I miei lettori di lungo corso ricordano di certo l’idea che ho espresso più volte, su questo blog di inondare con le acque del Mediterraneo la depressione dello CHOTT EL JERID (che in questi giorni viene visitata dagli amici della Società Geografica Italiana che saluto). Ne verrebbe un mare salato interno al deserto grande dodici volte il lago di Ginevra, o , se preferite, grande come l’Umbria.
Oggi mettiamo “on line” il link dell’idea progettuale declinata in cinque lingue tra cui il cinese, Continua a leggere →
Francesco de Martini nacque a Damasco ( impero ottomano) nel 1903, dall’ing Antonio de Martini ( che lavorava a un ramo della ferroviaBerlino Bagdad) e da Sofia Mocadié. Ebbero cinque figli. Uno ogni 200 km circa di ferrovia.
La sorella maggiore, Maria, era nata a Aleppo. Il fratello successivo, Umberto, a Deraa, al confine di quello che sarebbe diventato il regno di Transgiordania.
Per me, luoghi di villeggiatura e campi da calcio. Poi area di lavoro.
Mio padre ebbe una vita molto piena. Wikipedia ha riportato solo la sua prima missione al servizio dell’Italia.
La gente comune comincia ad interessarsi ai temi geopolitici non precotti e I giovani amici di WEBMIND, rete di intelligenze coi quali ho cominciato a mettere in onda dei video on line, hanno realizzato quel che molti preconizzano ma nessuno aveva ancora messo in pratica: il matrimonio tra il computer e la Televisione.Continua a leggere →
Web mind la nuova agenzia di stampa web che distribuisce contenuti di politica estera alle televisioni italiane regionali mi ha chiesto una dichiarazione circa i rischi di terrorismo cui l’Italia è esposta.
Il video è stato predisposto prima che il Presidente Mattarella citasse il piccolo Stefano Tasché, che avevo già citato nel mio post di pari argomento e che ora è improvvisamente popolare.
Ecco il testo:
I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2014 per questo blog.
Pubblico integralmente il rapporto per condividerlo coi lettori. Il fatto che il blog sia stato letto in Ben 141 paesi ( pur essendo scritto in Italiano) dimostra che centri di studio e ricerca sono interessati a conoscere i punti di vista degli italiani e che gli argomenti trattati sono di interesse generale e vengono apprezzati.
Per vedere il rapporto completo, clikkate la striscia blu sotto l’immagine.
Un particolare ringraziamento va al sito di valutazione che ha stimato in trecento il numero di accessi quotidiani e in 349 dollari il valore del blog.
Segno che cominciano a temere gli effetti della sana lettura di informazioni veritiere sui cittadini. Era quel che volevo.
buon anno.
Ecco un estratto:
Il Museo del Louvre riceve 8,5 milioni di visitatori ogni anno. Questo blog è stato visto circa 250.000 volte nel 2014. Se fosse un’esposizione al Louvre, ci vorrebbero circa 11 giorni perché lo vedessero altrettante persone.
Continua il giro del Mediterraneo di Giorgio Vitangeli assieme ad Antonio de Martini. Tocchiamo quella che un tempo era la quarta sponda dell’Italia in preda ai suoi demoni scissionistici. Benghazi contro Tripoli, missili sulle petroliere che si riforniscono dal concorrente e finto disinteresse di chi ha trasformato un paese in crescita in una zona franca in cui gli interessi dei libici e degli italiani non sono più tutelati da nessuno.
Se Matteo Renzi, dopo aver visitato la Tunisia, ponesse attenzione alla Libia attivando tutte le esperienze italiane, le soddisfazioni economiche e politiche potrebbero essere tali da influenzare positivamente anche i bilanci del 2014.
nell’intento di ammodernarmi cerco di imparare a inserire dei filmati nel blog. Chiedo a chi li ha già visti di pazientare un minimo. Buona visione a coloro che non li avessero visti.
I grandi giacimenti di gas scoperti davanti alle coste di Israele, Gaza, Siria e Libano sono solo una piccola parte di un immensa riserva che copre una vasta area del mediterraneo orientale, interessando anche Egitto, Libia,Malta e Grecia. In questa videointervista, concessa a lafinanzasulweb, spiego in che modo la corsa per accaparrarsi queste ricchezze stia destabilizzando l’area e quali siano le prospettive future.
Per vedere l’intervista, clikkate sul link sottostante.
Il 4 maggio in un post intitolato “gli USA vinceranno in Pakistan, i Talebani in Afganistan” ho anticipato che ci sarebbero stati a breve contatti tra USA e Talebani per chiudere la partita con un pareggio. Continua a leggere →