Quanta è l’influenza della religione in Medio Oriente? Quali le differenze tra Turchi, arabi e persiani? Perché tanti scontri e tutti in quelle zone? Chi ha fomentato discordie sopite da secoli e perché? A queste domande risponde Antonio de Martini con la sincerità e perizia abituale.
L’intervista del centromediano di ” Conflitti e Strategie” ,per ragioni tecniche, è stata divisa in due parti di durata quasi uguale, e fa luce su molti aspetti geopolitici rimasti nell’ombra.
Di antoniochedice
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Nella prima guerra mondiale, il paese più candidato allo smembramento, la Turchia, per qualche mese rimase alla finestra ed incassò il regalo dei due incrociatori tedeschi ( Goeben e Breslau) sorpresi nel Mediterraneo dalla crisi.
Winston Churchill , Primo Lord dell’Ammiragliato, sapendo evidentemente dello scoppio della guerra, faceva “pedinare” da parecchio le due vittime predestinate ad essere la sua prima vittoria. Continua a leggere →
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Quando una coalizione fallisce i suoi obiettivi, iniziano le recriminazioni tra alleati.
Quando queste recriminazioni avvengono in pubblico e a ridosso di momenti elettorali delicati, si rischia di diventare ex alleati o addirittura avversari.
I rapporti tra USA e Turchia non stanno reggendo alla prova del fallimento dell’operazione ” cacciate Assad” ed è un fatto gravido di conseguenze trattandosi dei paesi cui appartengono rispettivamente il primo e il secondo esercito della NATO.
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Di antoniochedice
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Credo sia la prima volta che lo stato di Israele offre un indennizzo – anche cospicuo – per i danni causati da una propria azione militare. La notizia è del quotidiano israeliano Haaretz, abitualmente attendibile.
Ricorderete che nel 2010 la nave di ” attivisti della pace” battente bandiera turca ” MAVI MARMARA” fu arrembata dalla guardia costiera israeliana incaricata di mantenere il blocco marittimo della città di Gaza, nella omonima striscia.
Alla reazione manesca degli attivisti turchi presenti a bordo, gli israeliani risposero in maniera sproporzionata uccidendo otto persone. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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Riassumo e commento una stagione intera nota come “Primavera araba” ( non è stata ne l’una ne l’altra), ma in realtà parlo della Cina.
l’analisi é ripartita in capitoletti per agevolare la lettura.
L’EGITTO E SUEZ
Per lo Yemen ( Salah), la Tunisia ( Ben Ali), la Libia ( Gheddafi) la Siria ( Assad) l’argomento instaurazione della Democrazia agli inizi era difendibile. Difendibilissimo.
Si trattava di regimi polizieschi duri e di durata.
Per il povero Mohammed Mursi, eletto democraticamente appena un anno fa, gli USA dovranno trovare un’altra motivazione, dato che quella di impopolarità tende a sgretolarsi dopo le reazioni di piazza – ad onta dello stillicidio di morti e di arresti – a favore del prigioniero che minacciano addirittura di provocarne il ritorno.
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Di antoniochedice
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I due Presidenti della Repubblica che hanno costruito le proprie fortune politiche sulla leva religiosa con l’elettorato meno avvertito, Moncef Marzouki ( Tunisia, semi moderato) e Recep Tajip Erdoghan ( Turchia, ultramoderato), sotto pressione dei propri eletti e alleati, sono stati costretti a stigmatizzare il colpo di Stato che ha defenestrato Mohammed Morsi..
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AFRICA: Nel post sulla situazione in Tunisia e Siria dal titolo ” La guerra mediterranea iniziata due anni e mezzo fa ecc” che ho pubblicato il 28 Aprile e il 5 magio scorsi, scrivevo testualmente : ” 2. Il confronto é di importanza strategica in quanto determinerà il futuro assetto della regione e vedrà per la prima volta alleati Algeria e Marocco impegnati a contenere l’infiltrazione islamista dei paesi del golfo nel Maghreb.
Tale confronto si svolgerà sotto traccia e si svilupperà come segue:..omissis…..
· la coalizione algero-marocchina contrasterà tale attivismo sostenendo l’opposizione laica, favorendo episodi mirati a screditare la troika al potere in Tunisia…..omissis.
· scandali economici….omissis. · azioni di screditamento …omissis. · azioni violente attribuibili ai “comitati per la protezione della rivoluzione” e ai gruppi islamisti/salafiti contigui ad Ennahda;”
Possiamo constatare come stia accadendo esattamente come previsto.
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Di antoniochedice
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Non si vede ancora nessun passo concreto verso la messa in opera della progettata conferenza di pace congiunta russo- americana sulla Siria, prevista per fine mese, ma i vari paesi stanno prendendo posizione.
Per prima si è mossa la Svizzera offrendosi di ospitare l’evento con un ” Ginevra II” dove per Ginevra I si intende l’intesa Clinton-Lavrov del 30 giugno scorso. Una offerta svizzera da sempre credibilità.
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Al congresso del partito lo scorso 2 ottobre, lunedì, il premier turco Erdoghan ha fatto la solita dichiarazione obbligata per i militanti e i militari: “We will on the one hand develop Turkey and on the other hand continue to tirelessly struggle against this terrorist organization that has bloody hands.”
Traduco: ” da una parte continueremo a sviluppare la Turchia e dall’altra continueremo a batterci indefessamente contro questa organizzazione terroristica che ha le mani sporche di sangue”
Mercoledì 4 ottobre, ha pronunziato una frase che pronunziata un anno fa, avrebbe risparmiato ottocento vite. ” ci potrebbero essere altre discussioni con Imrali” , frase fatta apposta per non essere immediatamente comprensibile al grosso dell’opinione pubblica turca.
Imrali è l’isolotto in cui é detenuto dal 1999 il condannato a morte Abdullah Öcalan, fondatore e capo del PKK , partito dei lavoratori del Kurdistan. Continua a leggere →
Recet Tajip Erdoghan ha consolidato il suo potere con il maxiprocesso a 330 ufficiali accusati di aver tramato nel 2003 un golpe mai fatto.
I tre giudici hanno emesso la sentenza di colpevolezza incuranti del fatto che non c’è stato nessun colpo di stato e del fatto che la Costituzione turca prevede l’obbligo per la casta militare di esautorare ogni governo che mostrasse di derivare verso il confessionalismo religioso.
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