Nel link sottostante troverete un pre-progetto che ho predisposto qualche anno fa’. Per il progetto l’Unione Europea si dichiarò pronta a stanziare due miliardi di lire.
Un detenuto costa alla D.A.P. (Amministrazione Penitenziaria) 123 Euro al giorno. Quando feci il progetto costava 125.
Il secondo elemento costitutivo del progetto è che esiste nel Sud della Tunisia una depressione ( territorio sotto il livello del mare) – in Arabo Chott – grande quanto metà del Lazio: Chott el Djarid.
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I due economisti autori dell’articolo forniscono una asettica descrizione del delitto che si vuole compiere, ma non forniscono il movente, ne riconoscono le colpe delle future vittime. Provvedo.
Certo le Banche Popolari sono delle sentine di affari ci poco puliti tra compari. Furti di caramelle rispetto ai su prime e il truccaggio degli indici LIBOR e consimili mascalzonate planetarie.
Spessissimo la dirigenza di queste banche si auto perpetua e si trasmette in via ereditaria. Tutte pecche rimediabili un limite di mandati e la proibizione di assumere parenti fino al quarto grado.
Ma si dimentica che da Ferrari a Della Valle sono tutti stati artigiani.
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Se la frase quos deus vult perdere demementat rispecchia il vero, mi pare evidente che anche il Padreterno non ne possa più di questo manipolo di persone capaci di autoaccusarsi di omicidio pur di apparire sui media.
La guerra, da impossibile che era è diventata inevitabile a dire di persone che il primo ministro Matteo Renzi dovrebbe sostituire o almeno azzittare formalmente. Oggi è lunedì e quindi sul menù c’è la guerra alla Libia. Continua a leggere →
Di antoniochedice
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L’Italia e la sua economia, a prezzi costanti, sono in decremento da quattordici anni.
Sembriamo in preda a una paralizzante crisi psicologica millenaristica come all’indomani dell’anno mille.
A memoria d’uomo non ci sono mai stati periodi di crisi tanto lunghi.
Lo scontro, per ora solo mimato, tra la UE e la Grecia sta insegnando due cose a tutti i governanti del continente:
a) lo scontro è diventato politico – meglio- lo è sempre stato solo che adesso è innegabile.
b) tutti pensavano che il peggio della crisi fosse alle spalle, mentre adesso non lo pensa più nessuno.
c) la reazione a dir poco nervosa alle istanze greche non ancora definite ha dimostrato che le istituzioni europee si sentono molto più deboli di quanto appaia.
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La prossima settimana il nuovo premier Alexis Tsipras visiterà nell’ordine Nicosia ( lunedì), Roma( martedì) Parigi ( mercoledì) e Bruxelles uscendo per la prima volta dall’alone di eroe vittorioso con cui il suo partito lo ha santificato e vedremo che panni veste in realtà.
Le avvisaglie sono state all’altezza delle attese. Continua a leggere →
Un personaggio che in questi giorni sta attirando l’attenzione degli italiani è Matteo Renzi che ha mostrato di avere audacia e grinta specie all’interno del suo partito.
Non sta quasi governando, ma almeno vediamo , dopo tanti premier tutti litanie e contorcimenti, un allegro guascone. Continua a leggere →
Le probabilità che tra dieci anni io sia morto – avrei 85 anni – sono altissime, quindi spero di essere creduto se dico che non sono sospettabile di difendere interessi non confessabili.
L’aver rifiutato di candidare Roma alle Olimpiadi del 2016 è l’unico fiore che Mario Monti può portare all’occhiello e il presidente del Consiglio può facilmente verificare quanti componenti del comitato promotore siano già stati oggetto di provvedimenti di giustizia . Non glielo dico per non guastargli la sorpresa, ma temo proprio che gli abbiano teso una trappola.
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Deve essere davvero una brutta vicenda se persino il Prefetto di Roma, Pecoraro, si è svegliato dal letargo per fare una dichiarazione alla Don Ferrante.
Il primo a riconoscersi responsabile dovrebbe essere lui che ha rilasciato a tutti i certificati antimafia con le ridicole procedure che sappiamo. E non si è sognato di denunziarne la burocratica inutilità. E non ha indagato. E non ha capito ne sospettato nulla. Un uomo inutile.
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Eurostat è l’equivalente europeo dell’ISTAT italiano, con la variante che il suo dirigente è un funzionario che non si sognerebbe mai di masturbare i numeri a richiesta del governo per poi entrarci.
A ottobre il dato della disoccupazione in Eurozona rimane all’11,5% , stabile comparato al mese precedente, ma sceso di uno 0,5 rispetto all’anno 2013.
Il dato della Europa a 28 è invece più basso: 10%, in decremento dello 0.7%.
In numeri assoluti, i disoccupati nella Unione Europea a 28 sono , sempre secondo Eurostat, 24.413.000( ventiquattro milioni e fischia), di questi, 18.395.000 ( diciotto milioni ) vivono nella Eurozona.
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Si tratta probabilmente di due notizie esagerate non poste nella giusta prospettiva storica.
Dobbiamo riconoscere che il primo a parlare dello ” stato imperialista delle multinazionali” di cui oggi constatiamo l’esistenza reale è stato un certo Alberto Franceschini ( cfr. Il libro “Mara, Renato ed io” ed Mondadori) mentre il primo a promettere con superficialità un milione di posti di lavoro è stato, come è noto, Silvio Berlusconi. Franceschini è dimenticato mentre Berlusconi si affaccia dal video a giorni alterni, pur trattandosi in entrambi i casi di pregiudicati.
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Di antoniochedice
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