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L’ORO DEPOSITATO PRESSO LA BANCA D’ITALIA ( oltre 2500 tonnellate) VALUTATO A 30 EURO AL GRAMMO, VALE OLTRE 75 MILIARDI DI EURO CHE VOGLIONO REGALARE AD ABRAMO BAZOLI, ALESSANDRO PROFUMO E A UNICREDIT ( che finirà in mani tedesche). CONTRO QUESTA ABERRANTE CRIMINALITA’ ECONOMICA SERVE UNA NUOVA NORIMBERGA. di MASSIMO MORIGI, ANTONIO de MARTINI e di quanti vorranno aderire

Per spiegare la oscena realtà che si cela dietro il proposito di rivalutazione della quote della Banca d’Italia, che è stato bocciato dalla BCE, solo poche righe. Continua a leggere

SUL DECRETO BANKITALIA L’OMERTA’ CONTINUA. TACCIONO PERSINO I ” MAESTRI DEL NULLA” di Davide Giacalone

Il silenzio continua, sulla sorte della Banca d’Italia. Un silenzio tombale. Escluso il disinteresse, può essere che a produrlo sia un cattivo interesse.

Data la rilevanza del tema, vale la pena specificare non solo cosa non si deve fare, ma anche come si dovrebbe agire. Con una premessa: a questo punto, dopo la pessima partenza e dopo la bocciatura della Banca centrale europea, non credo che il ministro dell’economia possa restare al suo posto. Non è una questione personale, tanto che non c’è bisogno di riprodurne il nome, ma di credibilità e interesse nazionale. Continua a leggere

UNA SOLERZIA SOSPETTA DELLA BANCA D’ITALIA IN QUEL DI MAROSTICA. di Antonio de Martini

http://corrieredellacollera.com
Il quotidiano economico della Confindustria Il Sole24Ore, ha pubblicato oggi un intrigante trafiletto, anzi due. Senza firma.
Il primo riguarda la Banca Popolare di Marostica.
Marostica 13.781 abitanti, è una tra le piu prospere cittadine del Veneto, famosa nel mondo anche perché ad anni alterni organizza una partita a scacchi in piazza con pedine umane, ha una industria orafa attiva per quanto consentito dalla congiuntura e abitanti al riparo dall’indigenza.
La Banca Popolare di Marostica ha trecento dipendenti e 7.500 soci,

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SOLO DUE COSE SEMBRANO SENZA LIMITE : LA PAZIENZA DEGLI ITALIANI E IL PREZZO INTERNAZIONALE DELL’ORO. di Antonio de Martini

Della pazienza degli italiani, avremo modo di trattare più volte.

Notiamo per ora che il record del 1968 di otto ministri in carica e due presidenti di regione titolari in contemporanea di ” avvisi di reato” come si diceva allora, non è stato più eguagliato.
I commentatori – salvo i morti, sono gli stessi di allora – insistono a dire che la pubblica moralità è in ribasso.
Visto che , ormai lo hanno capito anche i piu ingenui , tutti – nessuno escluso – rubavano allora e continuano a rubare oggi , l’unica cosa che è veramente in ribasso, ritengo sia l’efficienza dei carabinieri e della magistratura che cominciano dare vistosi segni di cedimento.

In quell’anno , Randolfo Pacciardi – unico deputato – il sottoscritto e sessantatremila cittadini chiesero di creare una Nuova Repubblica come quella che si vagheggia oggi.
Fummo azzittiti ( niente TV ) . Agli altri, la Repubblica stava bene così. Molto bene.
L’indignazione odierna di molte vergini dai candidi capelli come Scalfari Eugenio, Continua a leggere

QUESTE SONO LE BANCHE PIÙ SICURE DEL MONDO ( PER CHI CI CREDE ANCORA).

Questo è il presuntuoso elenco fatto dai soliti americani che indicano ” le 50 banche piú sicure del mondo” Continua a leggere

IL VERO PRODOTTO CHE LE BANCHE VENDONO OGGI, E’ LA SFIDUCIA. SERVE A DISTRARRE LA GENTE. I GRECI COMBATTONO PER NOI COME FECERO ALLE TERMOPILI. di Antonio de Martini

Un aspetto che sembra sfuggire ai più é la fonte di tutto il bailamme che sta affliggendo il globo.
Si sa che c’è una componente monetaria della crisi , ( iniziata negli USA dai governi che si sono succeduti dal 1945 i poi) una componente finanziaria( idem ma dalla presidenza Reagan) , una componente creditizia ( nata in Europa a cura di Francia e Germania) e una componente fiduciaria ( nata nelle banche specie quelle italiane intimidite dagli accordi di Basilea 1;2;3;. Continua a leggere

SE LE BANCHE NON POSSONO FALLIRE E UNA SANZIONE COMUNQUE CI VUOLE, PERCHÈ NON DARE IL POTERE DI CACCIARE IL TOP MANAGEMENT? di Antonio de Martini

Un’altra banca che ci ha riprovato. La JP Morgan ha fatto una altra mossa azzardata fidando nel fatto che se non fosse andata bene, comunque era ” troppo grande per fallire”.
Oggi, al solito, ci dicono che ” il responsabile ” è stato licenziato e FORSE ci sono tre altri dipendenti che ” rischiano” , non sappiamo se un licenziamento o un rimprovero verbale, i media non lo dicono.

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La bilancia commerciale italiana migliora? Semplice ! qualcuno sta vendendo oro in Svizzera. Lo processiamo subito o aspettiamo che abbia venduto tutto? di Antonio de Martini

Ok , immaginiamo per un momento che tre chili e ottocento grammi di oro grezzo ( duecentomila euro pari a centodiciassette once)  li abbia venduti la vice presidente del Senato Rosi Mauro che è la cattiva del momento.

Chi sta vendendo il resto dell’oro ? E, se non sono indiscreto, chi ne  sta incassando il controvalore e in che valuta?

Le statistiche parlano chiaro :  calcolando gennaio 2012 sul 2011 , l’export di oro ” grezzo , non monetario, ” in arrivo in Svizzera e in provenienza dall’Italia è aumentato del 34,6%

Se invece passiamo a febbraio 2012 su feb 2011 la percentuale di incremento passa a 35,6% Continua a leggere

CROSETTO (PDL) ALLA SETTE: PER RECUPERARE LIQUIDITA’ TOCCARE LE FONDAZIONI BANCARIE, L’ORO DI BANKITALIA E LA LIQUIDITA’ DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI. FINALMENTE!

L’ex sottosegretario alla Difesa Crosetto, parlando della crisi italiana finanziaria ha finalmente proposto di metter mano al patrimonio delle fondazioni bancarie – che ha valutato in 250 miliardi- ed ha rivendicato la proprietà’ pubblica dell’oro depositato presso la Banca d’Italia, chiedendo che si ponga mano anche a quello. Egli ha anche citato la liquidità della cassa depositi e prestiti.
La Signora Emanuela Palermi ( partito dei comunisti italiani) e il rappresentante del PD ( Orlando) si sono detti assolutamente d’accordo, mentre la onorevole Flavia Perina di FLI ha signorilmente sorvolato sulla questione che evidentemente le riusciva nuova.
Finalmente cominciamo a trovare qualcuno che abbia il coraggio di tirare fuori gli argomenti veramente importanti e divulgarli in televisione. Il problema dei problemi e’ quello di trovare rapidamente dei fondi e per avere quelli delle fondazioni bancarie basta un decreto.
La Perina ha cercato di spostare la conversazione – utilizzando un accenno della Palermi – distraendo l’uditorio parlando della corruzione che si annida negli enti pubblici. Verissimo.
Peccato che non si sia resa conto di trattare lo stesso argomento: le fondazioni bancarie sono i nidi in cui si allevano i pulcini del potere occulto – la signora Fornero e’ l ‘esempio classico essendo nella fondazione S Paolo – che non ha conquistato il denaro che amministra, non lo amministra se non nel proprio interesse , non ne risponde a nessuno e lo trasmette per cooptazione.
Si tratta di una parte del patrimonio pubblico.
Alberto Orioli vice direttore del SOLE 24 ORE difensore d’ufficio del governo, ha parlato del mercato del lavoro e del conflitto generazionale evitando di pronunziarsi sulle fondazioni bancarie, sull’oro di Bankitalia ecc. complimenti. Diventerà direttore.

LA SOLUZIONE DI UN PROBLEMA EUROPEO STA NELL’ EUROPA

Mi sono accorto che affrontando temi di politica interna, mi lascio trascinare tanto dalla indignazione per la mancanza di rispetto verso l’intelligenza dei cittadini che eccedo.
Torniamo a vedere le cose dal punto di vista il più’ coscienzioso possibile.
27 paesi , quasi tutti europei, si sono uniti in un processo di aggregazione continentale.
Di questi, 17 si sono saldati anche con l’adozione di una moneta comune.
L’ arroganza culturale ci ha fatto credere che il mondo avrebbe marciato al passo dell’Europa.
La realtà’ ci ha dimostrato il contrario e adesso non vogliamo fare marcia indietro per non ammettere le carenze strategiche del progetto e non vogliamo fare marcia avanti perché’ abbiamo paura, avendo capito che non abbiamo capito il nostro tempo.
L’euro soffre non perché’ e’ debole, ma perché i suoi bond vengono messi sul mercato a prezzi differenti a seconda del paese emittente.
E’ inevitabile che gli speculatori vogliano lucrare provocando scompensi.
Succedeva con le monete diverse ( il solito Soros) e una classe politica europea da Cottolengo, non ha pensato che sarebbe successo anche coi certificati di credito se questi avessero avuto delle differenze tra i tassi.Se ci pensate un momento, la cosa ha dell’incredibile.
I tedeschi avevano la leadership della operazione, l’esperienza dei due processi di unificazione tedesca con Otto von Bismarck e con poi con Helmut Kohl, ma , accecati dalla smania di guadagno e dal desiderio di non far scappare nessuno degli accalappiati, non previdero un piano “B” e acconsentirono alla proposta Prodi di immediato allargamento a tutti i paesi dell’est Europa.
In altre parole alla costruzione dell’Europa manca la scala antincendio e il regolamento di condominio. Grandi ingegneri….
Per unificare un continente che ha duemila anni di storia ( noi ne abbiamo tremila ), una mentalità da caserma non basto’ come non basterà’ la attuale mentalità’ da bottegai calvinisti.
L’ Europa e’ un salto di qualità’ o non e’.
I tedeschi stanno dimostrando che non hanno saputo gestire il processo di unificazione perché’ non hanno altra idea fondante che non sia la prevaricazione dei più’ deboli.
Al solito vinceranno un anno di battaglie e poi , al solito, rovineranno sotto il peso della loro arroganza, col solito politico nostrano che cercherà’ di riparare in Valtellina.
La politica – quella col senso della storia- suggerisce quattro strade per superare la crisi e a me quella dei tedeschi non piace. Abbiamo altre opzioni e dobbiamo farlo sapere a tutti.

LA PRIMA ( il sogno dei padri):spingere verso la creazione della federazione Europea, trasferendo al Parlamento Europeo il potere di approvazione di bilanci preventivi dei singoli paesi aderenti alla moneta unica, escludendo da questo momento decisionale i paesi come l’Inghilterra che non ne fanno parte e che avranno il fair play di astenersi. Sarebbe un grosso freno per i nostri reggitori nazionali, regionali e comunali.
A fronte di questa scelta, i certificati di debito potrebbero avere gli stessi tassi e la corsi sarebbe superata.
LA SECONDA( compromesso):fissare la quantita’ accettabile di indebitamento di ciascun paese e quella sarebbe garantita da tutti i partners. Le eccedenze sarebbero invece responsabilita’ del singolo stato nazionale che vedrebbe ridotta la possibilita’ di attingere a fondi europei in percentuale uguale a quella che si discosta dalle indicazioni comuni. ( se hai un 30% di fondi extra sconsigliati dal PE, avrai il 30% in meno di fondi europei rispetto a quanto concordato in precedenza e questi denari vanno a un fondo di stabilita’ europeo). Vantaggio per i virtuosi: il fondo di stabilita’ verrebbe alimentato dai paesi disobbedienti.

LA TERZA( la schiavitù’):seguire la via tedesca che sembra si stia per seguire di lacrime, sangue e di repressione sociale . Benché’ non esista prova nella storia del mondo che il rigore abbia generato sviluppo. Questa scelta ha sapore punitivo e di vendetta per i differenti stili di vita tra mediterraneo e paesi a cultura protestante. Alla fine di questa strada ci sara’ solo una nuova Norimberga per chi l’avrà voluta, perche’ una cosa che i popoli non perdonano, sono i sacrifici umani in nome di una idea fissa. ieri il Reich, oggi il rigore.

LA QUARTA( la voce grossa): sfruttare il fatto che nell’accordo di Maastricht non esiste un sistema di espulsione dei membri recalcitranti e cancellare o sospendere le leggi nazionali che proibiscono alla Banca d’Italia di finanziare il governo e la rendono indipendente.
Riprendiamo il finanziamento dei piani di sviluppo governativo ( serio pero’) e apriamo una trattativa con i tedeschi per rivedere gli accordi.
Ci seguirebbero almeno dieci dei diciassette paesi dell’euro e a quel punto la leadership della Germania e le sue manie rigoriste andrebbero a remengo assieme ai suoi Quisling locali che risalirebbero “in disordine e senza speranza ” le tre valli varesine che ieri hanno disceso con orgogliosa sicurezza.