Archivi Categorie: corruzione

LAMPEDUSA : TRAGEDIA UN CORNO! È COMPLICITÀ COI TRAFFICANTI DI SCHIAVI. E NON VOGLIONO SOLUZIONI. QUESTO POST È DEL 9 APRILE 2011. SE SI TRATTA QUESTA GENTE COME ESSERI UMANI, POI NON ACCETTA DI LAVORARE PER 24 EURO AL GIORNO. di Antonio de Martini.

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due anni e mezzo fa ci fu una ondatina di indignazione per qualche morto in mare. scrissi questo post che ripropongo con una idea umanitaria e profittevole che solo i complici dei trafficanti fanno finta di non sentire.
Un tempo il capo di SM della Marina si sarebbe dimesso. Quanto alla guardia costiera: salga a bordo, cazzo!”
Ecco il testo:
“”
La guerra di Libia ha portato alla luce il problema di chi fugge dall’Africa. La soluzione è di una semplicità infantile e ci sono anche dei precedenti, ( Inghilterra anni sessanta), non costa, è umana ed è perfino gestibile da una classe dirigente sgangherata come la nostra.

Esiste una mafia di trafficanti di uomini che specula sull’immigrazione clandestina di disperati provenienti dall’Africa.

Lasciamo perdere la distinzione causidica tra clandestini e profughi. Non c’è luogo d’Africa ( forse il Kenia, che comunque..) che non abbia avuto eventi luttuosi sotto forma di guerra o di conflitto civile: L’Ageria, Il Marocco ( polisario), La Libia, Il Chad, Il Burundi, Il Congo, la Costa d’avorio, La Nigeria, L’Angola e il Mozambico, il Madagascar, L’Eritrea, La Somalia, L’Uganda, il Niger, il Sudan…

Sappiamo ormai tutti che un passaggio di sola andata costa dalle coste africane all’Europa costa circa 1.300 euro. Continua a leggere

The Italian job ovvero la Base Italia.TRE MILIARDI DI LAVORI SEGRETI. SI SONO COMPRATI TUTTI: DESTRA, SINISTRA E GATTO DI CASA. ARTICOLO DI DAVID VINE. Prima parte. La seconda è uscita stamattina.

Il Pentagono ha trascorso gli ultimi due decenni investendo centinaia di milioni di dollari di tasse nelle basi militari in Italia, trasformando il paese in un centro sempre più importante per il potere militare degli Stati Uniti. Soprattutto perché dall’inizio della guerra globale al terrorismo, nel 2001, l’esercito sta spostando il suo centro europeo nel sud dell’Europa. Le sta spostando dalla Germania dove la stragrande maggioranza delle forze americane nella regione sono state di stanza dalla fine della seconda guerra mondiale. Nel processo, il Pentagono ha trasformato la penisola italiana in un trampolino di lancio per le future guerre in Africa, nel Medio Oriente, e non solo. Continua a leggere

ITALIA. TRE MILIARDI DI LAVORI SEGRETI USA ALLE COOPERATIVE, (seconda parte)

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Articolo di David Vine seconda parte
Con la creazione di AFRICOM , la cui sede principale rimarrà in Germania , Napoli è ora sede di un ambiente adibito a US Naval Forces Europe -US Naval Forces Africa . Significativamente, il suo sito web mostra ben visibili i fusi orari di Napoli , Gibuti , Liberia , e la Bulgaria

Nel frattempo , la Sicilia è diventata sempre più importante nella guerra globale al terrore dell’epoca. Il Pentagono ha trasformato la Sicilia in un importante nodo delle operazioni militari Usa per l’Africa , che è a meno di 100 miglia di distanza attraverso il Mediterraneo .
Dal momento che l’anno fiscale 2001 , il Pentagono ha speso di più in costruzione presso la Air Station Sigonella Naval – quasi 300 milioni di dollari – che in qualsiasi altra base italiana.
Oggi Sigonella è la seconda più trafficata stazione di aeronavale in Europa. Sigonella è stata utilizzata per lanciare droni di sorveglianza globale Hawk nel 2002.
Nel 2008 , i funzionari statunitensi e italiani hanno firmato un accordo segreto formalmente permettere lo stazionamento e la manutenzione di droni.

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Una precisazione su Israele, Dick Cheney, i francesi e i moralisti in genere.

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una mia frase parentetica nello scorso post ha suscitato piu attenzione del periodo principale e dell’argomento cardine.
Citavo Cheney, Rothshild e Murdoch come partners di una concessione petrolifera sulle alture del Golan che Israele stessa riconosce essere territorio siriano occupato.
Da piu parti e con intenti diversi mi si chiede la fonte.
Eccola: http://genie.com/media/genie-energy-in-the-media/

Si tratta del bilancio di una società nel cui Strategic Advisory Board si trovano

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DALLA MAGNA CARTA AL MAGNA-MAGNA. OVVERO CHI TRASCURA IL CONSENSO NAZIONALE FINISCE MOLTO MALE. di Antonio de Martini

John Kerry continua a ripetere che questa guerra non è come l’Irak o come l’Afganistan. ha ragione
A me pare che questa guerra per noi italiani ricordi la subalternità del fascismo a Hitler che lo spinse ad iniziative avventuriste senza il consenso degli italiani e poi alla morte.

Dalla guerra italo-turca del 1912 ad oggi, tutti i grandi appuntamenti della storia – l’8 settembre tra questi – hanno visto l’Italia divisa in due ed ogni singola parte suddivisa in tendenze che prima si chiamavano fazioni, poi partiti, infine correnti ed oggi fondazioni. I più ” trendy” li chiamano think tank che vuol dire serbatoio di pensiero ma a guardar dentro si trovano solo ambizioni, affarucci e refurtive.

La ragione principale di questa situazione -la non coesione nazionale che ci impedisce di essere soggetto sovrano – dipende dalla lunga abitudine a non dibattere liberamente le scelte politiche che ogni governante in sella vede come un pericolo per la sua personale

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GRECIA : SQUILLI DI RIVOLTA FISCALE E STANCHEZZA. MEGLIO IL DEFAULT. di Antonio de Martini

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La raccolta fiscale in Grecia ammonta attualmente a circa un quarto di quanto previsto nel piano di salvataggio della Troika.
Mancano all’appello oltre sei miliardi degli incassi previsti, evidentemente calcolati con generosità.
Questo implicherebbe un ulteriore prestito di galleggiamento attorno ai quattro miliardi di euro nei primissimi mesi del 2014.
Fino al 22 settembre, data delle elezioni tedesche, l’argomento è tabù.
Si prevede che la Merkel abbia un successo personale, ma che la sua coalizione possa trovarsi in difficoltà sotto la pressione congiunta dell’opposizione, SPD e Die Linke, dei partiti minori – specie i verdi – e del nuovo partito anti euro.
Il governo Greco sta tentando di recuperare il gettito con le cattive, ma sembra destinato a fallire a causa della resistenza popolare che va coagulandosi.

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UNA SEQUEL DI SCONFITTE COCENTI: BARAK OBAMA CONTENDE A HOLLANDE IL TITOLO DI DILETTANTE DELL’ANNO PER GLI AFFARI ESTERI. di Antonio de Martini

Le polemiche ( e l’inchiesta) sull’attacco contro l’ambasciata di Bengasi e la conseguente morte dell’ambasciatore Chris Stevens e quattro agenti CIA; le intercettazioni illegali ai danni dell’Associated press e dei suoi giornalisti per individuarne le fonti confidenziali; le minacciose pressioni dell’ IRS ( internal Revenue Service), l’equivalente del fisco italiano, sugli attivisti repubblicani del Tea Party; l’agente CIA ( Ryan C. Fogle) bruciato a Mosca in una situazione da Vaudeville; la defezione di Snowden che ha fatto impallidire wikileaks ;
il primo ( a Aprile) e il secondo ( a Agosto) bluff sull’uso degli agenti chimici da parte di Assad; il raffreddamento dei rapporti col Brasile e con la Russia ( per via del solito Snowden) ; il voto contrario del Parlamento inglese all’intervento in Siria, l’elezione di Papa Francesco, tutto cospira a far ritenere che questo sarà l’Annus horribilis di Barak Hussein Obama.

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IL BOMBARDAMENTO DI DAMASCO HA GIA’ FATTO UNA VITTIMA ILLUSTRE: BARAK OBAMA. di Antonio de Martini

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Se pensate di aver assistito a un film di Frank Capra in cui c’è il lieto fine, disilludetevi.
La perdita dell’appoggio inglese ai bellicosi progetti siriani dell’amministrazione Obama suona come una campana a morto per la credibilità politica del presidente all’interno e all’estero e costringe i militari a rivedere tutti i piani di attacco a causa della cessata disponibilità della base di attacco di Akrotiri a Cipro, ma è solo una complicazione.

Ban Ki moon ha ritirato i suoi osservatori ( e così si sottrae dalla responsabilità del responso…) pretestando il pericolo di un attacco americano ( ma come, proprio dove c’è stata la distruzione ? )  la coalizione dei virtuosi non voleva colpire obiettivi militari?

La coalizione dei volenterosi miranti a voler punire la Siria prima ancora della emissione del giudizio, probabilmente non imparziale, delle Nazioni Unite che ora ha dato forfait, ricorda la vecchia barzelletta di colui che proponeva a un amico di partecipare a un orgia e, alla richiesta di lumi circa il numero dei partecipanti, rispondeva:” se porti tua moglie siamo in tre,” non è un’orgia, ma non è nemmeno una coppia. Continua a leggere

LA COSTITUZIONE PIÙ BELLA DEL MONDO HA DISEGNATO UN PAESE INGOVERNABILE. di Marco Reis

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L’Amico Marco Reis ha mandato un brillante post circa l’agibilità della nostra Costituzione.
Parla di corda in casa dell’impiccato. Dal1964 continuo sulla via tracciata da Pacciardi, Maranini, Cadorna, Tomaso Smith, chiedendo una revisione della Costituzione per far partecipare alla politica il grande assente: il popolo.
Dove non sono d’accordo con Reis, è sulle cause della mancata riforma.
Egli sostiene che si tratti di follia. Io ritengo si tratti di furbizia.

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LA GRAN BRETAGNA HA ESPORTATO ARMI IN IRAN E SIRIA NEGLI ULTIMI DUE ANNI. VENDENDOLE AL GOVERNO. di Antonio de Martini

La lista dei ” paesi sensibili” inglese ossia dei paesi in cui ci sono situazioni tali da sconsigliare la vendita di armi da parte occidentale, è composta di ventisette stati.
Il regno di gran Bretagna e Irlanda ha esportato armi in venticinque di questi per un controvalore di 14 miliardi di euro negli ultimi due anni.
Lo dice un recente rapporto parlamentare citato da ” Le Figaro” di oggi.
Gli unici due paesi cui la perfida Albione non ha venduto nulla sono la Corea del Nord e la repubblica del sud Sudan che, come è noto, non hanno un euro.
Secondo il comitato di controllo sull’export di materiale bellico della Camera dei Comuni

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