Alla conferenza Afroasiatica di Giacarta il 22 aprile, i leaderspresenti ha auspicato un “ordine nuovo” globale, aperto ai poteri economici emergenti e che abbandoni le “idee obsolete” delle istituzioni del tempo di Bretton Woods. L’ospite della conferenza, l’indonesiano Joko Widodo ha sostenuto che coloro che ancora insistono sulla soluzione dei problemi economici globali sulla base della Banca Mondiale, del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Asiatica per lo sviluppo pensano in termini superati: “E’ tempo ormai di pensare a costruire un nuovo ordine economico internazionale, aperto alle nuove necessità emergenti”. Da parte sua, il Presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe ha sostenuto che i Paesi asiatici e africani non devono più essere pensati come esportatori di beni primari e importatori di beni finiti: “Questo ruolo ci è stato storicamente assegnato –ha detto- da poteri coloniali e risale all’idea del colonialismo”. Al tempo della prima Conferenza di Bandung, nel 1955 (sessanta anni fa), i Paesi afroasiatici costituivano meno di un quarto della produzione di beni economici globali; questa percentuale è ora di oltre il 50%. Due dei partecipanti a Bandung, la Cina e l’India, fanno parte del G20 e rappresentano un considerevole potere economico.
http://www.reuters.com/ 22 apr
Due notizie di medicina ma con un impatto potenzialmente globale.
• In Sierra Leone è stata lanciato uno studio clinico su uno dei possibili vaccini contro il temibile virus Ebola. La indagine arriverà a includere 6000 transfrontalieri in cinque province del Paese e ha lo scopo di saggiare l’efficacia e la sicurezza di un vaccino sperimentale indicato come rVSV-ZEBOV. Il vaccino veicola un virus innocuo che però veicola a sua volta un gene non infettante dell’Ebola. Come ogni vaccino, anche questo non provoca ovviamente la malattia ma induce una reazione immunitaria nei confronti dell’infezione. Il vaccino è stato sviluppato da scienziati della Public Health Agency canadese ed è affidato a un industria, laNewLink Genetics, che ha in corso trattative di licenza con la multinazionale Merck Co. In un’altra notizia che proviene da ricercatori statunitensi, un altro vaccino che si è dimostrato attivo rapidamente in un’unica dose nei primati non umani potrebbe essere la base per un prodotto attivo anche nell’uomo. Questo vaccino si è dimostrato capace di indurre una risposta immunitaria verso un ceppo di Ebola che ha infettato finora più di 25.000 soggetti, provocando la morte in circa 16.000.
• Ricerche preliminari ad opera dell’U.S. National Instituteof Diabetes and Digestive and Kidney Diseases indicano che un antiistaminico a bassissimo costo, la clorciclizina, può avere un valore nel trattamento dell’epatite C, una affezione in cui i farmaci finora disponibili hanno un sosto enorme. L’autore dell’indagine ha affermato che “è troppo presto per sapere se il farmaco è attivo nei malati, ma esso blocca il virus dell’epatite C agendo in un modo diverso dai farmaci finora noti”. L’idea è di usarle la clorciclizinainsieme ai normali farmaci.
http://www.drugs.com/news visitato 18 apr
Liang TJ. et al., Sci Transl Med. 2015 Apr 8
Chamoun-Emanuelli AM, et al. : Antiviral Res. 2014 Sep;109:141-8
Qualche settimana fa avevo segnalato che una nuova specie di rana (il cui nome scientifico è Hyalinobatrachium dianae) è stata scoperta in Costa Rica. Si tratta di una specie che appare simile a una rana di vetro, con una pelle translucida nella zona inferiore (che rende visibili gli organi interni) e occhi che la rendono molto simile a Kermit, la rana personaggio della serie dei Muppet ben nota ai bambini. La nuova specie è stata fotografata dal dottor Brian Kubicki che l’ha studiata (con altri scienziati del Costa Rican Amphibian Research Center) e che le ha dato il nome (Janet Diana Kubicki) di sua madre; sembra più un insetto che una rana. Non si sa come abbia reagito la signora Kubicki.
http://www.wdrm.com/ visitato 21 apr. 15
Il Libano ha ricevuto la prima tranche, pari a 3 miliardi di dollari, di armi francesi pagate dall’Arabia Saudita. La cerimonia di consegna è avvenuta in settimana all’aeroporto internazionale di Beirut, presenti i ministri della difesa libanese e francese e alti ufficiali delle due Nazioni. L’accordo che era stato annunciato per la prima volta nel 2013, ha lo scopo di rinforzare l’armamento libanese al fine di opporsi alla marea crescente della guerra civile in Siria. Il Ministro francese Jean-Yves Le Drian ha dichiarato che l’accordo comprende tra l’altro veicoli armati e sei elicotteri da trasporto e include programmi di addestramento per le truppe libanesi condotti da personale francese. Il ministro libanese SamirMoqbel ha a sua volta dichiarato che “la vittoria del Libano contro il terrorismo è la vittoria di tutte le Nazioni minacciate da esso”.
http://www.foxnews.com/world visitato 21 apr. 15
La decisione unilaterale della Svezia di cancellare l’accordo di difesa con l’Arabia Saudita ha suscitato notevole impressione negli ambienti internazionali. I motivi che vengono adotti sono di carattere morale, e rifiutano la cooperazione militare con “una delle dittature più marcate”, che viola i diritti umani. L’accordo a carattere difensivo era stato confermato nel 2005 dal Governo socialdemocratico e aveva suscitato un notevole dibattito in Svezia. Il partito socialdemocratico era tornato al potere nel 2014 dopo otto anni all’opposizione e si era subito trovato sotto attacco, dal momento che una clausola dell’accordo prevedeva una sua cancellazione solo entro il 15 di maggio di quest’anno. Il Governo Saudita ha reagito con molto vigore, ritirando il suo ambasciatore in Svezia e cancellando il ministro degli esteri svedese, la signora Margot Wallström, dalla lista degli oratori alla Lega Araba del Cairo, dove in precedenza la signora era stata indicata come ospite d’onore. In un articolo apparso in Perù, Ulf Bjereld, un commentatore politico di primo piano, sottolinea che la motivazione di un tale atto non è solo morale, ma anche politica, favorendo la sicurezza del Paese. Bjerfeld commenta che in questo caso la politica svedese non ha seguito automaticamente quella degli Paesi dell’UE, mostrando una indipendenza e integrità che alla fine ne rafforza la posizione internazionale. Passando dalle parole ai fatti, la Svezia ha mostrato di intendere seriamente il fattore morale, anche se ciò avrà conseguenza importanti sulle sue esportazioni. Una politica indipendente o più indipendente avrà il suo valore in vista della campagna svedese per essere eletta al Consiglio di Sicurezza ONU per il 2017-2018.
http://www.peruviantimes.com/ visitato 21 apr
Il Ministro dell’agricoltura del Perù ha recentemente approvato la continuazione dell’uso di due tipi di pesticidi chimici che la WHO –l’Organizzazione Mondiale della sanità- ha classificato come “tossici” o molto tossici”. Piuttosto stranamente, i decreti in oggetto non prevedono alcuna esenzione ai tassi doganali di esportazione dei pesticidi e ne proibiscono l’importazione e la distribuzione per l’uso nei programmi sotto l’egida dello stesso Ministero dell’agricoltura, mentre non ne proibiscono l’uso ad opera di privati. Ciò ha portato il DAR, un istituto per l’ambiente e le risorse naturali, a rimarcare che la disposizione in oggetto contraddice il fine della legislazione nazionale in merito, che ha lo scopo di prevenire e proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un altro pericolo connesso a queste sostanze è relativo alla scarsa informazione circa il loro uso, il che porta a non infrequenti casi di avvelenamento nelle zone rurali dove i pesticidi sono conservati in vicinanza di alimenti.
http://www.peruviantimes.com/ vistato 21 apr. 15
Anche dopo il recente acquisto dei 36 cacciabombardieri francesi Dassault Rafale la situazione in India in materia di acquisti di armamenti appare molto frammentaria e confusa. La problematica principale riguarderebbe un enorme scollamento tra i tre principali attori della scena decisionale indiana: il Ministero della Difesa, l’Indian Air Force e la classe politica del paese. Questi tre elementi devono fare i conti con le grandi questioni politiche, diplomatiche e industriali a cui andrebbero incontro con le loro decisioni. Al centro di questo specifico conflitto due sono invece le parti avverse: una a favore del caccia francese, l’altra a favore dello sviluppo in patria del caccia di quinta generazione FGFA. Impiegare le risorse sul FGFA (un Sukhoi T-50 biposto, per semplificare le cose) significa che la Indian Air Force diventerà a tutti gli effetti una flotta aerea per molti versi simile a quella russa, senza contare che il futuro della Forza aerea indiana si baserà essenzialmente su un aereo che a tutt’oggi esiste solo sulla carta.
Scegliere il Rafale significa invece puntare su un aereo certamente esistente ma di una (o mezza) generazione inferiore al FGFA/T-50. L’India poi continua certamente ad esprimere apprezzamento per gli aerei americani ma non è particolarmente incline ad acquistare un aereo da combattimento per la prima linea dagli Stati Uniti.Certamente per i francesi della Dassault questo primo contratto annunciato dal primo ministro Narendra Modi potrebbe essere un discreto inizio in attesa che venga confermato il corposo contratto a suo tempo vincente relativo a ben 126 esemplari; ma è chiaro a tutti che i numeri vincenti sono ben altri considerato che l’Indiacontinua nel tempo ad avere una flotta numerosa di aerei da rimpiazzare: ben 150 MiG-21 e almeno 85 MiG-27.
M. Sparacino in http://www.analisidifesa.it/2015/04 visitato 22 apr
Il Primo Ministro canadese Stephen Harper ha annunciato l’invio a breve di consiglieri militari in Ucraina per il sostegno nella lotta contro i separatisti. Com’è poi stato precisato in conferenza-stampa dal Ministro della Difesa Jason Kenney e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Thomas Lawson, si tratta di un contingente di 200 militari che verranno impiegati, per una durata prevista di 2 anni, nei centri addestrativi dell’Ucraina occidentale di Yavoriv e di Kamyanets-Podilsky. F. Ragno in http://www.analisidifesa.it/2015/04 visitato 22 apr
Il termine “editing” è di solito impiegato in editoria a indicare la sistemazione redazionale di un testo consegnato da un autore. Ora viene impiegato per un lavoro di autori cinesi che hanno ottenuto per la prima volta “l’editing” del genoma di un embrione umano. Lo studio è stato pubblicato su una rivista minore (“Protein & cell”) dal momento che alcune tra le maggiori, tra cui “Nature” e “Science” si erano rifiutate di farlo–secondo gli autori- adducendo motivi etici (il che non aveva impedito a “Nature news alert” la sezione più giornalistica della rivista, del tutto indipendente dalla parte più scientifica, di darne notizia). Gli autori, tra cui JunjiuHuang Sun della Yat-sen University in Guangzhou, hanno tentato di evitare i problemi etici impiegando “embrioni non vitali” (tali che non possono svilupparsi fino allo stadio finale) ottenuti in cliniche della fertilità. Essi hanno usato una tecnica già nota, denominata Crispr/cas9, applicandola però per la prima volta e embrioni umani preimpianto, il che –secondo ricercatori della Harvard Medical School in Boston- ne fa una sorta di pietra miliare in questo genere di indagine; al MIT la ricerca è stata definita “la più grande scoperta in biotecnologia”. La tecnica (che aveva già ricevuto un importate premio in denaro per l’innovazione scientifica) in sostanza permette di eliminare dal genoma alcune porzioni di DNA e di sostituirle con altre, ma sempre poche settimane fa e sempre su riviste importanti parecchi scienziati avevano messo in guardia (Nature (London, U. K.) (2015), 519(7544), 410-411; Science. 2015 Apr 3;348(6230):36-8.) sui notevoli rischi e sui “tenui” vantaggi terapeutici che una tale tecnica di editing applicata a “linee genetiche umane” può provocare. I cinesi non hanno tenuto conto di tali avvertimenti. In effetti le implicazioni etiche del caso sono sconvolgenti.
Liang, P. et al. Protein Cell http://dx.doi.org/10.1007/s13238-015-0153-5 (2015).
http://www.nature.com/news/ Visitato 23 apr
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