Archivi Categorie: Libano

GUERRA DI SIRIA:WALID JOUMBLATT CAMBIA POSIZIONE SULLA QUESTIONE SIRIANA. E’ L’INIZIO DELLO SGANCIAMENTO DRUSO DAL CARRO QUATARO-TURCO-AMERICANO O SONO I SAUDITI CHE COMINCIANO A RITIRARSI ? di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com

Pubblico integralmente,  nella versione originale,  il POST di Lylia Ben Ahmed apparso sul blog pubblicato in Francia  http://tunisia-secret.com  riguardante la clamorosa intervista pubblicata da Russia Today ( agenzia russa di notizie)  in cui il capo politico e spirituale dei Drusi  compie uno spettacolare  cambio di fronte. Continua a leggere

ARABIA SAUDITA. IL PRINCIPE MUQRIN BEN ABDELAZIZ AL SAUD DIVENTA PRINCIPE EREDITARIO DEL PRINCIPE EREDITARIO. di Antonio de Martini

Col re ottantanovenne reduce dalla quarta operazione chirurgica e un principe ereditario, Salman ben Abdelaziz, ottantasette primavere suonate ( e suonato anche lui dall’Alzehimer ormai evidente) , assume rilievo particolare la nomina, avvenuta oggi, a ” secondo vice primo ministro” del principe Muqrin ben Abdelaziz al Saud, sessantasette anni ( è il più giovane tra i figli superstiti di Ibn Saud ) . Continua a leggere

AFRICA , MALI : LA FRANCIA INIZIA LA GUERRA PER IL CONTROLLO DELLE TERRE RARE. STA PER INIZIARE LO SCONTRO ANCHE PER LA SUCCESSIONE IN ARABIA SAUDITA ? di Antonio de Martini

le terre rare servono alla produzione dell’acciaio. Servono anche alla produzione dei computers ed altri aparecchi elettronici  usati principalmente per far funzionare la macchina da guerra dei paesi occidentali. Il Mali ha terre rare in abbondanza e un numero di guerriglieri non sufficiente ad impensierire.

L’anno scorso gli USA sbarcarono un reparto di  cento marines in funzione antiterrorista ( ne diedi cenno) . E’ della scorsa settimana l’annunzio che il governo Obama riconfermato ha deciso di dislocare distaccamenti di truppe in trentacinque paesi dell’Africa. Se a questi si aggiungono quelli in cui erano già acquartierati ( Gibuti, Etiopia, Uganda) abbiamo fatto l’en plein, perché  all’appello mancano solo Egitto e Sudan.

E’ sostanzialmmente per queste due  ragioni che la Francia ha deciso di intervenire ad onnta del parere negativo del governo americano ( la portavoce di Clinton , Susan Rice, ebbe a definire ” merda” il piano francese di intervento conntribuendo  così a giocarsi il posto di ssegretario di stato. Continua a leggere

SIRIA: GLI EROI SONO STANCHI (DI RACCONTARE BALLE) E LA GUERRA SI IMPANTANA. SI VA VERSO LO STALLO E IL NEGOZIATO. di Antonio de Martini

La coalizione composta da Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Arabia Saudita, Egitto, Libia, Turchia e Katar in quasi due anni di macelleria e propaganda non sono riusciti ad aver ragione della Siria di Bashar el Assad , l’oculista reclutato a forza alla politica dalla morte prematura del fratello.

Gli USA sono stati ingannati da illusioni autoprodotte, dalla sopravvalutazione della volontà di potenza della Turchia, la sottovalutazione della capacità di resistenza dei siriani.
Stanno imparando a conoscere un vicino oriente che non conoscevano: i libanesi hanno un governo filo Hezbollah e sono riusciti a demolire una rete CIA di diciassette persone, tutte arrestate, accecando il Dipartimento di Stato in un momento decisivo. I siriani hanno ” esportato” i non combattenti , come profughi, oltreconfine, ottenuto – a inizio guerra – una sovvenzione importante dall’Iran ( si parla di trenta miliardi di dollari) e sopratutto bloccato la propaganda via internet che si rivelò esiziale per Hosni Mubarak. Continua a leggere

MEDITERRANEO, UN MARE DI NOSTALGIE: DA GHEDDAFI A MUBARAK A BERLUSCONI. ARRIVA IL SOGNO DI UNA EUROPA DALL’ATLANTICO AGLI URALI O L’INCUBO DELL’EUROPA COLONIZZATA ? di Antonio de Martini

Stiamo tornando all’epoca dei protettorati di ottocentesca memoria e c’è chi vuole applicare l’idea anche all’Europa.
La Libia a oltre un anno dalla conclusione ufficiale delle operazioni N.A.T.O. , non ha ancora trovato la pace e la via della concordia nazionale che adesso spera di trovare con la creazione di una società petrolifera nazionale con direzione a Tripoli e robusta sede decentrata a Benghazi .
La governance sarà a sorveglianza britannica.

L’Egitto, nei suoi millenari annali, non aveva mai

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DALL’ARABIA SAUDITA ALLA GIORDANIA, PREVISIONI TEMPESTOSE. È IN PIÙ, A WASHINGTON MEDITANO SUL ” RAPPORTO PICKERING” CHE PROPONE … di Antonio de Martini

Vigilia di cambiamenti della politica estera americana nel mondo arabo?
lo richiede un rapporto consegnato al Presidente e lo richiede la situazione politica e militare.
Il regno saudita che ha da poco un nuovo re, rischia di dover affrontare a brevissimo – in un momento particolarmente delicato se non drammatico – una seconda crisi di successione aggravata dal fatto che anche il principe ereditario , il Crownprince, sta più di la che di qua.

Accade nelle gerontocrazie: re Abdallah la scorsa settimana é stato operato alla schiena per la quarta volta, ha 89 anni, é obeso, e questa volta, invece di farsi operare negli USA é stato operato in patria in un ospedale della Guardia Nazionale Saudita ( comandata dal figlio Mutaab ben Abdallah) dalla stessa équipe statunitense che fece i precedenti interventi chirurgici a New York. Continua a leggere

SIRIA: IL RISCHIO DI ALLARGAMENTO DELLA CRISI SPINGE GLI USA AD ACCETTARE IL PIANO DI KOFI ANNAN E FORSE PERSINO L’INTERVENTO RUSSO DI PEACEKEEPING. di Antonio de Martini

L’occidente aspetta l’elezione del nuovo Presidente per suonare la ritirata dalla Siria in cui si è impantanato credendo di poter riuscire a realizzare facilmente il ” regime change” .

Di fronte al pericolo di collasso economico della Giordania , la sconfitta netta degli amici degli USA in Libano, il pericolo di guerra civile in Turchia dove la guerriglia curda ha raddoppiato gli effettivi e accelerato lo slittamento dell’Irak nell’area di influenza iraniana, la NATO comincia ad essere a corto di infelici iniziative e ha finalmente capito che il costo della guerra non è più sopportabile. Continua a leggere

SIRIA: NON C’E’ DUE SENZA TRE. COME HO SCRITTO NEL POST DEL 1 DICEMBRE 2011 , LA SIRIA INIZIA IL PERIODO DEGLI ASSASSINII MIRATI. di Antonio de Martini

Molti continuano a chiedersi chi mai abbia ucciso il generale Wissan, capo dei servizi segreti libanesi e propulsore della logistica di appoggio ai ribelli siriani. La risposta è contenuta  nel mio post del 1 dicenmbre scorso ( Inizia l’attacco alla Siria. 600 “volontari libici trasportati verso la frontiera siriana ecc.” in cui dicevo testualmente( vedere in archivio): Continua a leggere

MEDIO ORIENTE. LE PREVISIONI DEI WARGAMES SULLA SIRIA DI TRE THINK TANK ISRAELO-AMERICANI QUADRANO PERCHE’ FANNO I CONTI SENZA L’ OSTE. di Antonio de Martini

Non ricordo purtroppo – sono passati tre anni –  il nome di quell’ammirglio USA a riposo che il Pentagono ebbe l’idea di invitare a partecipare a un wargame  presso il Dipartimento della Difesa.

Tema della esercitazione: il controllo del Golfo Persico contro un ipotetico nemico in contrasto. Serviva un Ammiraglio che comandasse la flotta “nemica” e che la pensasse in maniera diversa dai soliti baroni del Pentagono.  Cercavano insomma un “Maverick” ( lett: vitello non marchiato) ossia una persona che si distinguesse dal gregge. Continua a leggere

ripubblico, per i nuovi lettori, un altro post( 28 marzo 2011) necessario a capire la situazione del Levante e che ha innescato l'”unrest” in Siria provocando l’esodo di duecentomila contadini siriani . L’uso delle acque dell’area. Adesso la crisi investe anche l’Etiopia . di Antonio de Martini

La prossima guerra sarà per l’oro blu: l’acqua. Nel Medio Oriente e Nord Africa, è già un casus belli. Il paese più ricco è l’Albania… di Antonio de Martini

Con un attacco nucleare si può mettere in ginocchio anche un grande paese in trenta giorni. Con la Bomba A ( alimentare) una nazione crolla in una settimana. Se privata di acqua, bastano due giorni.

Secondo un rapporto dell’Unicef (“population without improved drinking water sources by region in 2002“WHO/UNICEF,2004), 1,1 miliardo di persone nel mondo non ha accesso all’acqua e 2,6 miliardi ha accesso ad acque non potabili.

I continenti più problematici sono l’Asia e l’Africa e il maggior consumatore di acqua è l’attività agricola ( utilizza il 70% della disponibilità mondiale). L’allevamento fa la parte del leone dato che serve una quantità 15 volte maggiore per produrre un chilo di bovino, rispetto a quella necessaria per produrre un chilo di grano. Continua a leggere