Archivi Categorie: terrorismo

IL NUOVO ORDINE MONDIALE DEGLI U.S.A. : DIVIDE ET IMPERA COME HANNO FATTO CON NOI E L’EGITTO ( caso Regeni). di Antonio de Martini

Per capire come vanno le cose non c’è niente di meglio che far parlare gli interessati.

George Friedman è presidente dell’Agenzia privata di intelligence STRATFOR e in tale veste è embedded con la Intelligence community degli Stati Uniti. Nel video con sottotitoli in italiano, che segue spiega ad un ristretto numero di uomini d’affari la politica USA.  Continua a leggere

TEHERAN- RYAD . LE TAPPE DI UNA SALDA INIMICIZIA di Antonio de Martini

L’Iran era un impero quando l’Arabia Saudita non esisteva e l’Arabia Saudita è diventata potente quando l’Iran era nel frigorifero creato dagli USA, sicché l’inimicizia non è di lunga data anche se ha un antefatto storico gustoso.

Quando Maometto, dopo aver sottomesso gli abitanti della penisola araba iniziò a guardarsi attorno per allargare l’impero, decise di scrivere una lettera ai suoi vicini – l’imperatore di Persia e quello di Bisanzio, per invitarli a sottomettersi alla volontà di Allah e convertirsi alla vera fede.

Il Basileus di Bisanzio lo snobbò, mentre l’imperatore persiano, offeso dalla sfacciataggine dello sconosciuto beduino, inviò due messaggeri con l’incarico di persuaderlo a sottomettersi oppure ucciderlo. Continua a leggere

UCRAINA: IL “FILANTROPO” SOROS PRESO CON LE MANI NEL SACCO A PREPARARE LA RIPRESA DELLA GUERRA. IN ITALIA E’ TERZO AZIONISTA DI COOP. di Antonio de Martini

George Soros, 85 anni, di origine ungherese, finanziere  più che disinvolto, è stato vittima di un hackeraggio della sua corrispondenza  via web con il presidente ucraino Poroshenko.

Sembra di leggere il capolavoro giallo di Eric Ambler ” La maschera di Dimitrios” ( Adelfi). Continua a leggere

NEL WORLDWIDE THREAT ASSESMENT USA DI FEBBRAIO SONO SCOMPARSI DUE NOMI di Antonio de Martini

Il signor James  R. Clapper, Director of National Intelligence, ha l’incarico di coordinare le attività delle 16 agenzie di intelligence americane e periodicamente pubblica per la ristretta audience del ” Senate Select Committee on intelligence”, una relazione a sua firma che va sotto il nome un tantino pomposo di Worldwide Threat Assessment of the U S Intelligence Community. L’ultima che ho avuto modo di vedere porta la data del 26 febbraio scorso.  Continua a leggere

ASSASSINI: UN TERMINE ARABO RIPRESO NELLE LINGUE DI TUTTO IL MONDO E PRASSI RIPRESA DA OGNI POTERE POLITICO DELLA STORIA. di Antonio de Martini

Ahmed al Tayeb, il rettore dell’Università Al Ahzar del Cairo, in un recente convegno, ha offerto una frase che spiega la situazione politico-religiosa attuale: ” per far cessare il terrorismo gli islamici devono cessare di accusarsi reciprocamente di eresia“. Ha ragione, ma è difficile da spiegare.

In un libro avrei potuto procedere sistematicamente dagli inizi e ora non mi troverei in difficoltà nello spiegare la nascita ( dovrei dire rinascita) di questo mix tra terrorismo e teosofia che abbiamo sotto gli occhi.

Per capire il fenomeno dell’ISIS-ISIL- EI- Daesch, la sua fulminea apparizione, la sua inconsistenza, il pericolo politico che rappresenta, Continua a leggere

LA RASSEGNA STAMPA DI NOTIZIE DAL MONDO ( settimana dall’8al14 febbraio 2015) di Gianni Ceccarelli

NOTIZIE DAL MONDO ( ovvero, quando c’è la salute….)
8-14 febbraio

In Cina, il 62% dei soggetti con una malattia polmonare da inalazione di polveri viene da una miniera di carbone e la mortalità ad essi connessa è di gran lunga superiore a quella dovuta ad incidenti in miniera. Oltre 720 mila lavoratori con pneumoconiosi sono censiti dalla Fondazione Cinese per la prevenzione e il trattamento della malattia (malattia del polmone nero) e di essi 440 mila sono minatori. Continua a leggere

ITALIA E RISCHIO TER RORISMO. MINIMO CHECCHÉ NE DICANO I RICERCATORI DI FONDI.

Web mind la nuova agenzia di stampa web che distribuisce contenuti di politica estera alle televisioni italiane regionali mi ha chiesto una dichiarazione circa i rischi di terrorismo cui l’Italia è esposta.
Il video è stato predisposto prima che il Presidente Mattarella citasse il piccolo Stefano Tasché, che avevo già citato nel mio post di pari argomento e che ora è improvvisamente popolare.
Ecco il testo:

Buona visione.

ANTITERRORISMO: UNO SGUARDO COMPARATIVO CON LE MISURE FRANCESI. di Antonio de Martini

Il “pacchetto antiterrorismo” francese è stato reso noto ieri ed è esemplare di una improvvisazione non sterile, corretto nel metodo di presentazione all’elettorato e mostra di aver appreso alcune lezioni, specie sul controllo dei detenuti e dei sospetti. Continua a leggere

GUERRE ESTERNE E TERRORISMO. DUE STORIE DIVERSE . ( parte terza, la seconda è del 14 e la prima del13 /1). di Luca Tribertico

Il cerchio si chiude. Vedi ” Guerre esterne e terrorismo: due storie diverse”: storia numero uno.

Le decisioni di François Hollande ricevevano nel mese scorso un 19% dei consensi dei francesi. Nell’ultimo sondaggio sono schizzate al 40%.

(sondaggio Ifop-Fiducial: http://www.ifop.com/?option=com_publication&type=poll&id=2909)

Questo l’effetto degli attentati di Parigi sul rafforzamento del consenso del poco amato presidente della Repubblica francese:

http://static.guim.co.uk/ni/1421681508064/Hollandes_approval_rating.svg

A titolo di confronto, il consenso di G.W. Bush dopo gli attentati dell’11/9/2001:

http://static.guim.co.uk/sys-images/Guardian/Pix/pictures/2015/1/19/1421682329689/Picture182.png

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IL RAPIMENTO E IL RISCATTO DELLE DUE VISTO DA WASHINGTON.

A commento della restituzione alle famiglie delle due “segnorinelle” pubblico il commento scritto nella Washington newsletter del giornalista Oscar Bartoli” che vive costì e al quale chiedo venia per questo ” prelievo”. Il testo è stato scritto in risposta a un lettore di Avellino. Continua a leggere