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VAL DI SUSA TU SEI LA MIA PATRIA (“SIAMO STATI IN VAL DI SUSA E ABBIAMO CAPITO”) di Giovanni Gallazzi e altri trenta o più ….

Il mio vecchio amico Giovanni Gallazzi, lombardo che più lombardo non si può,  mi manda questo “pezzo” che pubblico volentieri.

Mi permetto di aggiungere un consiglio rivolto , non solo agli abitanti della Valle, ma atutti coloro che credono di poter mantenere ben coltivata la loro aiuola, senza curarsi della discarica che li circonda. Continua a leggere

COSA DOPO BERLUSCONI E MONTI. ( seconda puntata sul futuro prossimo) di Antonio de Martini

Prima di darmi del pazzo , gli amici che mi seguono da tempo, ricordino che quando lo scorso anno scrissi della esigenza di un governo di unita nazionale, mi diedero dell’utopista.
Oggi, tutti gli italiani, a prescindere dall’eta e dalle convinzioni politiche, convengono su alcuni elementi basilari di convivenza politica:

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1) gli attuali partiti, tutti, devono lasciare il campo a nuove formazioni e nuovi dirigenti
2) il problema dei problemi e' la crescita economica e occupazionale, tutto il resto, debito compreso, e' secondario.
3) per uscire dalla crisi, e' indispensabile la partecipazione generale della popolazione a un progetto " italiano" , ossia audace, innovativo e strategicamente improvvisato.

Berlusconi e Monti non hanno capito queste tre esigenze o le hanno tradite. Devono lasciare e favorire il cambiamento.

Berlusconi ha si, creato nuove formazioni politiche, ma con i vecchi screditati dirigenti del pentapartito che ha creato la voragine del debito, servita " ai mercati" per ricattarci, oppure arruolando suoi impiegati – attratti dal miraggio di compiacere il capo azienda- molti dei quali privi delle motivazioni etiche necessarie a sacrificarsi per la politica, nella quale hanno visto una promozione sociale.
Berlusconi e Monti hanno promesso rispettivamente un milione di posti di lavoro e l'11% di crescita economica tra le risate degli esperti di tutto il mondo. Non hanno la più pallida idea di come provocare la crescita che serve all'Italia. Ora.
Nessuno di loro , entrambi privi di vocazione politica, ha stimolato forme di partecipazione popolare, di consultazione di base che non fossero fasulle, nessun recepimento di istanze che non fossero di amici, parenti, conoscenti.
Sempre in queste ristrette cerchie, entrambi hanno scelto ministri e " manager di stato", col solo criterio della fedeltà al capo e al clan.
Monti lo ha fatto con più forma, data la tradizionale ipocrisia della vita accademica.
Queste sono le ragioni profonde per cui i rispettivi tentativi fallirono nascendo.
Esistono elementi secondari a favore dell'uno o dell'altro, ma gli italiani riconoscono in loro le caricature di Mussolini e di Badoglio e si aspettano il peggio.
Attualmente e' in corso una battaglia di retroguardia mirante a rastrellare fondi con imposte e campagne intimidatorie che mirano a convincere i contribuenti alla delazione del vicino con la scusa che POI pagheranno di meno.
Ovviamente, nessun governo ha promesso di usare il maggior gettito per diminuire le tasse, per il semplice motivo che non può. I soldi servono a pagare gli interessi sul debito che sono più che raddoppiati a causa della crisi finanziaria.

CHE GOVERNO SERVE

1) serve un governo politico " diretto" e non un " governo amico" coi partiti in maggioranza ma non al governo.
2) la classe dirigente italiana non e' in grado di esprimere due classi dirigenti capaci di alternarsi al potere. Tra tutti, possono mettere insieme un ministero appena sufficiente alla bisogna.
3) per fare questo governo e un programma, e' indispensabile che i due schieramenti si confrontino in privato , mettano a punto UN SOLO programma, scelgano i più capaci e seri e non i più influenti o fedeli al capo.
4) forte della intesa nazionale, il governo potrebbe fare a meno di alcuni condizionamenti esteri e interni, la Costituzione completata nelle parti non attuate e aggiornata in quelle desuete, le regioni ridotte a otto, i comuni a quattromila.
5) dovrebbero utilizzare a pieno i fondi della CDP ( cassa depositi e prestiti) , cancellare tutti gli stanziamenti effettuati ma non spesi ( i famosi residui passivi) per riutilizzarli. Ammodernare la contabilità di stato.
La pubblica amministrazione opportunamente depurata da tutti quelli che non vi entrarono per concorso e dai parenti, dovrebbe passare dall'agire per atti amministrativi all'azione per progetti e si dovrebbe creare un fondo che lanci una offerta pubblica su tutta la parte di debito venduta all'estero. Il fondo dovrebbe agire in assoluta franchigia fiscale.
Eco perché , cara signora, questi mezzi uomini devono uscire di scena. Sono inutili e non possono che aggravare la situazione.

COSA DOPO BERLUSCONI E DOPO MONTI? CERTO, NON LORO. RICORDANO MUSSOLINI E BADOGLIO. SERVE IL NUOVO. di Antonio de Martini. ( primo di due post sul futuro prossimo)

Al mio post del 31 gennaio , il sig Cavallaretto1 mi ha scritto in un commento una assennata considerazione che merita una risposta più ampia di quanto non abbia fatto nella risposta diretta, forzatamente succinta.
Egli si e’ detto contrario alle dimissioni del governo Monti perché ritiene che io parteggi per un ritorno di Berlusconi e perché i ministri dell’attuale governo lavorano seriamente.
Non mi e’ mai passata per la testa di vedere Berlusconi a palazzo Chigi e tutti i miei post lo testimoniano.
La ragione per cui Monti deve dare le dimissioni – ci ho aggiunto anche quelle del presidente Napolitano – e’ che ha impostato una strategia , condivisibile, ma ha fallito.

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LA STRATEGIA NAPOLITANO-MONTI HA FATTO CILECCA. LA FESTA E’ FINITA, MA NON VORRANNO ANDARE A CASA. di Antonio de Martini

Per valutare l’esito del vertice europeo del 30 gennaio, ho aspettato che sia Monti che Napolitano lo commentassero.
Mario Monti ha detto di aver raggiunto l’obiettivo di non subire ulteriori inasprimenti del trattamento inflittoci.
Napolitano ha detto invece che l’Europa siamo noi e che il federalismo fiscale e’ ” un obbligo costituzionale” . Tecnicamente hanno detto entrambi la verita’. Politicamente abbiamo pagato il tributo impostoci , non siamo stati capaci di alleggerire la situazione economica o almeno quella finanziaria e infine si comincia a temere gli effetti dell’esclusiva dell’opposizione concessa alla lega.
Mussolini disse che ” a primavera verra’ il bello” , Monti lo promette per Marzo, ma possiamo metterci il cuore in pace anche questa volta.
Il prossimo passo – di politica interna si intende – sarà fomentare una scissione della lega per ridurne la forza parlamentare, come, al tempo del centro sinistra, si provoco’ la scissione PSI-PSIUP per far scemare l’impeto riformista che aveva i numeri per affermarsi alla Camera.
All’estero, la Cancelliera Angela Merkel ricalca i passi di Margaret Tatcher e mostra già i primi evidenti segni di demenza , avendo ufficialmente proposto alla UE di esautorare il governo greco, coartandone la sovranità .
Si tratta di una posizione interessante dal punto di vista del diritto internazionale e costituzionale comparato : la Germania non vuole fare passi avanti sulla via degli Stati Uniti d’Europa, ossia della completa integrazione federale, perché verrebbe sommersa dal suffragio universale e le sue posizioni sarebbero di minoranza, pero’ vuole imporre agli altri paesi un giogo anche insostenibile in nome di un concetto ” semiteologico” di equilibrio di bilancio.
L’unico precedente, e’ quello dello stato di Israele, che rifiuta uno stato unitario in terrasanta perché la frazione egemone verrebbe sommersa dal peso demografico dei palestinesi. Anche li, non c’è ne stato unitario ne altra soluzione che non sia la prova di forza.
Nel caso Europa, i palestinesi siamo noi, i greci e gli spagnoli: mercato per i prodotti , serbatoio di mano d’opera e terra di subappalti.
Cadrà Mario Monti ed il suo ormai inutile governo? Diranno che l’imminente calo di tensione sui titoli italiani e sull’Euro, sarà dovuta al suo governo. Non credo sia vero.
Credo di più alla ipotesi che le zanzare che ci hanno dissanguato siano ormai sazie.
Credo che Monti non debba più avere mano libera sull’accesso solitario in TV come nei giorni scorsi. Credo che in assenza di concreti provvedimenti miranti alla crescita ed al ridimensionamento della disoccupazione, questo governo vada citato per millantato credito e il presidente della Repubblica invitato allo scioglimento delle Camere o alle dimissioni.

COME L’ARGENTINA E’ USCITA DALLA CRISI GRAZIE A UNA POLITICA OPPOSTA A QUELLA CHE VOGLIONO IMPORCI. IL NOBEL USA STIGLITZ CI CONSIGLIA LA SOLUZIONE ARGENTINA. di Antonio de Martini

La guerra di indipendenza dell’Argentina dalle politiche economiche del FMI ( Fondo Monetario Internazionale) e’ costata ” solo” 40 morti ( quanti ne muoiono in Italia in un week end di sbronza in incidenti automobilistici che come noto provocano cinquemila morti all’anno) nei moti di Natale del 2001 ( 19 e 20 dicembre)
Andiamo per ordine.

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I SOLI MONOPOLI INTACCATI DAL GOVERNO MONTI SONO QUELLO SINDACALE DELLA PROTESTA E QUELLO DELLA CREDIBILITÀ DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. di Antonio de Martini

Dopo aver contribuito a restaurare lo scosso prestigio del nostro paese, Pensavo che il governo del professor Monti, dopo tanto travaglio ed attesa, avrebbe , alla peggio, partorito il solito topolino e invece gli e’ uscito un un peto dal quale emana puzza di gas.
Infatti, con l’aumento del costo del petrolio che la crisi iraniana provocherà inevitabilmente, il consumo e la distribuzione del gas rischia di diventare il business del secolo e mi meraviglio molto che si parli, proprio in questo momento, di cedere la rete SNAM che distribuisce il gas all’Europa.
Equivale a cedere un chiosco di bibite fredde nel deserto, mentre stanno arrivando carovane di turisti.

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IN EUROPA E’ GUERRA PER BANDE . IL PIANO MONTI RISCHIA. MA TUTTI GLI EVENTI DI QUESTI GIORNI SONO A DOPPIA LETTURA. di Antonio de Martini

Napoleone diceva che è meglio un esercito di pecore comandato da un leone che un esercito di leoni comandato da una pecora. Vedremo a Londra ( il 21) se il caso Monti è della prima o della seconda categoria. Sarkosi, messo a dura prova dagli insuccessi in casa( vanno tutti meglio di lui nei sondaggi) e fuori ( il Vescovo di Aleppo, Siria, francese purosangue, Mons Jeanbart, si è pronunziato contro la Francia e la sua politica aggressiva nei confronti di Assad), ha rovesciato il tavolo europeo e si è ritirato sotto la tenda.

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MORIRE PER MAASTRICT? VALE LA PENA SACRIFICARSI PER DIFENDERE QUESTA REPUBBLICA ?

Il nuovo anno inizia con due mosse americane: una di buon senso del team presidenziale e l’altra stupida della camera dei rappresentanti.
Il vice presidente USA Joe Biden, ha rilasciato una dichiarazione che definisce i talebani, “non necessariamente nemici”.
E’ certamente un altro segnale distensivo dopo quello – da noi già segnalato la scorsa settimana – della cancellazione del nome del Mullah Omar dall’elenco dei criminali ricercati dall’ FBI.
Questo gesto equivale a riconoscere che fare la guerra invece di presentare una normale richiesta di estradizione motivata per Osama Ben Laden, non e’ stata un’idea brillante e non sta portando alla vittoria, ne militare, ne politica.
Gli USA stanno evidentemente adempiendo a una serie di precondizioni per intavolare un negoziato di pace che faccia durare il regime afgano di Hamid Karzai, almeno per qualche settimana dopo il ritiro delle truppe della NATO.
La seconda novità’

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ABOUT, DATECI UN’ OCCHIATA. di Antonio de Martini

Sulla sinistra della testata de ” Il Corriere della Collera” ( versione standard che si vede se si clikka direttamente sul sito – http://corrieredellacollera.com – e non se lo si vede su un social network) accanto all’invito ad ” abbonarsi” ( usatelo e’ gratis) c’è una scritta ABOUT . Se clikkate sulla scritta apparirà un ” pezzo” datato 7 settembre 2010.
Si tratta del primo articolo che ho scritto per spiegare perché mi accingevo a fare un blog.
Per chi non volesse affaticarsi, riassumo: scrivevo che far cadere il governo era un dovere patriottico, che Napolitano era il solo non sospettabile di ambizioni per via dell’ anagrafe, che da settembre 2011 la situazione economica avrebbe subito un forte peggioramento e che l’ Europa avrebbe cercato di salvare le banche fregandosene dei cittadini.
Aggiungevo anche che a quel punto, il ” salto nel buio” non avrebbe più fatto paura.

L’arrivo delle rivolte arabe, ha poi allargato gli orizzonti del blog e di qualche lettore che si e’ abituato a credere a quel che scrivevo, dandomi l’energia necessaria a continuare nello sforzo di ristabilire la verità nella misura del possibile. Abbiamo spesso anticipato gli eventi e capito la situazione meglio di chi ha seguito la stampa tradizionale.
Adesso la crisi mondiale che e’ ad un tempo politica, morale, economica e finanziaria , ci obbliga ad ampliare ancora il nostro panorama sul mondo intero.
E continueremo a mantenerci un passo avanti rispetto agli eventi.

L’obiettivo di mobilitare delle intelligenze trovare persone disposte a collaborare nella ricerca dei fatti, e’ invece, fino ad oggi, completamente fallito.
Ieri, pero’ e’ arrivato un testo in inglese di un amico che ha fatto una conferenza a Harward sul tema del Medio Oriente.
Lo tradurrò e lo pubblicherò al più presto.
Stasera e’ arrivato un “pezzo” di Gic, un medico conosciuto via web, che ha scritto in termini medici, raccogliendo tutte le statistiche pubblicate nel blog sulla crisi finanziaria Internazionale con un risultato godibilissimo e col vantaggio di riunire molti fatti sparsi in più articoli, in un solo scritto riassuntivo, didattico e di facile lettura.
Questi due “collaboratori” vanno ad aggiungersi ad alcuni ” segnalatori” uno dagli Stati Uniti, uno da Roma, un altro da Novara, una da un organismo internazionale, uno dal Friuli, che sono segnali preziosi di una opinione pubblica che sta diventando consapevole della posta in gioco e non vuole più leggere scemenze ed ha deciso di scrivere su temi diversi dalla fognatura del quartiere per contribuire a far conoscere a tutti, in lingua italiana, quel che succede.
Li ringrazio.
Spero di illustrare nei prossimi giorni la guerra elettronica da Tsuscima alla crisi finanziaria attuale, Il contenzioso arabo- israeliano, i rivolgimenti della finanza mondiale, lo sfruttamento intensivo dell’Africa , l’assedio strategico alla Cina e la necessita’ di creare in Italia una Nuova Repubblica piu’ ordinata, più giusta e più pulita.
A domani.

ROMA E L’ITALIA I MATTI SONO CONSIDERATI SANI E VICEVERSA: provare per credere

CAPITALE CORROTTA

Il guardasigilli Paola Severino ha iniziato a parlare di  pene alternative, poi di ammnistia ed infine il Papa in persona si è recato al carcere di Rebibia auspicando che ” il governo trovi il modo di farli star meglio”.

In contemporanea, è stato liberato 48 ore dopo l’arresto in flagranza di reato, un poliziotto beccato per essere stato colto  mentre compiva un reato ripugnante, per mottivi abbietti: rapiva un compagno di scuola del figlio per pagare i debiti di gioco.

Sempre a Roma, Dagospia pubblica l’elenco dei collaboratori del sindaco che non si è fatto mancare niente: dal prete pedofilo don Ruggero  ( condannato  a 15 anni e che era stato nominato “garante della famiglia”)    al Luigi Crespi ( consulente per l’immagine condannato a 7 anni per bancarotta), passando per i “managers” di AMA ( Panzironi) e di ATAC ( Bertucci), mentre è in dirittura d’arrivo anche l’ACEA ( splendida  acquirente di nove milioni di bicchierini di caffé e consulenze varie. Tutti reati che verranno  addebitati al capo delle relazioni esterne Pier Guido  Cavallina, opportunamente deceduto, come fosse lui il decisore e non ci fossero sindaci, consiglieri di amministrazione ecc. per non dire dei recenti ” consulenti” arrestati per Camorra e per ‘Ndrangheta, dei quali non diremo nulla fino a sentenza.

Roma ha avuto negli scorsi mesi 33 morti per guerra di malavita mentre  una serie Televisiva ha trasformato la banda della magliana in un pugno di eroi agli occhi dei giovani. Il vice sindaco si vanta di aver comprato una laurea on line, la città è abbandonata a se stessa e riprende la stagione degli scioperi che penalizzarà tutti gli abitanti, tranne i finti eroi che girano con la scorta e che possono parcheggiare in divieto di sosta per ….sfuggire agli attentati.

Non capisco perché amnistia si, condono fiscale no; a meno che ciò non significhi che il governo Monti conta più sui voti dei galeotti che su quelli della classe media.

A proposito di classe media, la finanza ha – su un campione di 14.000 famiglie –  trovato che una  famiglia su tre ha barato per avere sconti sulle tasse universitarie dei figli o sul diritto di usufruire dell’asilo, sovvenzioni  ecc.

Questo significa che gli otto milioni di poveri su cui si danno  aiuti di vario tipo, sono in realtà cinque milioni e mezzo e che chi non arriva a fine mese, non ci arriva perché lo stipendio se lo  gioca con le macchinette mangiasoldi come il poliziotto di cui sopra  o al poker on line – sempre del patrio governo – che nel primo mese di esercizio ( agosto 2011 , mese fiacco per antonomasia per le lotterie) ha raccolto unmiliardo e novecento milioni di euro.

Il 31 dicembre scadrà la gestione della discarica di Malagrotta e non hanno ancora  scelto il sito della nuova discarica, poi , una volta scelta, dovranno metterla a regime e questo  consentirà al grato proprietario di ottenere una proroga.

NAZIONE INFETTA

A livello nazionale  assistiamo alla  rottura dello statu quo al quale Berlusconi si era arreso, con la defenestrazione del direttore del TG 1 Augusto Minzolini, verso il quale non abbiamo alcuna considerazione. E’ stato sostituito dal suo vice, Alberto Maccari , nipote dell’omonimo vescovo che inquisì Padre Pio.

Se ne deduce che, dopo Guarguaglini & Borgogni, si sta procedendo a una sotituzione sistemica  dei fedeli del centro destra,  per ora con fedeli più tiepidi, come in questi casi citati. o di altri “managers privi di curriculum” come il nuovo dirigente dell’antitrust.  I soliti intelligenti dello staff di Berlusconi finiranno per accorgersene quando sarà troppo tardi, ma non è detto che sia un male.

A Firenze abbiamo un evento eccezzionale: un matto  spara, uccidendo due poveri immigrati e ne ferisce tre, infine si suicida. Con commovente partecipazione di popolo si decide che il matto non è matto e si inscenano  una serie di manifesstazioni politiche   contro …il sano.

Anche a Milano un altro squilibrato ha dato fuoco alla moglie, ma si è poi limitato ad accendersi una sigaretta, invece di suicidarsi.  Lo considerano sano di mente, benché fosse in cura psichiatrica.

Bankitalia dice che i risparmi degli italiani –  mentre lo Stato è indebitato fino al collo con 1200 miliardi debito pubblico – ammontano a oltre 9.000 miliardi ( e quindi potrebbero comprare 4 volte il debito pubblico).  Le Statistiche ci dicono che abbiamo il terzo deposito di oro del mondo dopo USA e Germania e prima di Francia e Inghilterra,   Il primo ministro  Monti, annunzia che se lo Stato fallisce è una catastrofe per tutti. E la gente pensa che sia sano di mente.  Cominceranno a crederlo matto solo quando  – e se – presenterà i tagli di spesa, ma c’è chi giura che non lo farà mai.