L’Italia è entrata in guerra contro l’Impero Austro Ungarico il 24 maggio 1915 previa nomina di un governo di minoranza deciso nel chiuso delle stanze dal capo dello Stato, con il portafoglio della guerra affidato a un sindacalista ( Bissolati).
La commemorazione del centenario dell’evento è iniziata con una serie di bei ” pezzi” a firma Paolo Rumiz su ” La Repubblica” lo scorso inverno, con ben un anno e tre mesi di anticipo sulla data reale.
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Di antoniochedice
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Pubblicato su Berlusconi, corruzione, crimini di guerra, economia internazionale, Storia
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Etichettato"Famiglia Cristiana", "La Repubblica", Arei F35, Battaglia di Cassino, Benedetto Croce, Giovanni Giolitti, Lookeed Martin, Matteo Renzi, paesi neutrali nel primo conflitto europeo, Paolo Rumiz, Triplice Alleanza, Triplice Intesa, Voincenzo Maddaloni
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Bartala è un villaggio di 30.000 anime, interamente cristiano, a 20 Km da Mossul, in Irak. In questo villaggio si sono rifugiati anche abitanti sfollati da Mossul con parenti in loco o famiglie costrette a fuggire a piedi per mancanza di auto o di carburante. Continua a leggere →
Con l’arrivo sulla scena di una nuova milizia prodotta dalla etnia turca, il quadro politico della crisi irachena si delinea ancora di più come il luogo di confine della “ristrutturazione” che si annunzia.
A Ginevra sono in corso una serie di negoziati tutti miranti alla spartizione del Medio Oriente tra Stati Uniti e Iran , con gli USA che hanno assunto il ruolo di negoziatore diretto esautorando in parte Israele ( che cerca un ruolo nuovo tentando l’Arabia saudita) e L’Iran che invece mostra una maggiore autonomia rispetto alle sue potenze protettrici ( Cina e Russia) ed una capacità di aggregazione degli alleati ( Siria, Hezbollah) che nessuno si aspettava tanto forte. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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Pubblicato su antiterrorismo, economia internazionale, Irak, Libano, Medio Oriente, Politica Estera, Questione Palestinese, Siria
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EtichettatoBarak Obama, Benjamin Netanyahu, john kerry, Nouri al maliki, Tarek Aziz
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La notizia, corredata dai dati analitici e commenti è apparsa in una ricerca della Università di Oxford pubblicata dal British Journal of Psychiatry in circolazione in questi giorni, Circa diecimila persone hanno commesso suicidio tra il 2008 e il 2010 in eccesso rispetto alle medie statistiche cui eravamo abituati. Continua a leggere →
Ho trovato un link che ha del meraviglioso, peccato non si sia trovato un museo italiano che abbia aderito/collaborato/partecipato all’iniziativa. Quando ho visto che c’era anche un museo cipriota, ho avuto un fremito di invidia.
Si tratta del programma Euromed QUANTARA ( ponte/passaggio) finanziato dalla UE e disponibile in Francese, spagnolo, arabo e inglese. Illustra tutti i legami culturali esistenti tra le rive del Mediterraneo attraverso le epoche, le tecniche costruttive, i commerci, le arti, le battaglie ecc.
Lo dedico al lettore Francesco e Continua a leggere →
Greekreporter ci informa che su una popolazione di 970.000 abitanti ( circa cento abitanti per km quadrato) diciottomilacentocinque ciprioti sono emigrati lo scorso anno verso altri paesi in cerca di lavoro, mentre fino al 2012
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https://corrieredellacollera.com
Sembra paradossale, ma la situazione si fa finalmente più chiara ed era nell’aria da qualche tempo, al punto che mi sono azzardato a prevedere azioni durante il Ramadan ( vedi post precedente).
A quanti sembrava incomprensibile che gli USA stessero trattando con Iran e Russia ( su tavoli separati) per trovare un nuovo equilibrio nel Levante e dall’altro rifornissero la ribellione con nuove moderne armi negate in precedenza, adesso comincia a capire. Un gruppo armato equivalente a una divisione si è materializzato lanciandosi verso la città di Mossul ( la biblica Ninive) ed occupandola quasi senza incontrare resistenza.
Alcuni enigmi si rivelano non più tali: Continua a leggere →
Di antoniochedice
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EtichettatoAbdel Karim Kassem, campi petroliferi iracheni, Nuri al Maliki, occupazione di Mossul, Reuven Rivlin, Saddam Hussein, Shimon Peres
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bacino petrolifero
Benché il principale risultato ottenuto con le primavere mediterranee dei paesi arabi sia consistito nell’aver collocato su fronti opposti Turchia e Israele – in precedenza tradizionali alleati – il governo USA continua a radicalizzare le situazioni con iniziative tipo la visita del segretario di Stato USA John Kerry in Libano, su cui torneremo. ( la sua prima ed ha aspettato a farla che il presidente Michel Suleiman, unico capo di stato cristiano del mondo arabo, decadesse, lasciando i cristiani senza rappresentanza).
Se ne deducono due fatti: Continua a leggere →
Di antoniochedice
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Pubblicato su economia internazionale, Irak, Libano, Politica Estera, Questione Palestinese, religione, Siria
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EtichettatoABDEL FATTAH al SISSI, accordi di Taif, Amine Gemayel, Benjamin Netanyahu, Fetullah Gulen, john kerry, Mahmud Abbas, Michel Suleiman, Papa Francesco, re Abdallah II di Giordania, Samir Geagea, Shimon Peres, Tajip Erdoghan
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L’on Piero Calamandrei, costituente, è famoso anche per un bigliettino che inviò a Pacciardi durante i lavori dell’Assemblea, quando si iniziava a profilare il pateracchio compromissorio di cui vediamo l’esito finale in questo travagliato periodo.
Il biglietto mostrava una terzina dal tono goliardico, ma dal contenuto illuminante quanto a comprensione anticipatoria della realtà.
“aspettavam l’evento tutti lieti
e abbiamo avuto questa Dio ci aiuti,
repubblica monarchica dei preti”
Nel quadro della attività di informazione che cerco di fare a favore della neutralizzazione dell’Italia prima che sia troppo tardi, pubblico il discorso pronunziato alla Camera da Calamandrei in occasione del dibattito parlamentare sulla adesione alla NATO.
http://www.lecorvettedellelba.blogspot.it/2014/06/intervento-di-pietro-calamandrei-alla.html
Credo che sia la terzina che il testo” serio” vadano riproposti alla luce delle trivialità di cui è piena la cronaca politica dei partiti e dei discorsi parlamentari privi di contenuti che i nostri rappresentanti si affannanno a leggere solo quando vedono accese le telecamere.