Archivi del giorno: marzo 4, 2013

PER BERSANI IL PROBLEMA PIÙ URGENTE È IL MATRIMONIO GAY. FORSE MISCHIA IL POLITICO E IL PERSONALE…. di Antonio de Martini

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Sono rimasto molto colpito dal contrasto evidenziato da Marco Reis, nel post pubblicato oggi, tra la dichiarazione, condivisa da tutti noi, circa l’ enorme gravità della situazione economica e i provvedimenti urgenti che Il candidato premier vuole adottare: matrimonio gay, conflitto di interesse ecc.
Inverosimile che un epigono del materialismo storico si sia ridotto a fare da ruffiano agli omosessuali in fregola di regolarizzazione.

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IMPAZZITO. di Marco Reis

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Bersani ieri al Tg. (1) Inizia seriamente sulla gravità della RECESSIONE: bravo, un uomo serio che sa come siamo messi. (2) Poi mette nel programma di governo una serie di minchiate che non c’entrano con la crisi e arrivano fino al matrimonio omosessuale: è scemo? (3) Infine spara l’idea-sfida a Grillo di regolamentare per legge I PARTITI ! Che c’entra? E’ matto? Perché si inventa un diversivo del genere –e così assurdo- proprio mentre Grillo fatica a tenere insieme i suoi ragazzini?
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Bersani sta scherzando col fuoco. Mette tra le priorità alcune minchiate e i matrimoni gay per accontentare qualcuno, e spara la legge sui partiti per minacciare Grillo. Vuol dire che ha in tasca un po’ di potenziali transfughi del M5S appena ‘scautizzati’, e gli sta facendo sponda. Per questo Grillo risponde pubblicando sul sito le minacce a chi tradisce.
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Detesto quelli che personalizzano la politica: sono semplificazioni dell’asilo Mariuccia. La politica segue linee di potere molto logiche, ancorchè poco visibili. Ma Bersani è impazzito.
Commissariatelo. In fretta.

CARO BERSANI, ( lettera aperta di un emigrato). di Maurizio Rainieri

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Maurizio Rainieri è un italiano di Germania emigrato nel 2004. Non condivide la mia difesa di Grillo e vuole proporre a Bersani di fare questo discorso, con la motivazione che ” tanto è finito lo stesso”. Trascura il detto di Roosevelt ( FD) secondo il quale gli uomini sono prigionieri della propria mente.

“Io la vedo così: se avessero legato Bersani alla sedia, se gli avessero dato prima una camomilla e poi pure due sberle, ricordandogli che (‘orco boia) é un erede di Lenin, nel bene anche! e non solo nel male!!! (‘orco boia ragassi!), eh se avessero fatto questo, il sig.Bersani Pierlugi avrebbe reagito piú o meno cosí:

Il Bersani smette di parlare con e di Beppe Grillo in quanto non é nemmeno eletto. Precondizione.
Poi prende contatti segreti col Cav, stendere un programma di obiettivi, un bell’accordo alla pari, come se non ci fosse un domani (che per lui comunque non c’é, i suoi elettori lo bastonerebbero comunque).
Poi va in TV e dice piú o meno:

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