Archivi delle etichette: New york times

EUROPA: LA OSTPOLITIK TEDESCA AL BIVIO TRA RUSSIA E USA. MERKEL RISCHIA ANCHE LA LEADERSHIP EUROPEA. di Antonio de Martini

La Germania importa dalla Russia il 38% del gas e il 35% del petrolio.  L’interscambio UE con la Russia è di 400 miliardi di euro all’anno. Gli interessi  degli europei e della Germania sembrano convergere nel mantenere basso il livello di conflittualità con la Russia, ma le pressioni e l’enfasi che gli Stati Uniti stanno ponendo sul problema ucraino, rischiano di far fare alla cancelliera Angela Merkel la stessa fine di Hitler: impegnarsi su due fronti e perdere in entrambi la posizione di leadership finora tenuta. Continua a leggere

L’UCRAINA È PER PUTIN L’EQUIVALENTE DEL SIGARO DI BISMARK E ARRIVANO LE ELEZIONI EUROPEE . CHE FARE ? di Antonio de Martini

Dopo 70 anni di imperium, gli Stati Uniti nelle sonnacchiose riunioni ONU hanno trovato l’equivalente del giovane Ottone di Bismark – inviato come rappresentante della Prussia – che accendendosi il sigaro in piena riunione, privilegio fino ad allora riservato al rappresentante dell’imperial regio governo, significò al rappresentante del governo austroungarico, che il suo predominio sugli stati tedeschi era finito.

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A PROPOSITO DI ORO: CHI HA LA CONCESSIONE ESCLUSIVA PER LO SFRUTTAMENTO AURIFERO PER UN TRILIONE DI DOLLARI IN AFGANISTAN?” di Antonio de Martini

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La migliore ( unica…) definizione della vicenda l’ha data il giornale studentesco della New York University : NYULOCAL del 14 settembre 2012 per la penna di un premio Pulitzer in erba a nome John Surico : ” immaginate la corsa all’oro del 1849 sullo sfondo di Tora Bora fatta dalle stesse persone che ci hanno portato i derivati.”
L’articolo, interessante in quanto unico apparso sul tema se si eccettua un rigo sul New York Times,nell’articolo “Potential for a Mining Boom Splits Factions in Afghanistan” (” an investment consortium arranged by JP Morgan Chase is mining Gold”) ci dice che nel 2010, uno degli anni più cruenti del conflitto afgano,

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RASSEGNA STAMPA DI GiC. DEL 29 MARZO 2013

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PE C H I N O, 28. Hanno suscitato emozione in Cina e in tutto il mondo le immagini di un aborto, al settimo mese di gravidanza, imposto a una donna la quale aveva violato la legge che impone alle coppie di avere un solo figlio. Il fatto è avvenuto venerdì scorso nella provincia orientale dell’Anhui. Le immagini del bimbo soppresso nel grembo della madre con un’iniezione letale e poi gettato via sono state diffuse su internet dal padre.

DAMASCO, 28. L’Onu ha inviato rinforzi (uomini e mezzi) al contingente dispiegato sulle alture del Golan, nella fascia di territorio compresa tra Israele e Siria. Lo ha annunciato ieri un portavoce del Palazzo di Vetro.

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CROAZIA IN IMBARAZZO. GLI USA SPIFFERANO TUTTO METTENDOLI IN DIFFICOLTÀ. di Antonio de Martini

Zorin Milanovic, primo ministro Croato, ha dato ordine di ritirare le truppe croate ( una compagnia di cento uomini) dalla linea di demarcazione tra Siria e Israele, sulle alture del Golan.
Le truppe, messe a disposizione dell’ONU come corpo di osservazione per il mantenimento del
” cessate il fuoco” tra Tsahal – l’esercito israeliano – e le truppe siriane sono state messe in pericolo dall’articolo

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LA SCELTA ELETTORALE DEGLI ITALIANI: BISANZIO IN ITALIA, SPARTA IN EUROPA. di Antonio de Martini

Se il PD volesse trattare con Grillo un accordo di governo con qualche probabilità di riuscita , dovrebbe sollecitare le dimissioni di Bersani e sostituirlo con Renzi. L’ultima frase elettorale di Bersani fu ” il vero nemico è Grillo”.
Renzi sembra invece capace di parlare una lingua meno ” antica”.

Da parte sua, Grillo ha già lanciato un guanto di sfida a Napolitano: senza attendere un invito che il cerimoniale ostacolerebbe, ha annunziato che sarà lui a salire al Quirinale per le consultazioni.
Esiste il precedente di Giovanni Negri – segretario del partito radicale ma non parlamentare – respinto da Oscar Luigi Scalfaro sulla soglia del Quirinale, in quanto il Presidente della Repubblica ( lo ha confermato Napolitano da Monaco di Baviera ) “ascolta le forze parlamentari uscite dalle elezioni”, non cittadini privi di mandato.

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OBAMA PUNISCE ISRAELE. ” SHARON HA ORDINATO E VOLUTO LA STRAGE DI SABRA E CHATILA, INGANNANDO GLI U.S.A.” SE NETANYAU NON LASCIA, OBAMA POTREBBE RINCARARE LA DOSE CON UN’ALTRA ACCUSA TERRIBILE: L’USO DEI GAS. di Antonio de Martini

Come era facile prevedersi, dopo la storia del filmetto messo in onda da” qualche amico di Netanyahu”, giunge puntuale la prima risposta, misurata, di Obama ed esce sull’organo più favorevole a Israele, il NEW YORK TIMES.

Il solito provvidenziale “ricercatore ” della Columbia University e la solita procedura di declassificazione del documenti segreti del Dipartimento di Stato USA ci dicono quel che si sapeva, da fonte Palestinese ma senza prove:

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MEDIO ORIENTE. SIRIA. L’INGANNO TELEMATICO RISCHIA DI ESSERE RIDIMENSIONATO DALLA PIATTA REALTÀ. di Antonio de Martini

L’arte militare recita- dai tempi del generale Douhet – che la vittoria arride a chi detiene la supremazia aerea.
L’ esercito siriano sta vincendo la partita sul terreno grazie a una variante sul tema: ha usato gli elicotteri , senza però impiegare gli aerei da bombardamento e da attacco al suolo per non consentire agli USA l’arma della ingerenza umanitaria.
Gli Stati Uniti hanno usato tutte le armi disponibili tranne la forza aerea, visto che non avevano il consenso del Consiglio di sicurezza nè l’unanimità dei membri della Lega Araba.

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L’ ATTACCO ALL’ITALIA COMINCIA OGGI. HA RAGIONE NAPOLITANO: O L’EUROPA CAPISCE E CI DIFENDE O E’ LA FINE DELL’EUROPA . di Antonio de Martini.

Tra i lettori di questo blog ci sono alcune persone che mal digeriscono i miei tentativi, non sempre riusciti di essere ” neutrale” rispetto alla morale o ai torti e le ragioni.

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MORIRE PER TEL AVIV? LA STDELLA BOMBA IRANIANA E IL BUCO NELL’AQUA CON L’IRAK RENDE CAUTI TUTTI. di Antonio de Martini

l’Ombudsman del Washigton Post Patrick Pexton è intervenuto per rettificare una dichiarazione del “prestigioso” quotidiano, in data 9 dicembre 2011 con queste parole:

“Ma la AIEA ( Agenzia per l’energia atomica delle Nazioni Unite ndt) non dice che l’Iran ha una bomba, ne dice che ne sta costruendo una, bensi che il suo sforzo pluriennale di raggiungere la tecnologia nucleare è sofisticato e sufficientemente vasto da essere compatibile con la costruzione di una bomba”.

Il giornale ha tolto il paragrafo incriminato, senza però dare conto del cambiamento avvenuto, come si è soliti fare.

In pratica il termine TECNOLOGIA è stato sostituito dal termine ARMA, il che non è proprio la stessa cosa. Lo stesso è accaduto al New York Times.

Credo che l’evento vada segnalato perché questi due giornali sono gli stessi che hanno bombardato i nostri titoli di stato con lo stesso interessamento che hano verso la causa della pace mondiale.

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