Archivi delle etichette: corruzione

Africa. Attacco alla Libia. ecco spiegazioni inedite, ma convincenti. VEDREMO SE E’ VERO. di Antonio de Martini

 Quale può essere il fil rouge che collega tutti  i paesi attaccati – e presi di mira  in varie forme –  dagli USA e Gran Bretagna con l’aiuto di una serie di ausiliari tradizionali  più o meno consapevoli? Continua a leggere

Africa-Immigrati c’è una soluzione che ammazza i trafficanti, è gratuita e da una mano all’ALITALIA. Modesta proposta a modesto ministro. di Antonio de Martini

 La guerra di Libia ha portato alla luce il problema di chi fugge dall’Africa. La soluzione  è di una semplicità infantile   e ci sono anche dei precedenti, ( Inghilterra anni sessanta), non costa,  è umana ed è perfino gestibile da una classe dirigente sgangherata come la nostra.   Continua a leggere

Syriana : può essere una occasione per Bashar Assad, ma non si piegherà al timing imposto dall’estero.

Questi ripetuti ultimatum alla Siria possono rivelarsi un vantaggio politico non indifferente per Bashar El Assad, almeno nel breve periodo, almeno questo è il parere di una giovane ed acuta analista dell’area che declina la possibilità di fare il suo nome come condizione per spiegarsi. Continua a leggere

La guerra si sposta verso est e coinvolge Israele. In Italia serve un governo di unità nazionale per reggere alla crisi.

Qualche giorno fa è iniziata  in sordina la guerra contro il regime  alaouita siriano  con brevi dispacci di agenzia che annunziavano disordini nella città di Deraa, posto di confine tra Siria e Giordania . I disordini  e i morti non sono attribuibili agli occidentali.  La Siria ha risposto con la bomba di Gerusalemme. La bomba non è attribuibile alla Siria.  E’ iniziata insomma  la fase  apertamente conflittuale anche nel Mashrek( oriente) , mentre non è ancora chiusa la vicenda nel Maghreb( occidente).  Continua a leggere

Le prime vittime illustri della guerra di Libia

Questa guerra di Libia rischia di fare più vittime  tra i nomi illustri che tra  poveri diavoli. I diecimila morti massacrati  dalle  truppe di Gheddafi si sono rivelati inesistenti, mentre le vittime inglesi tendono ad aumentare e,  come tutte le vittime  illustri, cadono a una a una nel silenzio della stampa italiana. Continua a leggere

L’Africa in prima linea dall’atlantico all’oceano indiano e nascono quattro quesiti politico-filosofici: meritavano di essere eliminati?ne valeva la pena ? I dittatori cacciati da chi saranno sostituiti? Che differenze tra Afganistan e Mediterraneo?

L’agenda politica africana ( in realtà dell’area MENA:middle east and North Africa) è carica:  il 7 marzo la Tunisia vedrà il nuovo governo che per adesso annunzia l’incriminazione di Ben Ali per alto tradimento; il 13 marzo ci sono le elezioni Continua a leggere

Riva Sud : l’instabilità cambierà il flusso mercantile verso il mediterraneo?

 In uno dei primi articoli  su questo blog  scrissi che  il mare nostrum stava ridiventando il  centro  del commercio mondiale.  E’ l’opportunità del secolo e su questo convengono tutti.

 Questa è la ragione per cui  tanti immobilismi stanno saltando in questo periodo.  L’ instabilità rischia di diventare un  ulteriore fattore di  nostra marginalizzazione rispetto al commercio internazionale, assieme alla corruzione e alla burocrazia. Dobbiamo liberarcene e presto se vogliamo sopravvivere come Nazione senza ripiegarci  in un ghetto identitario.

superati dai greci, dai turchi e da Israele. A quando il Montenegro?Nella foto bandiera Turca e UE affiancate, ma l'avvenire è un altro.

Qualcuno attribuisce questi sommovimenti a sete di democrazia, altri alla fame di pane. C’è sempre di tutto un pò nelle motivazioni umane sottostanti alle sommosse, specie sulla riva sud. Ognuno  è disposto a battersi  per quel che gli manca di più,ma la verità è che è  semplicemente venuto a mancare,  come fattore  di stabilizzazione, l’interesse  della grandi potenze allo statu quo. Anzi. Continua a leggere

Militari in controtendenza: vogliono alzare l’età del pensionamento.

Al Pentagono cominciano a sentire il peso ( economico) della guerra.  A seguito della nuova disposizione emanata  dall’amministrazione del  Presidente Obama che obbliga

mantenerli in servizio convertendoli dopo una certa età?

i consulenti della Difesa a dichiarare  tutte le altre fonti di guadagno estranee all’amministrazione, ben 158 tra generali e ammiragli a riposo  Continua a leggere

GEOPOLITICA DELLA FAME da Mogadiscio a Tunisi: finché c’è guerra, c’è speranza.

Nessuno ha veramente chiare le idee  su quel che succederà nei paesi  in via di (semipermanente) sviluppo e nel loro rapporto con noi europei.

Grazie   ad un periodo  svolto da Segretario Generale del COMITATO FAO e ad un amico poi scomparso e che rimpiango, Giovanni Posani, ho potuto fare una esperienza straordinaria :quella di osservare lo scandalo della fame in un mondo di abbondanza nella indifferenza dei più e l’infamia di una serie di organizzazioni e singoli che vivono sulla carità internazionale come gli avvoltoi si nutrono di carogne.

Ho avuto modo di osservare  da vicino i meccanismi che regolano il funzionamento  degli enti dell’ONU  che lottano contro la fame  – operano tutti a Roma – quali la FAO ( è il più conosciuto) Il PAM ( programma alimentare mondiale) e l’IFAD ( il più ricco).  Hanno responsabilità marginali,  messi come sono all’angolo dall’OMC ( Organizzazione Mondiale del Commercio), ma non fanno nemmeno il poco che potrebbero. Burocrazia si, passione, no. Continua a leggere

“THE SINGER, NOT THE SONG” ovvero PERCHE’ NON SONO CREDIBILI IN NESSUN CASO. ( Una classe politica screditata dissacra tutto ciò che tocca)

L’offerta di palingenesi fatta dal “Clan dei Bolognesi” per scalzare Mr B. non  sortirà  gli effetti desiderati.

Cossiga  vivo, avrebbe detto che la frittura fatta col pesce di cui si disponeva  non è stata apprezzata, né dai parlamentari né dalla pubblica opinione.

incurante del beneficio ottenuto grazie alla legge sulla raccolta degli escrementi a cura dei padroni, anche lui snobba la politica

 Un napoletano verace direbbe che ” O pesce, fete d’a capa”  il pesce puzza dalla testa.

Come mai in presenza  di una forte e continua  richiesta di innovazione, alla prova dei fatti la gente rifiuta le proposte della classe politica rappresentata di volta in volta da  Continua a leggere