Archivi del mese: marzo 2013

PRECEDENTI SULLA VICENDA DEI MARÓ (pubblicati l’11 Aprile 2012 si IL CORRIERE DELLA COLLERA)

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NAVI E POLTRONE: LA STORIA DI DUE MARÒ IN BALIA DI UN GOVERNO SGANGHERATO. di Antonio de Martini
I neretti sono introdotti oggi (ndr)
Ogni anno circa seicento navi battenti bandiera italiana, attraversano lo stretto di BAB EL MANDAB e successivamente ( o preventivamente a seconda del verso) l’istmo di Suez.
In Inghilterra, dove l’attività economica è veramente libera, si è creata una organizzazione che fornisce i servizi di scorta armata ed ha anche tentacoli commerciali in Italia.

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CIPRO, ALEPPO, BEIRUT. STANNO STRINGENDO IL CAPPIO ATTORNO AL LEVIATHAN IL PIÙ GRANDE GIACIMENTO DI GAS DEL MONDO. di Antonio de Martini

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Dimensioniamo il problema: i dieci miliardi di cui Cipro ha bisogno, sono la cresta fatta da qualcuno sull’acquisto della Banca Ambroveneta oppure il 70% dell’importo del crack Parmalat.
Il sistema bancario italiano è esposto nei confronti di Telecom per una buona quarantina di miliardi.
Berlusconi, Caltagirone, Del Vecchio o lo stesso ENI potrebbero salvare il Paese individualmente. Niente di apocalittico.

Quanto alle garanzie ( fa più fino chiamarle” collaterals”) , quali migliori prospettive di ricchezza che essere al centro del più grande giacimento di gas del mondo?
Lo stato cipriota si è tutelato militarmente dagli appetiti della Turchia con una convenzione militare con Israele, ma temo abbia avuto l’ingenuità di considerare sufficiente affidarsi politicamente alla UE che adesso non vuole, o non sa, difendere l’autonomia della piccola repubblica da più sofisticate ingordigie.

Leviathan è destinato a rifornire la più grande economia del mondo che è l’Unione Europea e non lo lasceranno in mano a quattro venditori di olive.

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LA CORSA AGLI ARMAMENTI IN ASIA E IL PRETESTO COREANO. di Antonio de Martini

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Benché ci siano famiglie italiane che stanno ancora mangiando le scatole di sardine comprate durante la guerra di Corea ( 1950- 53), rieccoci all’isterismo atomico  che ha caratterizzato i miei primi puberi impulsi politici e che ricordo perfettamente.

Lo scenario è lo stesso: la penisola coreana. I protagonisti sono le due coree, USA, Russia( ex URSS) e la Repubblica Popolare Cinese. All’epoca, era ( in apparenza) Russia e Cina contro gli USA. Oggi ( anche se non appare ancora) USA e Russia contro la Cina.  La prima crisi di Corea servì a Stalin per evitare una alleanza geopolitica USA-Cina.

La seconda, serve a  Vladimir Putin per la stessa ragione.

La minaccia della seconda serve esattamente allo stesso scopo ( per i russi). Per gli USA serve per giustificare lo spostamento di uomini e mezzi necessari ad accerchiare strategicamente la Cina, ma con una buona scusa, un po come quando una signora per bene prende la scusa del topolino per saltare inn braccio a un corteggiatore senza perdere la  rispettabilità.

Seguitemi con attenzione. Continua a leggere

LA SOCIETÀ ENI CESSA LE ATTIVITÀ IN NIGERIA A CAUSA DEL “BUNKERING”

Quello che un tempo era il nostro fiore all’occhiello industriale e imprenditoriale, l’ENi, ha cessato le attività di ricerca ed estrazione in Nigeria.
Il pensiero vola istintivamente verso il nord della Nigeria dove esiste un pericolo crescente a causa dei ripetuti scontri tra la banda terrorista Boko Haram e alcune comunità cristiane.
Invece il punto in cui opera la compagnia si trova sulla costa, nello stato di Beyelsa.

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LA TRAGEDIA DEI DUE MARÒ RICOSTRUITA IN OGNI FASE DA PIERO LAPORTA

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Riprendo dal blog http://www.pierolaporta.it. Una ottima ricostruzione degli eventi. Pagliacci. Il governo dell’Italia sovrana fa tornare in India i due marò, dieci giorni dopo aver annunciato che invece non sarebbero rientrati dopo un permesso in Italia per votare.

Pagliacci. Mercoledì 15 febbraio, 30 miglia a Ovest dalla costa meridionale indiana, nell’Oceano indiano, alle 16 ora locale, un’imbarcazione indiana, con cinque persone, alcune delle quali armate, fu dissuasa dall’avvicinarsi al cargo italiano «Enrica Lexie» dai marò del san Marco, di scorta, i quali spararono tre serie di colpi d’avvertimento col fucile AR 90/70. L’imbarcazione indiana si allontanò dopo la terza serie di raffiche.

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LA RASSEGNA STAMPA di GiC.

PE C H I N O, 21. Passano anche attraverso l’imminente visita del presidente cinese Xi Jinping (atteso in Russia per la sua prima missione all’estero) i progressi nei rapporti fra Pechino e l’Africa: Tanzania, Sud Africa e Repubblica del Congo sono le tappe di un itinerario, che si concluderà il 30 marzo, cui si legano significative prospettive di carattere economico. Alla vigilia del viaggio il presidente cinese, riferisce la France Presse, ha posto l’accento sull’intenzione della Cina di investire in modo deciso sulle risorse dei Paesi emergenti. Infatti Pechino attribuisce «un’importanza speciale» a queste Nazioni ed è alla luce di questo assunto che la missione di Xi Jinping assume particolare rilievo. Il presidente cinese prenderà parte, a Durban, al vertice del Brics (oltre alla Cina, Brasile, Russia, India e Sud Africa).

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FARSA DEI DUE MARÓ : COMICA FINALE. di Antonio de Martini

Se fosse vera la voce che attribuisce a Gianfranco Fini la designazione di Giulio Terzi a ministro degli Affari Esteri, allora la trombatura elettorale non è una punizione sufficiente.
Se a questo si aggiunge che anche il dirigente del DIS ( coordinamento dell’intelligence interna e estera) Gianpiero Massolo ( detto ” ferma la volontà, salda la sede” per non essersi mai mosso da Roma dal 1988) è una creazione di Fini, ministro degli esteri, che lo chiamò a capo di Gabinetto dal Servizio del Cerimoniale dove aveva già superato la soglia di competenza, abbiamo fatto pilotto.

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DA LIBRE IDEE.ORG UNA ALTRA CONFERMA ALLA TESI CHE BISOGNA NAZIONALIZZARE LE BANCHE. LO DICE JOSEPH STIGLITZ E ORMAI ANCHE ALAN GREENSPAN. LO FECERO SVEZIA E NORVEGIA NEGLI ANNI 90. PERCHÉ NON NOI OGGI?

«La notizia che la nazionalizzazione delle banche potrebbe essere necessaria anche secondo Alan Greenspan dimostra quanto la situazione sia disperata: come è evidente da tempo, l’unica soluzione è che il nostro sistema bancario sia rilevato dal governo, forse sulla falsariga di quanto fecero Norvegia e Svezia negli anni ‘90». Parola di Joseph Stiglitz, docente della Columbia University e Premio Nobel per l’economia. Nazionalizzare le banche: «Bisogna farlo, e farlo in fretta, prima che altri soldi vadano sprecati in manovre di salvataggio», dopo la catastrofe planetaria provocata da «anni di comportamenti sconsiderati, tra cui la concessione di crediti inesigibili e l’avere giocato d’azzardo con i derivati». Teoricamente, siamo già alla bancarotta: se il governo rispettasse le regole del gioco, sono moltissime le banche che uscirebbero dal mercato. Nessuno sa con certezza quanto sia grande il buco: almeno due-tremila miliardi di dollari, se non di più.

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ECCO PERCHÉ IN ITALIA CI SONO I BAMBOCCIONI E IN AMERICA NO. di Antonio de Martini

Ricordiamo tutti un defunto ministro dell’economia – Tommaso Padoa Schioppa – che definì bamboccioni i giovani italiani che restavano a casa in famiglia, mentre nel nuovo mondo ci si tuffava con slancio nella vita e negli studi, abbandonando la mamma.
Peccato sia morto, perché vorrei poter essere

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LA RASSEGNA STAMPA DI GiC DEL 21 MARZO ( È PRIMAVERA!)

PECHINO, 20. La Cina intende promuovere il dialogo tra le due Coree e contribuire alla riconciliazione tra Pyongyang e Seoul. Lo ha assicurato oggi il nuovo presidente della Repubblica popolare, Xi Jinping, all’omologa sudcoreana, Park Geunhye, nel corso di una conversazione telefonica i cui contenuti sono stati resi noti in un comunicato dal ministero degli Esteri di Pechino. «La Cina — ha proseguito il leader della Repubblica popolare — è impegnata

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