Questa è una una condizione importante per mantenere nel popolo la convinzione che della Nazione non ci si
    deve occupare, che il sentimento patriottico è una emozione negativa, che chi
    ha dato la vita all’Italia l’ha buttata per niente.

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    • antoniochedice  Il ottobre 20, 2014 alle 4:03 PM

      Non credo che il lettore Amodeo sia tra questi. Voleva solo far notare che esistevano intenti negoziali prima del 4 novembre. Voleva far notare che il fronte di Salonicco aveva ceduto qualche giorno prima . Non tiene conto che Salonicco era molto più vicina a Costantinopoli e che il fronte era lontano dal centro. L’Austria non poteva aiutare il fronte sud perché impegnata con noi è NOI eravamo al centro d’Europa. La colonna francese proveniente da sud giunse a Budapest ( non Vienna) mi pare una settimana dopo V.Veneto e non aveva certo la nostra consistenza in termini di divisioni e artiglierie. Comunque è vero che il denigrare programmi, obiettivi e sacrifici italiani è un hobby molto praticato.

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  • Carlo Cadorna  Il ottobre 25, 2014 alle 9:18 PM

    Ha ragione Antonio: a ottobre la Germania era ancora in condizione di combattere ma l’Austria no. Infatti l’impero si stava liquefacendo. Il collasso l’abbiamo provocato noi già con le ultime offensive sulla Bainsizza. Il colpo di grazia l’ha provocato la linea del Piave-Grappa che era fortissima e gli imperi centrali hanno commesso il grave errore strategico di insistere ad attaccarla anche dopo aver constatato che il 90% del nostro esercito( e la parte migliore costituita dalla III armata e truppe alpine) era intatto dietro a quella linea. Bene ha fatto invece Diaz a non muoversi visto che gli austriaci si sono logorati da soli…

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  • antoniochedice  Il ottobre 20, 2017 alle 2:18 PM

    L’ha ribloggato su IL CORRIERE DELLA COLLERAe ha commentato:

    leggendo il bordereau della radio militare francese si scopre che…….

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