Archivi delle etichette: Muammar Gheddafi

PROGRESSI IN LIBIA NEL PROCESSO UNITARIO: DAL “TUTTI CONTRO TUTTI”, AL “TUTTI CONTRO GLI U.S.A”. di Antonio de Martini

Non sono stati i nostalgici di Gheddafi, ma i figli prediletti del S.A.S inglese, armati, nutriti e addestrati dalla Delta force americana .

Hanno imparato a sparare, e adesso vogliono il petrolio. e lo vogliono Tutto.

Forse adesso gli occidentali  si renderanno conto che gli attacchi contro Gheddafi e i suoi scherani non erano condotti da eroici combattenti per la libertà e la Democrazia.

Anche in Somalia il Presidente ( cittadino americano impiegato provinciale nel New Jersey) l’ha scampata per un pelo.

Forse è meglio limitarsi a  esportare la Coca Cola nel Myanmar ( Reuter di ieri) che la Democrazia  all’americana nei paesi arabi e Nord Africani. Lo shock sarà forte per qualche giorno, salterà qualche testa ( sarebbe meglio dire testone), ma credo che la lezione non sarà sufficiente  ad ottenere un cambio di politica estera della Clinton.

Leggete con attenzione  questo post  pubblicato tre/quattro mesi fa per mostrare che la Libia era in preda ai predoni soliti e che chi stava cercando di ristabilire l’ordine, non sarebbe stato in grado di farlo e di capire come vanno le cose in questa parte di mondo.

L’ennesima società di sicurezza europea  ( vedi il post) si è mangiata 10 milioni di dollari ,  – chissà quanti altri soldi sono andati alle società USA  –  ma la sicurezza è una chimera come dimostrato dalla tragica fine dell’ambasciatore americano in Libia.

 Interessante  sapere come intende il governo italiano reagirà, a parte le condoglianze e un mazzetto di fiori al neo inaugurato monumento al Maresciallo Graziani.

Sapete l’ultima barzelletta che circola in quel di Tripoli? Continua a leggere

LA CRISI FA PAURA PERCHÈ HA PORTATO AL DIVORZIO TRA BENESSERE E DEMOCRAZIA di Antonio de Martini

Nel secondo dopoguerra mondiale , sessantasette paesi sono stati in varie forme invasi e i rispettivi governi sostituiti con la forza dall’Est come dall’Ovest.
Negli ultimi anni, mentre l’Est, dopo l’Afganistan, sembra apprezzare maggiormente l’ipocrisia, l’Occidente sembra aver perso la pazienza e, mentre prima privilegiava il metodo del coinvolgimento di più paesi sotto l’egida delle Nazioni Unite, ora è passato ai metodi più spicci Continua a leggere

MEDIO ORIENTE: ” I NOSTRI MINISTRI DEGLI ESTERI SONO MAL INFORMATI O INGENUI” PAROLA DI INTELLIGENCE FRANCESE.

Ce texte est en français- Ce texte est en français- Ce texte est en français – Ce texte est en français. Patientez quelques lignes- patientez quelques lignes.

“IN MANCANZA DI LOGICA, LA MORALE E LA RAGIONE CI INVITANO AD ESAMINARE LA SCHIZOFRENIA DEI NOSTRI MEDIA E DEI POLITICI NEI CONFRONTI DEI COMPORTAMENTI DEI SAUDITI E DEI KATARIANI VERSO I QUALI COMMETTIAMO L’ERRORE DI CREDERE CHE NON SAREMO CHIAMATI A PAGARE.”
CON QUESTE PAROLE, ALAIN CHOUET, EX CAPO DELL’INTELLIGENCE FRANCESE ALL’ESTERO CONCLUDE LA CONFERENZA CHE PUBBLICO- IN FRANCESE – TENUTA NEL GIUGNO SCORSO A NIZZA.
LA PUBBLICO PER DIMOSTRARE ANCORA UNA VOLTA CHE TUTTE LE PERSONE COMPETENTI E RAGIONEVOLI LA PENSANO COME QUESTO BLOG SUI TEMI ” CALDI” DEL MOMENTO. SPECIE LA SIRIA.
par Alain CHOUET
Invité de l’Association Régionale Nice Côte d’Azur de l’IHEDN (AR29), le 27 juin 2012, Alain Chouet, ancien chef du service de renseignement de sécurité de la DGSE, reconnu bien au-delà de l’Hexagone pour son expertise du monde arabo-musulman, a livré aux auditeurs son sentiment au cours d’une conférence qui a connu un vif succès.

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IL DIRETTORE DE “IL CORRIERE DELLA SERA” PER FARE UNO SCOOP SACRIFICA IL PROPRIO NOME : INVECE DI FERRUCCIO DA OGGI SI CHIAMERA’ MARAMALDO. di Antonio de Martini

Milano aspira da sempre a un ruolo di leadership e, come scelta strategica e morale , inneggia alla trasparenza.
In questa scalata al cielo ed al ruolo di capitale morale di questa Italia, la citta di Sant’ Ambrogio è sostenuta dal suo quotidiano tradizionale, che assieme al caffè del mattino viene religiosamente assorbito dai meneghini DOC e anche dagli oriundi.
Non c’è Santa Causa che non venga sostenuta con energia, entusiasmo e coerenza, anche se la tiratura non ne risente ancora.

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SARKOZY AVREBBE RICEVUTO 42 MILIONI DA GHEDDAFI PER LA SCORSA CAMPAGNA ELETTORALE, MA IL GIUDICE PERQUISISCE LA CASA DELLA PROPRIETARIA DE “L’OREAL” E SEQUESTRA IL COMPUTER. CHI HA COMPRATO IL PRESIDENTE? di Antonio de Martini

Sic transit gloria mundi, direbbe il cavalier Berlusconi . La vendetta di Gheddafi ( o di DSK?)si è consumata fredda, dico io.

Il quotidiano inglese Daily Telegraf pubblica la notizia che la campagna elettorale di Sarkozy della scorsa volta venne finanziata da Ghaddafi per il lieve importo di 42 milioni di euro, mentre la legge francese stabiliva un massimo contributo individuale di 7.500 euro.

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L’ ALGERIA E’ IN ALLARME. ALLA FRONTIERA MERIDIONALE SI AFFACCIANO I MARINES. di Antonio de Martini

Durante la campagna di Libia, le forze armate francesi chiesero all’esercito algerino di poter usare lo spazio aereo algerino del sud con elicotteri ” per rintracciare una pattuglia dispersa”, vedendosi opporre un netto rifiuto.

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SBAGLIERO’, MA STIAMO RINNEGANDO TUTTO CIO’ IN CUI ABBIAMO CREDUTO IN QUESTO DOPOGUERRA. QUAL’ E’ LA VERA AMERICA ?di Antonio de Martini

Qualcuno tra i lettori meno giovani avrà notato analogie tra il trattamento subito dalla Libia e quello subito dall’Italia ai suoi tempi.
In entrambe le situazioni, c’era una dittatura lastricata di buone intenzioni, perse per strada, appoggiata da una frazione di popolazione ( in genere la sociologia dice che sono 5% a favore, 5% contro e il resto della popolazione si estranea).
In entrambi i casi c’era un capo con uniformi da operetta

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REATI GLOBALI : IL SIGNOR GUPTA, HA FATTO L’INDIANO di Antonio de Martini

Il sigonr Rajat Gupta è nato in India 62 anni fa e, come tanti giovani della sua generazione e continente, è andato a cercar fortuna in America. L’ha trovata, fino a che l’F.B.I. ha trovato lui.

Durante la sua ascesa nel paradiso delle opportunità, è entrato nel Consiglio di Amministrazione della Goldman Sachs, diventato “global Head” della McKinsey & Co- dove è rimasto 34 anni- ed è entrato anche nel Consiglio della Procter & Gamble Co. E nella consociata American Airlines.
E’ un laureato di Harward ed e’ stato ospite di Barak Obama alla prima cena di Stato che questi ha offerto ai suoi sostenitori.

L’accusa è di” insider trading” ossia di aver fatto attività di intelligence a favore di qualcuno – un quasi conterraneo dello Sri Lanka che si è già preso 11 anni di reclusione per lo stesso reato- e contro l’establishement.

Lloyd Blankfein , presidente della McKinsey, lo ha subito mollato testimoniando che era solito raccontare quel che succedeva dentro il consiglio della Goldman.

Raj Rajaratnam, il suo amico condannato, era fondatore del GALLEON GROUP HEDGE FUND ed è stato condannato a seguito della confessione di un altro executive della McKinsey, Anil Kumar, che per uno sconto di pena ha inguaiato il cliente e le registrazioni telefoniche hanno inguaiato il capo.

Come noto, le società che hanno dato carriera e successi a questi gentiluomini, hanno tutte una tripla A di credito.

L’insider trading presuppone che qualcuno raccolga informazioni segrete e speculi in borsa, con la complicità di altri, ricavandone un illecito guadagno.

Il governo degli Stati Uniti e il Regno Unito fanno esattamente questo a danno di nemici ed alleati. Puniscono chi lo fa a titolo personale, forse per mantenere il monopolio dell’uso della forza. Nelle ultime” guerre per la democrazia e il nuovo ordine mondiale” hanno approfittato per depredare l”Irak, le ingentissime risorse minerarie afgane, la Libia, in risorse e contanti.

Nel caso di Gheddafi, prima gli hanno insegnato a mantenere il controllo sulle popolazioni ( gli inglesi hanno addestrato anche i loro commandos fino a un mese prima dell’attacco), hanno usato le prigioni libiche per torturare possibili aderenti ad Al Kaida, spediti da Guantanamo , hanno ottenuto prebende e consulenze, salvo poi quando hanno avuto chiara la situazione patrimoniale della vittima, hanno tirato fuori tutta una panoplia di accuse contro la democrazia e la morale, tranne la violenza sui bambini – quella la riservano per l’attacco al Vaticano – e una volta incastrato il soggetto con l’aiuto del solito pentito ( il premier del nuovo corso era il ministro della Giustizia di Gheddafi, il Presidente egiziano attuale era il ministro della Difesa di Mubarak e via dicendo), mettono le mani sul tesoretto.

Nel caso libico, il conto economico è presto fatto: gli USA hnno speso circa un miliardo e adesso mettono le mani sui 200 miliardi di dollari che il colonnello aveva sparso per il mondo, investendo per conto dello stato. In Italia, Fiat, Juventus, Unicredit tra i principali investimenti pubblici.

Vedrete che al nuovo governo democratico daranno , si e no , i trenta miliardi rappresentati dagli investimenti italiani. Il resto sparirà assieme alle 144 tonnelate dell’oro della Banca Centrale, ( che la Libia aderirà alla BRI di Basilea….) e addio all’ istruzione e alla assistenza medica gratuita a tutti i libici.

Insomma il telefono lo ha inventato Meucci e la AT&T è americana; la Radio, Marconi e sono loro i padroni dell’etere; il microchip l’ha inventato Faggin e l’industria del computer è loro…..

Possiamo consolarci pensando che questo metodo l’ha inventato Al Capone, da Napoli e che possiamo fare anche noi gli indiani, oppure rileggere il discorso del Papa in Germania, nel punto in cui diceva che un governo privo di afflato etico altro non è che una cricca di banditi. Remember?

Africa. Attacco alla Libia. ecco spiegazioni inedite, ma convincenti. VEDREMO SE E’ VERO. di Antonio de Martini

 Quale può essere il fil rouge che collega tutti  i paesi attaccati – e presi di mira  in varie forme –  dagli USA e Gran Bretagna con l’aiuto di una serie di ausiliari tradizionali  più o meno consapevoli? Continua a leggere

Tony Blair e la tenda di Gheddafi. E’ per questo che Cameron ce l’ha a morte col colonnello?

Riprendo dalla EXECUTIVE INTELLIGENCE REVIEW in forma integrale:

” Pochi hanno il privilegio di visitare Gheddafi nella sua famosa tenda nel deserto. Questi pochi eletti sono chiamati AHL AL KHAIMAH  o gente della tenda.

Negli ultimi anni, questa tenda è stata affollata di personaggi britannici e specialmente , dell’entourage di TONY BLAIR. Continua a leggere