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ARABIA SAUDITA , LA GUERRA E LA CATASTROFE UMANITARIA IN YEMEN, L’HEZBOLLAH, L’IRAN E GLI ALTRI DOLORI DEL GIOVANE MOHAMMED E DEL VECCHIO DONALD di Antonio de Martini

La situazione si è ingarbuliata e la vecchia ” Questione d’Oriente” sembra ormai un esercizio per bambini.  In questo video , a seguito di una intervista de ” La Finanza sul web” ho cercato di presentare le interconnessioni fra i problemi dell’area.

Per risolverli, bisogna partire dal conflitto israelo-palestinese da cui scaturiscono tutti gli altri.  Dura 17 minuti. Buona visione.

 

Questo video è uno dei tre rilasciati in questi giorni e va visto assieme agli altri ( vedi ITALIA e il MONDO di Giuseppe Germinario)  per avere un panorama integrale della situazione nel Levante.
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LA CRISI LIBANESE SARA’ LA TOMBA DELLA DINASTIA SAUDITA? IN OGNI CASO E’ UN ALTRO SCHIAFFO AGLI USA. di Antonio de Martini

Immaginatevi che il Primo ministro Paolo Gentiloni vada in America,  all’arrivo invece del benvenuto di prammatica si veda sequestrato il telefonino, venga catapultato davanti a una telecamera a leggere una lettera di dimissioni e a chi lo contattasse per sapere quando torna in Italia, risponda ” a Dio piacendo” e avrete la fotografia di quel che è accaduto tra Libano e Arabia Saudita in questi giorni.

La motivazione del perché avviene è più complessa e andrebbe spiegata con la psicoanalisi prima che con l’analisi politica. Proviamo a dipanare questa intricata matassa di lana di cammello. Continua a leggere

LA RAPINA IN STILE 007 DI PARIGI INFLUIRÀ SULLE ELEZIONI PRESIDENZIALI LIBANESI E SULLA SUCCESSIONE AL TRONO SAUDITA? LA PERSONALITÀ DEL RAPINATO LEGITTIMA OGNI IPOTESI. di Antonio de Martini

Intanto sono in grado di rivelare le generalità del “principe saudita” rapinato ier l’altro a Parigi ( nel XVIII arrondissement) da un commando.
Dal nome altisonante appare chiaro che i duecentocinquantamila dollari denunziati come frutto della rapina potrebbero essere dieci volte di più e i documenti ” politicamente sensibili” riguardano con buona probabilità le elezioni presidenziali libanesi e la stessa, sempre imminente, successione al trono saudita.
L’assenza di scorta francese aumenta la complicazione del caso.

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La prossima crisi sarà quella Libanese. Tra quindici giorni.

I lettori che ci seguono da qualche tempo, hanno già letto alcune informazioni sul Libano, dove l’Italia ha un contingente  di circa 2500 uomini posizionato nella regione di Tiro  al confine con Israele  a Sud,  e  con la Siria  a est, ai piedi del Monte Hermon  di memoria biblica.

Per chi ha visto una pellicola programmata  recentemente  nelle sale italiane, è il territorio mostrato nel film ” la donna che canta”

la nave appoggio iraniana Kharg mentre attraversa il canale di Suez. Stazza 33.000 tonnellate, ha tre elicotteri da combattimento ed è di fabbricazione inglese.

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Pericolo in Libano: arriva Ahmadinejad

L'Iran è il primo cliente commerciale dell'Italia, ha la più numerosa comunità ebraica del medio oriente ed ha un Presidente politicamente molto scorretto

 Mercoledì e giovedi prossimi arriva in Libano il presidente Iraniano  in visita ufficiale. Sarà ricevuto dal Presidente libanese, dal primo ministro e dal Presidente della Camera. Ovviamente incontrerà anche Hasan  Nazrallah capo del partito Sciita Hezbollah ( letteralmente fazione di Dio). Israele non è riuscito a convincere gli USA, il quartetto e l’ONU che  si tratta di una pericolosa  “provocazione” – teme una vendetta –  all’indomani del cyberattacco Continua a leggere

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