Archivi Categorie: guerra di Siria

PASQUA DI RISURREZIONE ANCHE PER LA SIRIA E L’IRAK? COMINCIAMO A PARLARE DI RICOSTRUZIONE? CHI SE NE OCCUPERA’? di Antonio de Martini

La quantità di disinformazione che viene paracadutata quotidianamente sulla pubblica opinione, specie italiana, è impressionante. La maggior parte del tempo cerco di non leggere per non scoraggiarmi e lasciar perdere.

Oggi, Pasqua, ho deciso di leggere i giornali sperando in una tregua, ma – tranne un pezzo del “Corriere della sera”che pettegolava su Auun Su Ky  o come cavolo si chiama quella che definisco da sempre ” l’Arpia Birmana”, per il resto mal me ne incolse. Continua a leggere

GUERRA DI SIRIA: ERRORI ED OMISSIONI. GLI ULTIMI FUOCHI PRIMA DEL GRANDE BUSINESS. di Antonio de Martini

All’indomani della prima Guerra Mondiale, anche un bambino di dieci anni avrebbe capito che imporre condizioni di pace troppo onerose alla Germania avrebbe provocato a breve una nuova guerra.

Il solo che sembrò capirlo veramente fu John Maynard Keynes ( l’inventore della macroeconomia) che si dimise dalla delegazione inglese in polemica con le decisioni draconiane prese contro i tedeschi e consegnò i suoi pensieri, nel dicembre 1919, ad un pamphlet dal titolo provocatorio ” Le conseguenze economiche della pace” tradotto e pubblicato in Italia da Adelphi.( reperibile).

Egli illustrò la concatenazione di scelte suicide e ipocrite che portarono, appena venti anni dopo, al bagno di sangue più copioso della storia dell’uomo.
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IRAN, SIRIA FALSA PACE. YEMEN, LIBANO FALSA GUERRA. di Antonio de Martini

I pretesti per non riammettere l’Iran nel concerto delle Nazioni cadono uno a uno, ma i fattori geopolitici di crisi rimangono a monito che  il confronto continua ed è sempre  minaccioso. Continua a leggere

LA GUERRA ALL’ ISIS SIRIANO NASCE DALLE UNIVERSITÀ . 200 DOCENTI FIRMANO UN APPELLO PER DARE LA CITTADINANZA DI ROMA A KHALED EL ASSAD ( sovrintendente di Palmyra)

ESCLUSIVO: IL COMUNICATO E LE FIRME GIA’ RACCOLTE CHE SARANNO PORTATE AL PREFETTO. 

 

 DUECENTO  OPERATORI UNIVERSITARI DI ARCHEOLOGIA, STORIA DELL’ARTE ED ORIENTALISTI DOCENTI UNIVERSITARI HANNO RACCOLTO LE LORO FIRME PER CONFERIRE LA CITTADINANZA DI ROMA A KHALED EL ASSAD, GIÀ SOVRINTENDENTE ALLE ANTICHITÀ DI PALMIRA (TADMOR) SACRIFICATOSI PER DIFENDERE IL PATRIMONIO CULTURALE CHE ROMA HA LASCIATO AL MONDO.

CHI E’ KHALED EL ASSAD: un uomo che dopo aver dedicato l’ intera vita alla conservazione del patrimonio archeologico della città di Palmira, in Siria, benché in pensione e debilitato dall’età, appreso dell’approssimarsi di una banda di predoni intenzionati a impadronirsi delle opere d’arte facilmente asportabili per metterle in vendita sui mercati occidentali,  con il solo aiuto di un familiare, nascose i reperti e mise in salvo la famiglia, restando al suo posto ad affrontare l’ira dei malfattori a testimonianza della impotenza della furia distruttrice di fronte alla serenità di coscienza.

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TEHERAN- RYAD . LE TAPPE DI UNA SALDA INIMICIZIA di Antonio de Martini

L’Iran era un impero quando l’Arabia Saudita non esisteva e l’Arabia Saudita è diventata potente quando l’Iran era nel frigorifero creato dagli USA, sicché l’inimicizia non è di lunga data anche se ha un antefatto storico gustoso.

Quando Maometto, dopo aver sottomesso gli abitanti della penisola araba iniziò a guardarsi attorno per allargare l’impero, decise di scrivere una lettera ai suoi vicini – l’imperatore di Persia e quello di Bisanzio, per invitarli a sottomettersi alla volontà di Allah e convertirsi alla vera fede.

Il Basileus di Bisanzio lo snobbò, mentre l’imperatore persiano, offeso dalla sfacciataggine dello sconosciuto beduino, inviò due messaggeri con l’incarico di persuaderlo a sottomettersi oppure ucciderlo. Continua a leggere

STANNO DECIDENDO ANCHE DOVE VERRA’ COMBATTUTA LA PROSSIMA GUERRA di Antonio de Martini

In questi giorni sono in corso negoziati molto differenti tra loro ( Svizzera, Vienna, New York, Parigi, Marocco) con un fil rouge in comune: i rapporti tra Stati Uniti e Russia. Tutti gli altri sono comparse di scena. E’ già successo nel corso degli anni 70 e ottanta.

In ambito NATO si dibatté un argomento principe articolato in più capitoli vertenti tutti attorno allo stesso timore. Se gli USA avrebbero rischiato di incassare dei missili nucleari  sul loro territorio pur di difendere l’Europa o se il vecchio continente sarebbe stato ancora una volta il campo di battaglia in cui gli eserciti si sarebbero scontrati come nelle due precedenti tornate del conflitto con distruzioni che avrebbero risparmiato il territorio USA. I protagonisti erano USA e Russia e lo sono tutt’ora.

Il crollo del muro di Berlino ci ha fornito una serie di risposte sul passato e la crisi attuale dell’area MENA cerca di darci risposte sul futuro.

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GUERRA DI SIRIA: SITUAZIONE DISPERATA MA NON SERIA. ARRIVA LA GUERRA DEI DUE MOHAMMED. di Antonio de Martini

La guerra di Siria non cessa di crearne altre. Gli intensi bombardamenti russi in Siria, oltre alla definitiva liberazione di Homs, hanno avuto come sottoprodotto la ritirata in Cirenaica di quel che resta dei volontari libici ( e tunisini) che dopo l’avventura anti Gheddafi si erano trasferiti in Siria, via Turchia nel 2011. Continua a leggere

COSA SERVE PER BATTERE L’ISIS- DAESCH di Antonio de Martini 

Un convegno della Fondazione Ducci – un ex diplomatico-  tenutosi venerdì  al centro culturale della Moschea di Roma, ha visto confrontarsi due politici arabi e due inglesi , uno dei quali vestiva l’abito talare e parlava a nome del Vaticano.

Gli arabi, Mohammed Alaikah, già vice primo ministro Giordano e Mohammed Benaissa , ex ministro degli esteri marocchino, hanno presentato le loro tesi in maniera piana e chiara spiegando  che lo Stato del Califfato  islamico ” non è religioso, non è un Califfato e non è uno stato”. Tutto vero. Sono, come ho sempre detto io, una banda di assassini.

Benaissa in un eccellente italiano – ma più politico- ha parlato di responsabilità europee, di mancate promesse e di responsabili della guerra di Siria pur senza fare nomi.

Il prete, Richard Gallagher, sembra  essere segretario per i rapporti con gli stati ( dal 2014) del Vaticano, ha esordito sostenendo che l’accordo Sykes-Picot  non era stato concluso in segreto (!) per poi spezzare una lancia in favore dei cristiani come se si trattasse della persecuzione di Nerone. Poi considerazioni di carattere religioso inutili in quella sede. Non ho capito la rilevanza della segretezza o meno dell’acc0rdo Sykes-Picot ( che pronunziava in modo errato).

Uno dei responsabili arabi gli ha fatto notare che i cristiani avevano pagato un prezzo in quanto arabi, non in quanto cristiani ne più ne meno degli altri conterranei, il che è corretto. Il contrario è la versione del daesch. Continua a leggere

ISIS E TURCHIA DIVENTANO IL PUZZLE GEOPOLITICO DEL PROSSIMO ANNO di Antonio de Martini

Mi ero ripromesso di non farmi più trascinare nel gorgo della questione d’Oriente, ma le continue richieste di spiegazioni sempre più insistenti di amici vecchi e nuovi e il complicarsi dei problemi mi costringe a riprendere l’opera di divulgazione, il più possibile oggettiva ma non spassionata,  per aiutare i miei compatrioti a capire – e se possibile scansare –  gli eventi verso cui siamo discesi ” con orgogliosa sicurezza”. Continua a leggere

Siria: i turchi sparano al jet russo ma abbattono Hollande