Archivi del mese: Maggio 2013

ANTICIPANTING FUTURE THREATS: USA, ISRAELE E ANGELINA JOLIE. di Antonio de Martini

Per chi si interessa di letteratura politico-militare e legge testi in inglese, il termine
anticipating future threats ” ( prevenendo minacce future) è un termine relativamente “moderno” in cui ci si imbatte con la stessa frequenza con cui si trova il vocabolo ” contabile” in un testo di ragioneria.
Si tratta di una forma mentis che è andata evolvendo assieme al concetto di sicurezza.

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SIRIA: VIGILIA DI NOVITÀ MENTRE DAVID CAMERON CHE ESCE PERDENTE POTREBBE DARE UN COLPO DI CODA. di Antonio de Martini

Non si vede ancora nessun passo concreto verso la messa in opera della progettata conferenza di pace congiunta russo- americana sulla Siria, prevista per fine mese, ma i vari paesi stanno prendendo posizione.
Per prima si è mossa la Svizzera offrendosi di ospitare l’evento con un ” Ginevra II” dove per Ginevra I si intende l’intesa Clinton-Lavrov del 30 giugno scorso. Una offerta svizzera da sempre credibilità.

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SANGUE ROMAGNOLO, OVVERO L’ITALIA CHE MERITI.

Un brillante politico in ascesa, una giovane e bella militante del Pd, una relazione sentimentale finita con uno strascico di mail diffamatorie e cattiverie assortite sui social network.
Ci sono tutti gli ingredienti per una piccante storia di politica di provincia.
Ma in realtà quella che arriverà venerdì nell’aula del tribunale di Forlì è una storia di vera e propria violenza telematica, attuata attraverso il furto di password, la sostituzione di persona e l’intrusione nel profilo Facebook altrui.
Fin qui il Resto del Carlino io aggiungo:

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GEOPOLITICA: KENNETH WALTZ È DECEDUTO IERI. ERA A FAVORE DELLA PROLIFERAZIONE NUCLEARE E NON AVEVA TUTTI I TORTI. di Antonio de Martini.

Secondo lui la geopolitica per dare una descrizione esatta del reale non doveva tener in alcun conto le ideologie a pena di fornire un quadro incompleto della realtà.
In un paese come gli Stati Uniti che fanno spesso del conformismo di analisi politica un dogma, Waltz ha rappresentato una ventata di aria fresca.

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IL 13 MAGGIO DI CINQUANTACINQUE ANNI FA DE GAULLE TORNAVA AL GOVERNO. IL 5 OTTOBRE NASCEVA LA NUOVA REPUBBLICA. NOI LA STIAMO ANCORA ASPETTANDO. di Antonio de Martini

E c’è chi dice che gli italiani sono incostanti. Per oltre mezzo secolo la Democrazia Cristiana è riuscita ad impedire l’ammodernamento dello stato che già nel 1960 si era capito essere necessario. Tutto è cominciato da lì, ma sta per finire.

La vicenda ha inizio Oltralpe. Finita la guerra mondiale, i partiti della vecchia Repubblica che avevano portato la Francia alla sconfitta, ” liquidano” De Gaulle che aveva interpretato la volontà di resistenza della Nazione dopo aver previsto la sconfitta del 1940 – anche nei dettagli – con il suo bel libro ” Il filo della Spada” ( tradotto in Italia con trenta anni di ritardo ed ” Il Borghese”. 1964) e previsto nel suo appello alla Resistenza, termine del quale è l ‘inventore, anche la rivincita.

Tornati alle vecchie abitudini e alle liti tra cattolici ( MRP) e socialisti ( SFIO) i partiti sono paralizzati dal timore di una reazione dei francesi di fronte ai problemi della decolonizzazione nella penisola Indocinese e nel Maghreb.
Governanti individualmente anche capaci come Guy Mollet e Georges Bidault, si alternano, contrastano e paralizzano, mentre il paese decade e l’estrema destra cresce nutrita dalla frustrazione della sconfitta militare di Dien Bien Phu e dalla logorante guerra d’Algeria.

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IL NUOVO PRINCIPE ” GRAMSCIANO” È L’ORDINE GIUDIZIARIO: GODE COME IL PRINCIPE MEDIOEVALE DI IMMUNITÀ E IMPUNITÀ SULLE PROPRIE AZIONI E DI POTERI ASSOLUTI SULLA LIBERTÀ DEGLI INDIVIDUI. di Antonio de Martini

Vedo un ennesimo segnale del nostro provincialismo nella miopia a riconoscere il carattere globale di alcuni fenomeni sociopolitici, come ad esempio il rafforzamento del ” partito dei giudici” in sempre piu numerosi paesi, mentre noi evitiamo ogni analisi e preferiamo ritenerlo una sorta di baruffa locale verso un singolo e i suoi amici.

Ritengo invece che il fenomeno stia assumendo la forma e i contenuti di un quasi ritorno al biblico ” governo del giudici” privilegiato da Jahvé, rispetto al sistema ” monarchico” di prevalenza del potere esecutivo, tollerato dal Dio biblico, obtorto collo, a causa della insistenza del popolo di Israele per essere governato da un re-guerriero ” come gli altri popoli” invece che dai giudici.

In questo stesso istante, in Egitto, Pakistan, India, Stati Uniti, Italia, Spagna, Francia, sappiamo esistere – senza pretese esaustive di conteggio – conflitti tra l’ordine magistrale ed il potere esecutivo, per determinare una prevalenza della magistratura rispetto ai governanti eletti, presentata come lotta per l’autonomia ma che in realtà è una guerra di indipendenza che fa seguito all’ottenimento della completa immunità de facto , precede l’assunzione del controllo politico e si è già sostanziata nella ” correzione” di importanti equilibri istituzionali.

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UOMINI E TOPI. QUELLA BELLA LANA DI BENETTON. di Antonio de Martini

Un buon sistema per evitare polemiche conviviali è quello di toccare un argomento nevralgico.
Di colpo, quelli che ti odiavano si dedicano alla pesca d’altura e vanno in posti dove il telefonino non prende.
Per anni mi è capitato, in occasioni mondane con personaggi politici, di parlare di riforma della Costituzione ( proprio nel senso proposto in questi giorni dai ” saggi”) e provocare un istante di imbarazzato silenzio, manco avessi scoreggiato, poi la conversazione riprendeva su altri argomenti come se nulla fosse accaduto. È successo per anni.
Adesso, se voglio mangiare in santa pace, parlo dello sfruttamento schiavistico del lavoro minorile nei paesi in sviluppo.

Come saprete, a Dacca, perla del Bengala di salgariana memoria, è crollata una costruzione pomposamente definita palazzo.

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IN MORTE DI UN BUON ITALIANO. I COMPATRIOTI RICORDERANNO COSÌ OTTAVIO MISSONI.

Italiano di Dalmazia, nel mondo degli stilisti è il solo assieme a Emilio Pucci – pilota da caccia e medaglia d’argento al Valor militare – ad aver avuto una esperienza militare e di servizio al suo paese.
Ha partecipato con onore alla seconda guerra mondiale operando in Libia come radiotelegrafista da Tobruch a El Alamein e ritorno. Non se ne è vantato e non ha rinnegato.
Ha fatto il suo dovere.

Ha fatto un bel po’ di campo di concentramento senza cercare scorciatoie di servilismo e al ritorno, invece di fare il reduce o il profugo di professione, ha illustrato la sua Patria, la sua famiglia e la sua educazione come campione sportivo alle Olimpiadi di Londra ( 1948) e come imprenditore, fino alla morte.
È uno dei pochi italiani che è passato da povero a ricco, senza cambiar moglie ne gusti sessuali, in un ambiente che lo avrebbe volentieri ” perdonato” e incoraggiato, se possibile, di più.
Con lui se ne va, in silenzio, un italiano di quelli che vinse il dopoguerra, dopo aver lottato per difendere le scelte errate di un regime provinciale schiavo del desiderio di apparire.

SIRIA: OBAMA HA DECISO DI MERITARSI IL NOBEL RICEVUTO. CONFERENZA DI PACE ENTRO MAGGIO A ROMA? di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com
Martedì John Kerry è giunto a Mosca per la sua prima visita da segretario di Stato e dopo una serie di colloqui ha annunziato in serata – assieme al Ministro degli esteri russo Sergei Lavrov – l’inizio di ” a good new relationship” con la Russia.
Certamente si è parlato anche dello scudo missilistico europeo e del nucleare iraniano, ma il tema della conferenza stampa congiunta tenuta in tarda serata e dopo un ultimo incontro con Putin, è stato l’annunzio che i due paesi, finalmente, hanno deciso di comune accordo di convocare una conferenza di pace sulla Siria in armonia con la decisione presa il 30 giugno scorso a Ginevra dall’ Action Group, basato sulle risoluzioni ONU 2042 e 2043 che per iniziare a realizzarsi ha dovuto attendere quasi un anno.

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L’INGHILTERRA NON INTERVERRÀ IN SIRIA ECCO IL LINK.

ALCUNI INTERLOCUTORI HANNO ESPRESSO SCETTICISMO CIRCA IL DISIMPEGNO INGLESE IN SIRIA. ECCO IL LINK.

British troops to Syria unlikely despite evidence of chemical weapons use – PM
http://www.guardian.co.uk/politics/2013/apr/26/british-troops-syria-chemical-weapons

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