Archivi Categorie: Arabia Saudita

GUERRA DI SIRIA: IL CONGRESSO USA SI ACCORGE DELLA TRUFFA E TAGLIA I FONDI AGLI INESISTENTI “RIBELLI MODERATI”

dopo aver negato coinvolgimenti in Siria, per le solite ragioni di politica interna, grazie a una inchiesta del Washington Post,  salta fuori la verità. Quasi tutta la verità.

Il 7% di tutti i fondi  a disposizione della CIA è stato dedicato alla guerra in Siria e senza risultati misurabili o comunque apprezzabili. ( fonte Snowden e Washington.Post.).

Solo con questi fondi e senza contare gli investimenti delle altre 15 agenzie di intelligence degli USA , del MIT  turco, dell’MI 6 inglese, dei servizi di intelligence francesi, tedeschi,italiani e israeliani e non contando il fiume di denaro profuso da Arabia Saudita, Katar, e dagli Emirati, gli USA hanno speso centomila dollari per ogni uomo addestrato al combattimento da importare in Siria. Continua a leggere

LIBANO: LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA E’ VACANTE DA UN ANNO. IL RECORD E’ DI 408 GIORNI. di Antonio de Martini

la precarietà politica  della situazione libanese è dimostrata dalla difficoltà di eleggere quasi ad ogni scadenza il presidente della Repubblica.

Il mandato di Michel Soleiman è scaduto ormai da un anno e non si accenna a convocare il Parlamento – peraltro autoprorogatosi di due anni – perché si sa già che ci sarà un nulla di fatto per la contrapposizione tra Continua a leggere

MEDITERRANEO: ATATURK HA DUE  FIGLI. UNO SI CHIAMA ERDOGAN, L’ALTRO SISSI.  di Antonio de Martini

Oggi 19 maggio, alle 09,05 tutti gli scolari della Turchia hanno osservato – come fanno da sempre – un minuto di silenzio in memoria del l’anniversario della nascita di Kemal Ataturk, fondatore della Repubblica turca, dittatore autoritario le cui riforme imposte col suo carisma sopravvivono da 77 anni.

Nel palazzo di Dolmabashe ( sulla riva del Bosforo) dove è morto il 10 novembre del 1938 tutti gli orologi sono stati bloccati all’ora della morte ( le nove e cinque) in segno di deferenza.

Tajip Recep Erdogan, l’attuale carismatico presidente dotato di pari autoritarismo, pur adottando politiche differenti lo ammira e lo cita nei suoi discorsi pubblici e privati. E’ il suo modello-antagonista. Continua a leggere

RASSEGNA DELLA STAMPA INTERNAZIONALE DEL 17 MAGGIO 2015 a cura di Gianni Ceccarelli

Forse non è proprio un argomento notissimo, ma la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja deve pronunciarsi su un questione che risale alla cosiddetta guerra del Pacifico combattuta tra il 1879 e il 1883 tra la Bolivia e il Cile. Continua a leggere

PALESTINA: QUANTI SONO I PALESTINESI, DOVE E COME VIVONO ? di Antonio de Martini

Ora che lo stato di Palestina inizia ad essere riconosciuto internazionalmente in accordo con la delibera delle Nazioni Unite e diventa un interlocutore mediterraneo legittimo a tutti gli effetti, bisognerà incominciare a conoscerlo, tanto più che l’aspetto demografico è il fronte principale di lotta contro Israele, il vicino dominatore col quale vige un regime armistiziale, ma non la pace. Continua a leggere

RELIGIONE E POLITICA NELL’ISLAM MEDIORIENTALE E IN QUELLO EUROPEO. ( video intervista in due tempi) PINO GERMINARIO INTERVISTA ANTONIO de MARTINI

Quanta è l’influenza della religione in Medio Oriente?  Quali le differenze tra Turchi, arabi e persiani?  Perché tanti scontri e tutti in quelle zone?  Chi ha fomentato discordie sopite da secoli e perché?  A queste domande risponde Antonio de Martini  con la sincerità e perizia abituale.

L’intervista del centromediano di ” Conflitti e Strategie” ,per ragioni tecniche, è stata divisa in due parti di durata quasi uguale, e fa luce su molti aspetti geopolitici rimasti nell’ombra.


ARABIA SAUDITA: IL TRIUMVIRATO CALA DI UNO. L’ULTIMO DEI FIGLI DI SAUD ROTTAMATO COME UN BERSANI QUALSIASI. PETROLIO IN PROSPETTIVA DI RIALZO? Di Antonio de Martini

Muqrin ben Abdelaziz al Saud, perde il suo incarico Di principe ereditario e vice primo ministro e assieme a lui l’ultimo figlio di re Faisal ( Saud El Faisal) che lascia il ministero degli esteri de occupava dal 1975. Fortemente indebolito Mishal ben Abdallah figlio del re defunto che rimane, per ora a capo della guardia nazionale..

Restano in lizza rispettivamente nella posizione di principe ereditario e vice del principe ereditario Mohammed Ben Nayaf ( ministro dell’interno) e Mohammed ben Salman figlio del re e ministro della Difesa.

Nayaf al portafoglio dell’interno che mantiene, aggiunge la carica di vice primo ministro.  Per adesso è l’uomo forte, ma impossibilitato a sbarazzarsi dell’amico rivale che è il figlio del re.

Al ministero degli esteri viene nominato l’attuale ambasciatore a Washington . È la prima volta che il ministero non va a un membro della famiglia reale, segno che adesso i rapporti più stretti passeranno attraverso il Pentagono direttamente col figlio del re che sta alla Difesa e che ha usato la campagna yemenita per stringere i legami adatti.

Il risultato immediato è uno svecchiamento netto ed il taglio coi parenti degli ex re ( Abdelaziz , Faisal e Abdallah)

La nomina di nuovi ministri dell’economia e del lavoro fanno pensare che la situazione economica e sociale dia meno stabile di quel che sembra. Dopo le due avventure militari dirette ( Bahrein e Yemen) e l’impegno indiretto contro Siria e Iran, la situazione del regno, complice il dimezzamento degli introiti petroliferi, richiede interventi rapidi che il Crownprince defenestrato Muqrin ben Abdelaziz, mediatore per temperamento, non è stato giudicato adatto  a prendere.

Credo che sia giunto il momento in cui l’Arabia Saudita cesserà il dumping sul petrolio anche se gradatamente, visto che il decisore sarà Nayaf  che cura gli affari interni al regno e deve essersi stancato di perdere centinaia di miliardi all’anno mentre deve pagare due guerre dirette e due indirette e i sudditi non possono essere gratificati con la generosità solita. 

TURCHIA: IL PAPA FA LA GUERRA PREVENTIVA A ERDOGAN IN APPOGGIO ALLA CHIESA ORTODOSSA DI GRECIA RICORDANDO IL CENTENARIO DEL MASSACRO DEGLI ARMENI. COSA È SUCCESSO PRIMA DIETRO LE QUINTE.   di Antonio de Martini

Lo aveva detto, in una intervista a un confratello gesuita,  di essere astuto come un serpente e candido come una colomba. Dopo molte uscite candide, Papa Francesco ha mostrato astuzia e tempismo formidabili precedendo il colpo propagandistico di assaggio meditato dai seguaci di Erdogan: la lettura del Corano all’interno della ex Moschea e attuale museo noto al mondo come Haghia Sofia: la Santa Sapienza. Continua a leggere

FALSE CONTRAPPOSIZIONI INSANGUINANO IL MEDITERRANEO. IL PETROLIO NON BASTA A SPIEGARLO. CERCANO ANCHE DI MANTENERE AL NORD EUROPA LE ROTTE DEL COMMERCIO MONDIALE? di Antonio de Martini

Credo sia ormai di pubblico dominio il fatto che è in corso un tentativo – riuscito ma non completamente –  di creare  e alimentare contrapposizioni nel mondo mediterraneo facendo leva su qualsiasi differenza etnica, religiosa, culturale, territoriale o di censo che sia possibile attivare.

Per Mondo Mediterraneo intendo il mondo che potremmo chiamare ” quello della storia antica”, ossia la somma dei mari Mediterraneo, del mar nero e del mar rosso e dei paesi da questi bagnati. Si tratta , con la sua ricchezza e varietà di culture, del maggior giacimento di ricchezze, religioni, e etnie mai esistito, il cui solo fatto di perpetuarsi condiziona il globo. Continua a leggere

RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE DI SABATO 11 APRILE a cura di Gianni Ceccarelli

pubblico con un ritardo di cui sono il solo colpevole la consueta rassegna stampaSegnalazione:

Le Nazioni arabe hanno appena creato una forza militare unita: perché proprio ora ? L’autore di questo commento è   Shibley Telhami, che ha pubblicato “The World Through Arab Eyes: Arab Public Opinion and the Reshaping of the Middle East.”; è stato insignito del premio Sadat per la pace e lo sviluppo dall’Università Maryland, ed é senior fellow alla Brookings Institution.

http://blogs.reuters.com/great-debate/2015/04/01/why-arab-states-have-chosen-now-to-build-a-joint-military/  visitato 10 apr

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