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PERCHÉ IL FRANCO SVIZZERO SI È SGANCIATO DALL’EURO. INTERVISTA ALL’ECONOMISTA GIORGIO VITANGELI . Secondo tentativo…

Per una svista il filmato della intervista a Vitangeli non è stato messo on line. Chiedo scusa e lo trovate ( spero) in questo link. Il filmato dura 10′ in tutto.

http://m.youtube.com/watch?v=Xmk0pB2wRCs

ARRIVA LO SCHEMA “PADRE” PER SALVARE L’EURO E SFIDUCIARE LE BANCHE CHE DA NOVEMBRE VERRANNO MESSE SOTTO TUTELA ? di Antonio de Martini

Ecco,attraverso il traduttore Google, la proposta PADRE, acronimo inglese di
“Metodo politicamente accettabile per la ristrutturazione del debito dell’Eurozona.”

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PROBLEMA. ABBANDONARE L’EUROPA O RICONQUISTARLA? di Antonio de Martini

Il primo maggio è la festa dei lavoratori e il 5 la festa dell’Europa.

Anafesto ( nome orribile) chiede cosa dovremmo fare nella presente situazione politica di crisi generale. Gli ho risposto tra i commenti, ma trascrivo il tutto su una pagina del blog, in quanto credo che sia il cuore del problema italiano e quindi di interesse generale. Anche chi vuole votare o partecipare alle elezioni, vi trova la risposta: la nostra meta è l’Europa, ma non quella della Merkel ne quella trans.

Ecco la domanda di Anafesto che mi ha scatenato la risposta che seguirà:

” Che cosa dovremo fare?

Credo che almeno dai tempi del Macchiavelli si sappia che uno stato per essere tale deve fare 4 cose in croce:

1 – coniare moneta sovrana.

2 – gestire delle politiche interne per il bene della popolazione.

3 – avere delle politiche estere in sintonia con quelle interne.

4 – gestire un esercito per varie ed eventuali.

veniamo ai fatti:

1 – La moneta non è sovrana ma è presa a usura da privati (BCE).

2 – Un’entità non ben definita, chiamata Europa, decide le nostre politiche interne.

3 – Siamo una colonia e i colonizzatori decidono quali devono essere le politiche estere, vale anche il vecchio detto: se vuoi sottomettere un popolo, educane i figli (vediamo la pervasività dei film d’oltre oceano e pure delle metodologie di istruzione, con specializzazioni ossessive, senza il minimo retroterra culturale).

4 – L’esercito, pagato dal popolo italiano, è alle dipendenze di una inquietante entità chiamata NATO, comandata da oltre oceano e con un viscido portavoce europeo.

Sull’euro non ci è concesso di discutere, nemmeno su questa Europa (TINA), figuriamoci poi sulla NATO se, anche per l’Italia, esiste l’equivalente della “Die Deutsche Karte” citata più volte dal generale tedesco Gerd Komossa che sancisce che la Germania sarà colonia degli anglofoni fino al 2099.

Quali altre soluzioni ci sono concesse?

Ecco la mia risposta ( che forse allungherò). Continua a leggere

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TRA IL GROTTESCO E L’ ALTO TRADIMENTO. I CANDIDATI A PALAZZO CHIGI SONO TUTTI “CRAVATTARI” di Antonio de Martini

Lungi da me l’idea di rimpiangere Berlusconi e la sua corte dei miracoli.
In un paese serio la maggior parte di costoro farebbe al più’ il rappresentante di profilattici.
Impressionante , pero’ , anche il catalogo dei candidati alla successione che sembrano essere stati scelti per far sembrare il conflitto di interessi di Silvio Berlusconi una caramella alla camomilla.

A GIULIANO AMATO ho già’ dedicato un post intero che può essere condensato in tre parole: ambiguo, incompetente, arrivista. A queste qualità’ che lo rendono certamente un candidato degno di questo sistema, va aggiunto il neo del conflitto di interesse: e’ SENIOR PARTNER della DEUTCHE BANK.
In altre parole, fa il lobbista presso enti locali e governativi facendo vendere derivati ( la finanza creativa che tanti buchi ha creato) e facendo indebitare lo stato, le regioni , le provincie, i comuni .
Nulla che comporti particolari competenze, basta avere una agendina coi numeri telefonici giusti e riuscire a presentare i ” cravattari” all’ assessore da infinocchiare. E’ ben pagato e gli consente di arrotondare le tre pensioni che ha, oltre alla presidenza della Treccani e del comitato per il centocinquantenario dell’ unita’ italiana.
Adesso mi dicono che e’ nuovamente candidato alla Presidenza del consiglio, ossia a trattare coi suoi padroni i termini di restituzione dei ” prestiti” che ha aiutato a contrarre.
Un po’ come se si incaricasse lo stupratore di fare alla violentata la visita ginecologica di accertamento.
Per chi non lo ricordasse, l’ istituto tedesco e’ anche quello che ha dato fuoco alle polveri della crisi italiana a maggio vendendo in una mattinata tutti i BOT italiani ( otto miliardi) che aveva in portafoglio….

MARIO MONTI: la nomina a senatore a vita e’ spiegabile solo con l’ipotesi che qualcuno abbia strumentalizzato la venerabile eta’ del Presidente Napolitano che non può essere sempre presente a se stesso.
Si tratta di uno scialbo Carneade proveniente da Milano e da una università’ che si autocertifica alla pari dell’ ” autorevole financial times” e che si e’ illustrato in un decennio da commissario europeo per aver affibbiato a Bill Gates una multa da cinquecento milioni di dollari, accusandolo di abuso di posizione dominante.
Per farlo rimpiangere dalla UE, hanno dovuto mandare Antonio Tajani.
Meno male che Guglielmo Marconi non e’ più, altrimenti avrebbe multato anche lui perché’ era quasi solo lui ad avere la radio. Non riesco a vedere un solo motivo serio per nominarlo senatore a vita, a meno che non lo si voglia mettere al riparo da qualche procura della Repubblica in vena di partecipare alla selezione dei candidati.
In più’, ho anche il serio sospetto che non sia un genio e cito a riprova il fatto che oggi e’ andato in Germania a partecipare a una tavola rotonda della London School of Economics ( quella finanziata da Gheddafi jr, ricordate?) a commemorare Ralph Dahrendorf, un personaggio il cui pensiero non si e’ notato granche’ e che fu preso sul serio solo da Giorgio La Malfa.
Una ipotesi malevola che circola, invece, e’ quella che si e’ fatto il suo nome come candidato premier per far sembrare la candidatura di Amato il male minore.
L’egregio professore MARIO MONTI DA OLTRE SEI ANNI E’ CONSULENTE DELLA GOLDMAN SACHS cioe’ della organizzazione meno corretta e piu’ chiacchierata della storia.

UN ALTRO CANDIDATO A PREMIER E’ GIANNI LETTA , anch’egli consulente della GOLDMAN SACHS che negli ambienti finanziari mondiali chiamano GOLDMAN SACKS ( traduzione:”Goldman saccheggia”).

MARIO DRAGHI e’ stato VICE PRESIDENTE EUROPEO DELLA GOLDMAN SACHS dal 2002 al 2005 , ossia quando la banca era la consulente del governo greco e lo ha aiutato nella scelta dei prodotti derivati con cui sono stati truccati i bilanci greci per entrare nell’Euro.
Adesso viene chiamato alla BCE per rimediare al danno che ha procurato direttamente o indirettamente.

ROMANO PRODI Dal 1990 al 1993 ha fatto il consigliere di GOLDMAN SACHS.
Conosceva i dossiers delle privatizzazioni su cui evidentemente consigliava la GOLDMAN che consigliava a sua volta i propri clienti che erano gli stessi che concorrevano alle privatizzazioni. Ricordo l’importo della consulenza pubblicato sui giornali : dieci miliardi di lire.

GIANNI LETTA e’ entrato come advisor della GOLDMAN SACHS giusto a tempo per dare consigli in due importanti affari di pari importo : l’ acquisto della partecipazione TELECOM da parte della spagnola TELEFONICA ( società’ che aveva il doppio dei debiti di Telecom, controllata dal finanziere Cesar Alierta ) e l’ acquisto – da parte del gruppo Berlusconi – della Endemol venduta – quando si dice il caso- proprio da Cesar Alierta e- caso nel caso- allo stesso prezzo . Endemol e’ un fornitore di programmi televisivi e sarebbe bastato che Mediaset disdicesse un po’ di contratti TV per abbassarne il prezzo prima dell’acquisto, ma lui da gentiluomo qual’e , queste cose non le ha fatte. L’ advisor di entrambe queste operazioni e’ stata la GOLDMAN SACHS .
Quattro coincidenze non sono coincidenze: lo dice il metodo scientifico inventato da Galileo Galilei, uno che – fosse vivo- con Berlusconi avrebbe in comune l’hobby di sfangarsela ai processi.

Anche in Grecia, il candidato a Premier, imposto a forza, e’ Lucas Papademous- – banchiere centrale- che – vedi caso- e’ ” colui che ha portato la Grecia nell’Euro”.
In chiaro, e’ quello che ha truccato i conti , con l’ aiuto di Goldman Sachs, creando il problema greco come lo vediamo oggi.
Bastano questi profili invocati da politici e media come salvifici, a capire che , secondo loro, chi può ” rassicurare i mercati” non può’ essere che uno dei compari che ha partecipato al gioco delle tre carte.
Nei curricula degli illustri candidati che circolano sulla stampa, avete visto queste qualifiche? Io no.
Perché’, ad esempio, Napolitano non incarica il presidente della Camera Fini (che apporterebbero anche i voti necessari a qualsiasi formula) o quello del Senato, Schifani?
Scelte istituzionali classiche queste e non legate ne’ a chi contrasse i debiti ne’ a chi li erogo’.
Possibile che il Presidente Napolitano debba scegliere soltanto in questo cesto di serpenti?
Possibile che persino alla vigilia del Grande Passo, non senta la viltà intrinseca di scelte come queste ?
Un amico mi assicura che questo atteggiamento – con contorno di telefonata a zio Obama- si spiega solo con l’ abitudine contratta in gioventù – e oltre- a fare l’acritico “killer” di Palmiro Togliatti .
Giuseppe Di Vittorio il mitico sindacalista pugliese amato dai proletari di tutta Italia e rispettato da anche dai nemici, ce lo potrebbe raccontare.
In absentia dell’interessato, un giorno penso proprio che qualcuno dovrebbe farlo.

Mario Draghi nominato presidente BCE: io perso la scommessa, l’Italia una occasione importante. di Antonio de Martini

Rompo il riposo che mi ero imposto fino al 1 settembre, per riconoscere che  non ho azzeccato la previsione su Mario Draghi. Continua a leggere

Finanza, Moneta, Economia : i tre elementi della tempesta perfetta. Il quarto cavaliere è la crisi geopolitico- militare. di Giorgio Vitangeli

Se fossimo in volo, dovrebbe già lampeggiare la scritta:”allacciare le cinture di salvataggio” ed il pilota dovrebbe almeno precisare: “stiamo avvicinandoci ad una zona di forti turbolenze”.Ma  i piloti dell’economia mondiale credono che “pensare positivo” equivalga a dire sempre al popolo sovrano: “tutto va ben, madama la marchesa”, ed anche quando si imbocca un tornado, come quello del 2007-2008, e l’aereo rischia di schiantarsi, tutto quello che arrivano a dire è che l’economia sta attraversando un periodo di “turbolenze”.

Qualche sobbalzo improvviso, insomma, magari un po’ di paura, ma  ben presto tutto passa, e si torna a volare tranquilli. Continua a leggere

arriva la portaerei e affonda…il dollaro

Una importante  novità rispetto alle precedenti crisi politico militari che hanno visto coinvolti gli USA ai quattro punti cardinali del globo , è che il dollaro ha iniziato a scendere  contro l’Euro, l’oro e altrte valute invece che a salire come era sempre successo. La funzione di moneta rifugio, l’hanno svolta l’Euro e  il buon vecchio oro. Continua a leggere

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