Archivi Categorie: guerra tecnologica

LA COPPIA LETALE E’ LA DISINFORMAZIONE PIU’ L’ELETTRONICA

LA DISINFORMAZIONE AVVELENA. L’ELETTRONICA ASSICURA LA FULMINEITA’ PLANETARIA. LA RIPETIZIONE CONVINCE CHE E’ VERO.

https://corrieredellacollera.com/2012/01/24/4164/

https://corrieredellacollera.com/2012/01/06/l-arma-assoluta-e-lelettronica-da-ausiliaria-ad-arma-principale-ha-declassato-anche-le-bombe-nucleari-puo-essere-usata-anche-contro-paesi-amici-come-fanno-con-noi-di-antonio-de-martini/

Prima di leggere l’articolo, vi consiglio vivamente di leggere i due link ( in rosso) che precedono, perché senza l’ABC di queste due tecnologie belliche é difficile capire come funziona il sistema della menzogna abbinato al senso di colpa che induce le persone a comportamenti prevedibili e quindi di condizionamento.

Arnold Gehlen, fratello del molto più noto generale che gestì l’intelligence tedesco durante e dopo la seconda guerra mondiale, professore universitario, considerato il più famoso antropologo degli anni cinquanta, ha scritto un libro ( ed IL MULINO) ” Prospettive antropologiche” e ” L’uomo nell’era della tecnica” in cui spiega il meccanismo psicologico che é in tutti noi: la comunicazione , ad esempio quella televisiva, ci mostra un terremoto o una guerra che avviene lontano da noi ( mettiamo in Tibet).

Il fatto stesso che ne siamo informati, fa sì che ci immedesimiamo e ci pare di esserne partecipi e corresponsabili. Quindi cerchiamo l’espiazione della nostra frazione di colpa con un’oblazione che ci fa sentire ” buoni”.

Arnold Gehlen (Lipsia 1904-Amburgo 1976) Delle sue opere sono apparse in italiano ” L’uomo nell’era della Tecnica” SugarCo1967 e ” L’uomo: la sua natura e il suo posto nel mondo” ed Feltrinelli 1986.

Bene, mescolate attentamente questi ingredienti, e vedrete che per farvi sentire buoni alle mie condizioni, mi basterà padroneggiare la comunicazione: A) Con la disinformazione fabbrico una ” narrativa” , si dice oggi. Un tempo si diceva una balla credibile specie nei dettagli. B) la diffondo attraverso l’elettronica e i suoi strumenti ( se non hai tempo adesso, te la “ripasso” alle nove di stasera prima della partita o la puoi vedere a tuo comodo ( illusione di libera scelta) su RAI PLAY). C)Se non vuoi sentirti un verme, non hai che da dare un contributo col comportamento XYZ.

Se lo fai sei un buon cittadino degno di stima, altrimenti sei fuori dal consorzio civile. e L’IPhone mi dice se sei venuto alla manifestazione o sei andato al mare o se hai fatto il bonifico…

Adesso potete tornare a piangere sulle vecchiette in lacrime, mettervi a disposizione e sperare in cuor vostro che vi capiti di ospitare la nipotina.

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MEGLIO POTENZA NUCLEARE O ELETTRONICA? BUONA LA SECONDA. L’ITALIA TRA LE PRIME VITTIME E STANNO TORNANDO. di Antonio de Martini

Militarmente parlando, le armi nucleari hanno un limite politico di impiego e un inconveniente “tecnico”.
Si possono usare solo in tempo di guerra dichiarata e le aree colpite restano inagibili per un periodo di tempo medio-lungo.
Le armi elettroniche invece, possono essere usate anche in caso di “guerra fredda” e addirittura in periodi di pace e persino contro paesi amici; consentono l’anonimita’ all’attaccante ; rendono difficilmente spiegabile al pubblico  la necessita’ di “rivincite” e quindi le proteste popolari nel paese bersaglio ; sono utilizzabili comunque : dai satelliti ai sottomarini o da una caverna. Continua a leggere

RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE  DEL 25 APRILE 2015 A CURA di Gianni Ceccarelli

Alla conferenza Afroasiatica di Giacarta il 22 aprile, i leaderspresenti ha auspicato un “ordine nuovo” globale, aperto ai poteri economici emergenti e che abbandoni le “idee obsolete” delle istituzioni del tempo di Bretton Woods. L’ospite della conferenza, l’indonesiano Joko Widodo ha sostenuto che coloro che ancora insistono sulla soluzione dei problemi economici globali sulla base della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Asiatica per lo sviluppo pensano in termini superati: “E’ tempo ormai di pensare a costruire un nuovo ordine economico internazionale,  aperto alle nuove necessità emergenti”. Da parte sua, il Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe ha sostenuto che i Paesi asiatici e africani non devono più essere pensati come esportatori di beni primari e importatori di beni finiti: “Questo ruolo ci è stato storicamente assegnato –ha detto- da poteri coloniali e risale all’idea del colonialismo”. Al tempo della prima Conferenza di Bandung, nel 1955 (sessanta anni fa), i Paesi afroasiatici costituivano meno di un quarto della produzione di beni economici globali; questa percentuale è ora di oltre il 50%. Due dei partecipanti a Bandung, la Cina e l’India, fanno parte del G20 e rappresentano un considerevole potere economico.

http://www.reuters.com/ 22 apr

 

Due notizie di medicina ma con un impatto potenzialmente globale.

• In Sierra Leone è stata lanciato uno studio clinico su uno dei possibili vaccini contro il temibile virus Ebola. La indagine arriverà a includere 6000 transfrontalieri in cinque province del Paese e ha lo scopo di saggiare l’efficacia e la sicurezza di un vaccino sperimentale indicato come rVSV-ZEBOV. Il vaccino veicola un virus innocuo che però veicola a sua volta un gene non infettante dell’Ebola. Come ogni vaccino, anche questo non provoca ovviamente la malattia ma induce una reazione immunitaria nei confronti dell’infezione. Il vaccino è stato sviluppato da scienziati della Public Health Agency canadese ed è affidato a un industria, laNewLink Genetics, che ha in corso trattative di licenza con la multinazionale Merck Co. In un’altra notizia che proviene da ricercatori statunitensi, un altro vaccino che si è dimostrato attivo rapidamente in un’unica dose nei primati non umani potrebbe essere la base per un prodotto attivo anche nell’uomo.  Questo vaccino si è dimostrato capace di indurre una risposta immunitaria verso un ceppo di Ebola che ha infettato finora più di 25.000 soggetti, provocando la morte in circa 16.000. 
• Ricerche preliminari ad opera dell’U.S. National Instituteof Diabetes and Digestive and Kidney Diseases indicano che un antiistaminico a bassissimo costo, la clorciclizina, può avere un valore nel trattamento dell’epatite C, una affezione in cui i farmaci finora disponibili hanno un sosto enorme. L’autore dell’indagine ha affermato che “è troppo presto per sapere se il farmaco è attivo nei malati, ma esso blocca il virus dell’epatite C agendo in un modo diverso dai farmaci finora noti”. L’idea è di usarle la clorciclizinainsieme ai normali farmaci.

http://www.drugs.com/news visitato 18 apr

Liang TJ. et al., Sci Transl Med. 2015 Apr 8

Chamoun-Emanuelli AM, et al. : Antiviral Res. 2014 Sep;109:141-8

 

Qualche settimana fa avevo segnalato che una nuova specie di rana (il cui nome scientifico è Hyalinobatrachium dianae)  è stata scoperta in Costa Rica. Si tratta di una specie che appare simile a una rana di vetro, con una pelle translucida nella zona inferiore (che rende visibili gli organi interni) e occhi che la rendono molto simile a Kermit, la rana personaggio della serie dei Muppet ben nota ai bambini. La nuova specie è stata fotografata dal dottor Brian Kubicki che l’ha studiata (con altri scienziati del Costa Rican Amphibian Research Center) e che le ha dato il nome (Janet Diana Kubicki) di sua madre; sembra più un insetto che una rana. Non si sa come abbia reagito la signora Kubicki.

http://www.wdrm.com/ visitato 21 apr. 15

 

 

 

Il Libano ha ricevuto la prima tranche, pari a 3 miliardi di dollari, di armi francesi pagate dall’Arabia Saudita. La cerimonia di consegna è avvenuta in settimana all’aeroporto internazionale di Beirut, presenti i ministri della difesa libanese e francese e alti ufficiali delle due Nazioni. L’accordo che era stato annunciato per la prima volta nel 2013, ha lo scopo di rinforzare l’armamento libanese al fine di opporsi alla marea crescente della guerra civile in Siria. Il Ministro francese Jean-Yves Le Drian ha dichiarato che l’accordo comprende tra l’altro veicoli armati e sei elicotteri da trasporto e include programmi di addestramento per le truppe libanesi condotti da personale francese. Il ministro libanese SamirMoqbel ha a sua volta dichiarato che “la vittoria del Libano contro il terrorismo è la vittoria di tutte le Nazioni minacciate da esso”.

http://www.foxnews.com/world visitato 21 apr. 15

 

 

La decisione unilaterale della Svezia di cancellare l’accordo di difesa con l’Arabia Saudita ha suscitato notevole impressione negli ambienti internazionali. I motivi che vengono adotti sono di carattere morale, e rifiutano la cooperazione militare con “una delle dittature più marcate”, che viola i diritti umani. L’accordo a carattere difensivo era stato confermato nel 2005 dal Governo socialdemocratico e aveva suscitato un notevole dibattito in Svezia. Il partito socialdemocratico era tornato al potere nel 2014 dopo otto anni all’opposizione e si era subito trovato sotto attacco, dal momento che una clausola dell’accordo prevedeva una sua cancellazione solo entro il 15 di maggio di quest’anno. Il Governo Saudita ha reagito con molto vigore, ritirando il suo ambasciatore in Svezia e cancellando il ministro degli esteri svedese, la signora Margot Wallström, dalla lista degli oratori alla Lega Araba del Cairo, dove in precedenza la signora era stata indicata come ospite d’onore. In un articolo apparso in Perù, Ulf Bjereld, un commentatore politico di primo piano, sottolinea che la motivazione di un tale atto non è solo morale, ma anche politica, favorendo la sicurezza del Paese. Bjerfeld commenta che in questo caso la politica svedese non ha seguito automaticamente quella degli Paesi dell’UE, mostrando una indipendenza e integrità che alla fine ne rafforza la posizione internazionale. Passando dalle parole ai fatti, la Svezia ha mostrato di intendere seriamente il fattore morale, anche se ciò avrà conseguenza importanti sulle sue esportazioni. Una politica indipendente o più indipendente avrà il suo valore in vista della campagna svedese per essere eletta al Consiglio di Sicurezza ONU per il 2017-2018.

http://www.peruviantimes.com/ visitato 21 apr

 

Il Ministro dell’agricoltura del Perù ha recentemente approvato la continuazione dell’uso di due tipi di pesticidi chimici che la WHO –l’Organizzazione Mondiale della sanità- ha classificato come “tossici” o molto tossici”. Piuttosto stranamente, i decreti in oggetto non prevedono alcuna esenzione ai tassi doganali di esportazione dei pesticidi e ne proibiscono l’importazione e la distribuzione per l’uso nei programmi sotto l’egida dello stesso Ministero dell’agricoltura, mentre non ne proibiscono l’uso ad opera di privati. Ciò ha portato il DAR, un istituto per l’ambiente e le risorse naturalia rimarcare che la disposizione in oggetto contraddice il fine della legislazione nazionale in merito, che ha lo scopo di prevenire e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un altro pericolo connesso a queste sostanze è relativo alla scarsa informazione circa il loro uso, il che porta a non infrequenti casi di avvelenamento nelle zone rurali dove i pesticidi sono conservati in vicinanza di alimenti.

http://www.peruviantimes.com/ vistato 21 apr. 15

 

 

 

Anche dopo il recente acquisto dei 36 cacciabombardieri francesi Dassault Rafale la situazione in India in materia di acquisti di armamenti appare molto frammentaria e confusa. La problematica principale riguarderebbe un enorme scollamento tra i tre principali attori della scena decisionale indiana: il Ministero della Difesa, l’Indian Air Force e la classe politica del paese. Questi tre elementi devono fare i conti con le grandi questioni politiche, diplomatiche e industriali a cui andrebbero incontro con le loro decisioni. Al centro di questo specifico conflitto due sono invece le parti avverse: una a favore del caccia francese, l’altra a favore dello sviluppo in patria del caccia di quinta generazione FGFA. Impiegare le risorse sul FGFA (un Sukhoi T-50 biposto, per semplificare le cose) significa che la Indian Air Force diventerà a tutti gli effetti una flotta aerea per molti versi simile a quella russa, senza contare che il futuro della Forza aerea indiana si baserà essenzialmente su un aereo che a tutt’oggi esiste solo sulla carta.

Scegliere il Rafale significa invece puntare su un aereo certamente esistente ma di una (o mezza) generazione inferiore al FGFA/T-50. L’India poi continua certamente ad esprimere apprezzamento per gli aerei americani ma non è particolarmente incline ad acquistare un aereo da combattimento per la prima linea dagli Stati Uniti.Certamente per i francesi della Dassault questo primo contratto annunciato dal primo ministro Narendra Modi potrebbe essere un discreto inizio in attesa che venga confermato il corposo contratto a suo tempo vincente relativo a ben 126 esemplari; ma è chiaro a tutti che i numeri vincenti sono ben altri considerato che l’Indiacontinua nel tempo ad avere una flotta numerosa di aerei da rimpiazzare: ben 150 MiG-21 e almeno 85 MiG-27.

M. Sparacino in http://www.analisidifesa.it/2015/04 visitato 22 apr

 

Il Primo Ministro canadese Stephen Harper ha annunciato l’invio a breve di consiglieri militari in Ucraina per il sostegno nella lotta contro i separatisti. Com’è poi stato precisato in conferenza-stampa dal Ministro della Difesa Jason Kenney e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Thomas Lawson, si tratta di un contingente di 200 militari che verranno impiegati, per una durata prevista di 2 anni, nei centri addestrativi dell’Ucraina occidentale di Yavoriv e di Kamyanets-Podilsky. F. Ragno in http://www.analisidifesa.it/2015/04 visitato 22 apr

Il termine “editing” è di solito impiegato in editoria a indicare la sistemazione redazionale di un testo consegnato da un autore. Ora viene impiegato per un lavoro di autori cinesi che hanno ottenuto per la prima volta “l’editing” del genoma di un embrione umano. Lo studio è stato pubblicato su una rivista minore (“Protein & cell”) dal momento che alcune tra le maggiori, tra cui “Nature” e “Science” si erano rifiutate di farlo–secondo gli autori- adducendo motivi etici (il che non aveva impedito a “Nature news alert” la sezione più giornalistica della rivista, del tutto indipendente dalla parte più scientifica, di darne notizia). Gli autori, tra cui JunjiuHuang Sun della Yat-sen University in Guangzhou, hanno tentato di evitare i problemi etici impiegando “embrioni non vitali” (tali che non possono svilupparsi fino allo stadio finale) ottenuti in cliniche della fertilità. Essi hanno usato una tecnica già nota, denominata Crispr/cas9, applicandola però per la prima volta e embrioni umani preimpianto, il che –secondo ricercatori della Harvard Medical School in Boston- ne fa una sorta di pietra miliare in questo genere di indagine; al MIT la ricerca è stata definita “la più grande scoperta in biotecnologia”. La tecnica (che aveva già ricevuto un importate premio in denaro per l’innovazione scientifica) in sostanza permette di eliminare dal genoma alcune porzioni di DNA e di sostituirle con altre, ma sempre poche settimane fa e sempre su riviste importanti parecchi scienziati avevano messo in guardia (Nature (London, U. K.) (2015), 519(7544), 410-411; Science. 2015 Apr 3;348(6230):36-8.) sui notevoli rischi e sui “tenui” vantaggi terapeutici che una tale tecnica di editing applicata a “linee genetiche umane” può provocare. I cinesi non hanno tenuto conto di tali avvertimenti. In effetti le implicazioni etiche del caso sono sconvolgenti.

Liang, P. et al. Protein Cell http://dx.doi.org/10.1007/s13238-015-0153-5 (2015).

http://www.nature.com/news/ Visitato 23 apr

 

ECCO IL LIBRO BIANCO DELLA DIFESA  ITALIANA. APERTO AI COMMENTI.


DUE NUOVI LEADER MEDITERRANEI: MATTEO RENZI E ABDEL FATTAH SISSI. PERFORMANCES A CONFRONTO. di Antonio de Martini

Nell’ambito mediterraneo L’Italia e l’Egitto hanno numerosi tratti in comune, compresa la recente leadership di due giovani catapultati alla guida dei rispettivi paesi dopo una gestione stanca e rassegnata di geronti ormai distratti dal pensiero della morte imminente.

Dopo essersi affidate Continua a leggere

CONTINUAZIONE DEL POST CHE PRECEDE

La politica militare del mondo intero sta subendo una improvvisa accelerazione: il capo del PKK, ( partito kurdo dei lavoratori, gia appoggiato dall’URSS) languente in una prigione turca da oltre un decennio, grazie ai buoni uffici dell’on D’Alema,  ha scritto una lettera di cui è stata data lettura di fronte a duecentomila militanti, in cui chiede ai suoi di sospendere le ostilità contro l’esercito turco. Continua a leggere

LA FRANCIA UN TEMPO COMBATTEVA “PER IL RE DI PRUSSIA” . POI PER IL RE DI SARDEGNA. OGGI PER IL PRESIDENTE U.S,A. dI Luca Tribertico

Una terza storia. ( Segue da ” Guerre esterne e terrorismo: due storie diverse”)

Francia, 13 gennaio 2015. Il Senato della Repubblica approva all’unanimità dei votanti, dopo la votazione favorevole della Camera dei deputati, il prolungamento dell’intervento delle forze armate francesi in Iraq. (488 contro 1). Continua a leggere

DUE NAUFRAGI IN ADRIATICO. AFFONDANO SOLO LE NAVI?

Due navi si sono scontrate al largo del porto di Ravenna. Un’altra si è incendiata a sud delle a Tremiti.
Nell’immaginario collettivo, un’ altra nave italiana finisce alla deriva, si nasconde il numero reale dei morti dietro la voce ” dispersi” per non offuscare il record di Schettino mentre perdura il processo e ci si consola col fatto che il capitano di oggi – di cui non è stata resa nota la nazionalità – questa volta è sceso per ultimo. Continua a leggere

HAMAS E ISRAELE. LA LOGICA DELLA RIPICCA E NESSUN INTERESSE NEMMENO PER LE PROPRIE PERDITE UMANE. di Antonio de Martini

Il 13 luglio scorso ho pubblicato il testo di uno dei tanti accordi di cessate il fuoco tra Hamas e Israele.
Attribuisco il fatto che nessuno abbia commentato, all’ inglese del testo, ma la traduzione è semplice: Israele si impegnava a non bombardare Gaza e Hamas a non sparare i suoi rudimentali missili sul territorio di Israele. La pace è semplice è la guerra che è complicata.

Personalmente considero disonorevole prima che disumano questo tipo di conflitto in cui ciascuno dei contendenti uccide i civili dell’altro, senza che i ” militari” corrano rischi particolari. Continua a leggere

STORIA DEI COLPI DI STATO DA MUSSOLINI A NAPOLITANO PASSANDO PER SEGNI. di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com

Questo post l’ho ribloggato a marzo 2014 da un post precedente. Poiché non mi è possibile ribloggare più volte, l’ho trascritto col copia e incolla. Rudimentale, ma efficace. Penso sia utile farlo leggere al maggior numero.

Cominciamo col distinguere le differenti azioni che nella nostra povera Patria del diritto vanno tutte assieme rubricate in maniera raffazzonata, come “Colpo di Stato”. L’ignoranza regna . Continua a leggere

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