Archivi delle etichette: Hilary Clinton

AFRICA. Egitto. I MILITARI TORNANO AL POTERE A GENERALE RICHIESTA (ISRAELE, USA, BORGHESIA, POPOLINO) ADESSO IL WEB NON CONTA PIÙ . CONTA LA SIRIA E ISRAELE NON VUOLE DUE FRONTI. di Antonio de Martini

Le recentissime dichiarazioni israeliane sulla Siria , stranamente bellicose, fanno da contrappunto all’altrettanto recente silenzio americano sull’Egitto.
Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato, sempre prodiga di dichiarazioni apodittiche su qualsiasi argomento, sull’Egitto tace.
Eppure, la “primavera” egiziana

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AFRICA. LIBIA: DALLA GUERRA CIVILE AL TUTTI CONTRO TUTTI. CHI PERDE E’ L’ITALIA. di Antonio de Martini

 Sapete l’ultima barzelletta che circola in quel di Tripoli?

Che differenza c’è tra Gheddafi e la confusione ? Risposta: Gheddafi era colonnello, mentre la confusione è generale.

Sei mesi dopo la morte di Gheddafi, la Libia si trova sotto l’influenza di tre forze politico-militari in forte attrito tra loro: Continua a leggere

AFRICA: EGITTO. FARSA ELETTORALE CON MORTO E SORPRESA FINALE. di Antonio de Martini

La Libia ha attratto maggiormente la nostra attenzione per la maggiore spettacolarità della guerra, ma gli effetti negativi più durevoli , la ” primavera araba” li produrrà sull’Egitto.
Abbiamo avuto già modo di dire che , per il suo peso demografico, la posizione geografica, per Suez e per l’arsenale militare immagazzinato, per l’influenza politica e religiosa sul mondo arabo, l’Egitto è nell’area del mediterraneo orientale l’arbitro principale della pace e della guerra.

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EGITTO. IL GENERALE SOLEIMAN È CANDIDATO ALLA PRESIDENZA: LA RICREAZIONE È FINITA. di Antonio de Martini

In un periodo in cui le soddisfazioni anche personali non sono all’ordine del giorno, mi consentirete la civetteria di continuare a far notare le mie previsioni politiche azzeccate.
È appena arrivata un lancio di agenzia dall’Egitto, in vista della elezione presidenziali del prossimo maggio.

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LA CAMPAGNA ELETTORALE FRANCESE SI TINGE DI SANGUE . SONO I PRIMI FRUTTI DEL RAZZISMO ,A TUTTI AZIMUT CHE SI SPARGE IN EUROPA. di Antonio de Martini

L’arrivo del ministro francese dell’interno ( Claude Guéant) ha causato il miracolo della ripetizione del caso Oswald dopo l’omicidio di Kennedy.
Il matto domiciliato vicino alla scuola ebraica é stato indicato come l’assassino e invece di catturarlo mentre era seduto sul water, si sono precipitati in forze nella speranza di evitare il processo con una raffica di mitra ben piazzata.

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LA SIRIA RESISTE ALLA GUERRA. MA ALLA FAME? di Antonio de Martini

Questo anno, il prodotto interno lordo della Siria é diminuito del 50 %.
La crisi è dovuta alle Sanzioni economiche che la UE ha imposto e che hanno provocato un danno alle esportazioni petrolifere ed al turismo, oltre ad una serie di commerci da economia sommersa, la cui mancanza si avverte solo per la crescita della criminalità spicciola e crudele che fino a tre mesi fa era completamente sconosciuta. Continua a leggere

LA MALATTIA DI EUROPA E’ IL SARKOMA ( SARKOSI +OBAMA) di Antonio de Martini

Alla vigilia delle elezioni francesi e americane, può valere la pena esaminare quali conseguenze abbia prodotto il progetto USA POMED e le truppe francesi in questo anno di campagne politico militari iniziato con l” unrest” tunisino , proseguito con la “primavera egiziana” di Taharir Square, continuata con la campagna di Libia e conclusasi con i pareggi yemenita e di Bahrein e la sconfitta sulla via di Damasco.
LA TUNISIA
In Tunisia: a un regime poliziesco laico , si sono sostituiti – col partito Ennahda – una serie di fondamentalisti islamici, l’economia e l’emigrazione sono peggiorate inducendo il governo italiano ad agevolare il passaggio verso la Francia , al punto che ne e’ nato un contenzioso.
Insomma, l’unica conseguenza e’ stata che l’Europa ha scoperto che il tipo di libertà cui i tunisini aspiravano, era quella di emigrare.
Ad una iniziativa USA per affermare i principi democratici, ha fatto seguito un aumento del flusso migratorio verso Italia e Francia. L’Italia ha perso il suo status di primo fornitore della Tunisia.
EGITTO
In Egitto: dopo un migliaio di morti nel primo tempo della rivoluzione e qualche centinaio nel secondo tempo, il regime militare con a capo un generale ottantenne e’ stato sostituito da un regime militare con un generale settantanovenne ed un governo ” civile” a libertà vigilata espressione della confraternita dei ” fratelli mussulmani” che ha già iniziato ad avvelenare i rapporti con Israele e con il governo USA. La borsa e l’economia sono disastrate e non accennano a migliorare. I presidenti delle due camere risultati eletti, appartengono alla setta dei fratelli mussulmani, ci sono stati ripetuti scontri tra cristiani ( copti) e islamisti con numerosi morti.
L’Italia ha perso anche qui la sua posizione di fornitore privilegiato.
LIBIA
i commenti già fatti su questo blog restano tutti validi, con l’aggiunta di un paio di controprove, quale lo stabilizzarsi dell’instabilità e l’invio di seicento ” volontari” libici in Turchia, alla frontiera siriana, per alimentare una ” rivoluzione” senza carburante dopo lo schiacciamento dei ribelli del Jabal Druso e la scelta dei kurdi di non sollevarsi e di puntare su Assad piuttosto che sugli USA come fecero in Irak con le conseguenze che tutti ricordiamo.
Gli accordi italo libici sono stati congelati a vantaggio della Francia.
YEMEN
Per convincere il presidente Salah dello Yemen a mollare, nientemeno che al suo vice, ci hanno messo un anno e numerose centinaia di morti. Per far rassegnare la segretaria di stato Clinton ad accettare questa alternanza alla pulcinella, ci e’ voluto il rafforzarsi di Al Kaida che in zona si e’ ritagliata una porzione di territorio.
BAHREIN
Buco nell’acqua anche a Bahrein grazie all’intervento delle truppe saudite che hanno sconvolto i calcoli degli analisti che incoraggiarono la rivolta promettendo il non intervento dell’esercito locale inquadrato da elementi occidentali. Gli USA sono riusciti a mantenere la loro base navale, ma ormai la sfiducia regna.
SIRIA
Il fallimento dei tentativi di ” regime change” fomentato dal ” POMED project “e’ stato dovuto solo in parte al veto Cino- russo all’ONU. La nascita Continua a leggere

LA CLINTON SE NE VA. NON VERRA’ RIMPIANTA DA NESSUNO di Antonio de Martini

L’11 febbraio alle 15 e qualcosa, nel post ” La Cina in soccorso dell’Iran” concludevo, dopo aver analizzato gli errori che aveva commesso , ” forse e’ tempo per la Clinton di passare la mano”.
E’ di oggi la notizia che il vice presidente della Banca Mondiale Zoelneck ha annunziato che si ritirerà a giugno e che la candidata alla successione e’ Hilary Clinton. Continua a leggere

LA CINA IN SOCCORSO DELL’IRAN : TRASCINA INDIA E INDONESIA PER ATTUTIRE L’IMPATTO SULLA POPOLAZIONE. di Antonio de Martini

Le sanzioni economiche contro l’Iran, questa volta sono state preparate bene: anzitutto la subitaneita’ ha impedito agli iraniani lo stoccaggio e con 74 milioni di abitanti, non e’ uno scherzo . Poi, la IEA , l’ Agenzia internazionale per gli approvvigionamenti petroliferi, ha comunicato che le sanzioni non avrebbero influito sui flussi di petrolio NEL 2012, ma evita di dire a che prezzi troveremo il petrolio sui mercati.

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CRISI SIRIANA : ALL’ONU RUSSIA E CINA CONGIUNTAMENTE PORRANNO IL VETO A UNA RISOLUZIONE USA “ROBUSTA” di Antonio de Martini

Offensiva in grande stile: Leon Panetta , segretario alla difesa USA si e’ presentato alla riunione NATO di Bruxelles, annunziando la decisione di ritirarsi dall’Afganistan con un anno di anticipo.
Entro il 2013 cesseranno i combattimenti.
In contemporanea, oggi sabato,

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