Quanta è l’influenza della religione in Medio Oriente? Quali le differenze tra Turchi, arabi e persiani? Perché tanti scontri e tutti in quelle zone? Chi ha fomentato discordie sopite da secoli e perché? A queste domande risponde Antonio de Martini con la sincerità e perizia abituale.
L’intervista del centromediano di ” Conflitti e Strategie” ,per ragioni tecniche, è stata divisa in due parti di durata quasi uguale, e fa luce su molti aspetti geopolitici rimasti nell’ombra.
Commenti
L’intervista, nelle due parti, si è rivelata molto interessante.
Non mi trova molto d’accordo sulle tre entità che si starebbero proponendo come leader dl Medioriente col placet di Washington (credo sia oramai chiara a chiunque nella regione l’inaffidabilità della superpotenza).
Sulle religioni (monoteistiche) ci sarebbero da fare interessanti considerazioni, anche su basi storiche (accennate nell’intervista solo per l’Islam).
Sulla perdita di religiosità del mondo intero, direi che forse sarebbe il caso di parlare di perdita di fede nelle religioni canoniche, probabilmente la religiosità, quella intima e personale, in un mondo oramai senza più riferimenti, credo stia aumentando … ma questo è un altro discorso che richiederebbe ben più approfondita trattazione.
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