Archivi Categorie: Libano

IL SETTE GENNAIO 2013 RIBBLOGGAVO QUESTO ARTICOLO DELL’ANNO PRECEDENTE IN CUI PREVEDEVO LO STALLO IN SIRIA. ORA TENTANO UNA NUOVA COALIZIONE. di Antonio de Martini

La coalizione composta da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Arabia Saudita, Egitto, Libia, Turchia e Katar in quasi due anni di macelleria e propaganda non sono riusciti ad aver ragione della Siria di Bashar el Assad , l’oculista reclutato a forza alla politica dalla morte prematura del fratello.

Gli USA sono stati ingannati da illusioni autoprodotte, dalla sopravvalutazione della volontà di potenza della Turchia, la sottovalutazione della capacità di resistenza dei siriani.
Stanno imparando a conoscere un vicino oriente che non conoscevano:

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CRISI SIRO-IRACHENA: OBAMA TORNA IN CAMPO E CAMBIA LA STRATEGIA DI PARTECIPAZIONE ALLE OPERAZIONI MILITARI. L’ITALIA HA UNA NUOVA OPPORTUNITÀ . di Antonio de Martini

A partire dalla guerra di Libia del 2011, Il governo USA inaugurò una strategia di partecipazione alle operazioni belliche inconsueta.

Si assegnò una parte di secondo piano nelle operazioni militari ( solo appoggio logistico e di comunicazione, ricognizione, qualche intervento aereo) che ho probabilmente commesso l’errore di valutare solo dal punto di vista del risparmio economico, mentre poteva essere analizzata anche dal punto di vista politico. Una fonte ben informata e provata mi ha indotto a riflettere.

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IL PROBLEMA IDRICO NEL LEVANTE ( già pubblicato il 23 marzo 2011 e ribloggato nel 2012) OGGI ATTUALISSIMO di Antonio de Martini

Con un attacco nucleare si può mettere in ginocchio anche un grande paese in trenta giorni. Con la Bomba A ( alimentare) una nazione crolla in una settimana. Se privata di acqua, bastano due giorni.

Secondo un rapporto dell’Unicef (“population without improved drinking water sources by region in 2002“WHO/UNICEF,2004), 1,1 miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua e 2,6 miliardi ha accesso ad acque non potabili.

I continenti più problematici sono l’Asia e l’Africa e il maggior consumatore di acqua è l’attività agricola ( utilizza il 70% della disponibilità mondiale). L’allevamento fa la parte del leone dato che serve una quantità 15 volte maggiore per produrre un chilo di bovino, rispetto a quella necessaria per produrre un chilo di grano.

Secondo un rapporto del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo ( PNUD) , il 90% degli abitanti del Medio Oriente nel 2025 vivranno in aree di penuria idrica grave.

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LA RAPINA IN STILE 007 DI PARIGI INFLUIRÀ SULLE ELEZIONI PRESIDENZIALI LIBANESI E SULLA SUCCESSIONE AL TRONO SAUDITA? LA PERSONALITÀ DEL RAPINATO LEGITTIMA OGNI IPOTESI. di Antonio de Martini

Intanto sono in grado di rivelare le generalità del “principe saudita” rapinato ier l’altro a Parigi ( nel XVIII arrondissement) da un commando.
Dal nome altisonante appare chiaro che i duecentocinquantamila dollari denunziati come frutto della rapina potrebbero essere dieci volte di più e i documenti ” politicamente sensibili” riguardano con buona probabilità le elezioni presidenziali libanesi e la stessa, sempre imminente, successione al trono saudita.
L’assenza di scorta francese aumenta la complicazione del caso.

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LA PROSSIMA GUERRA SARA’ PER L’ORO BLU: L’ACQUA. ( ribbloggato dal 28 mazzo 2011)

Con un attacco nucleare si può mettere in ginocchio anche un grande paese in trenta giorni. Con la Bomba A ( alimentare) una nazione crolla in una settimana. Se privata di acqua, bastano due giorni.

Secondo un rapporto dell’Unicef (“population without improved drinking water sources by region in 2002“WHO/UNICEF,2004), 1,1 miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua e 2,6 miliardi ha accesso ad acque non potabili.

I continenti più problematici sono l’Asia e l’Africa e il maggior consumatore di acqua è l’attività agricola ( utilizza il 70% della disponibilità mondiale).
L’allevamento fa la parte del leone dato che serve una quantità 15 volte maggiore per produrre un chilo di bovino, rispetto a quella necessaria per produrre un chilo di grano. Continua a leggere

CRISI IRACHENA: LA MANOVRA USA SI MOSTRA ALLA LUCE DEL SOLE: ELIMINARE NOURI AL MALIKI ( ATTUALE PREMIER) E IMBARCARE I SUNNITI. I CRISTIANI DI TAREK AZIZ PAGANO IL CONTO. di Antonio de Martini

Con l’arrivo sulla scena di una nuova milizia prodotta dalla etnia turca, il quadro politico della crisi irachena si delinea ancora di più come il luogo di confine della “ristrutturazione” che si annunzia.

A Ginevra sono in corso una serie di negoziati tutti miranti alla spartizione  del Medio Oriente tra Stati Uniti e Iran , con gli USA che hanno assunto il ruolo di negoziatore diretto esautorando in parte Israele ( che cerca un ruolo nuovo tentando l’Arabia saudita) e L’Iran che invece mostra una maggiore autonomia rispetto alle sue potenze protettrici ( Cina e Russia) ed una capacità di aggregazione degli alleati ( Siria, Hezbollah) che nessuno si aspettava tanto forte. Continua a leggere

GLI AIUTI USA IN ARMI LETALI AI “RIBELLI SIRIANI” NON ERANO DESTINATI ALLA SIRIA, MA AL GRUPPO ISLAMISTA NON RICONOSCIUTO DA AL KAIDA. DESTINAZIONE IRAK. PER SMEMBRARLO. di Antonio de Martini

https://corrieredellacollera.com

Sembra paradossale, ma la situazione si fa finalmente più chiara ed era nell’aria da qualche tempo, al punto che mi sono azzardato a prevedere azioni durante il Ramadan ( vedi post precedente).

A quanti sembrava incomprensibile che gli USA stessero trattando con Iran e Russia ( su tavoli separati) per trovare un nuovo equilibrio nel Levante e dall’altro rifornissero la ribellione con nuove moderne armi negate in precedenza,  adesso comincia a capire. Un gruppo armato equivalente a una divisione si è materializzato lanciandosi verso la città di Mossul ( la biblica Ninive) ed occupandola quasi senza incontrare resistenza.

Alcuni enigmi si rivelano non più tali: Continua a leggere

IL CALORE ATTORNO AL TRIANGOLO DEI GIACIMENTI DI GAS E PETROLIO DELL’EST MEDITERRANEO VA AUMENTANDO. di Antonio de Martini

bacino petrolifero

bacino petrolifero

Benché il principale risultato ottenuto con le primavere mediterranee dei paesi arabi sia consistito nell’aver collocato su fronti opposti Turchia e Israele – in precedenza tradizionali alleati – il governo USA continua a radicalizzare le situazioni con iniziative tipo la visita del segretario di Stato USA  John Kerry in Libano, su cui torneremo. ( la sua prima ed ha aspettato a farla che il presidente Michel Suleiman, unico capo di stato cristiano del mondo arabo, decadesse, lasciando i cristiani senza rappresentanza).

Se ne deducono due fatti: Continua a leggere

LA TURCHIA IN LOTTA FINO ALLE PRESIDENZIALI.LO SCONTRO E’ CON LA CORTE SUPREMA. VIGLIA ELETTORALE ANCHE IN TUTTA L’AREA. KERRY STRAPARLA. di Antonio de Martini

Il grosso dei commentatori, dopo aver frettolosamente liquidato, ai tempi della sommossa studentesca, il premier turco Tajip Erdoghan come ” il Sultano” ed aver rapidamente cambiato parere dopo la sua vittoria alle elezioni amministrative del 30 Marzo, ha archiviato la vicenda turca affrettandosi a cambiare argomento soffiando sul fuoco della crisi ucraina, dove la disinformazione è tale che una balla in più o in meno non fa differenza. Continua a leggere

UNA TRANQUILLA ESTATE O LA CALMA PRIMA DELLA BUFERA? di Antonio de Martini

Turchia, Siria e Ucraina formano il perfetto  intruglio con un pochino di cumino egiziano e morti iracheni “quanto basta” per tenere all’erta borse e analisti, ma nessuno ci scodella il piatto.

Dietro questa immangiabile polpetta preparata dal cuoco John Kerry per conto dello chef Obama, si intravvede l’impossibilità di far scivolare la Russia  dalla padella nella brace. Putin evita accuratamente di apparire aggressivo, ma cede terreno solo per recuperarlo in altra zona della padella.

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