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AFRICA IN CRISI: SERVE UNA VITTORIA A OBAMA. ITALIA: ABBIAMO DUPLICATO TUTTO. C’ERA PIU’ ORDINE l’8 SETTEMBRE 43. di Antonio de Martini

La sorte degli USA e dell’ Obamacare è appesa al risultato della strategia da applicare in Libia.

Se prevale il sistema di delegare la guerra agli alleati teleguidandola ( Leading from behind), il nuovo modello di Difesa USA reggerà e ci saranno i fondi per la riforma sanitaria voluta da Obama. Altrimenti, tornerà il modello militare precedente ( 130.000 uomini in più per intervenire direttamente) e addio alle spese sanitarie gratuite per i meno abbienti e al voto democratico nel sud di colore.

Per l’Italia, la posta in gioco è il reingresso nel Consiglio di sicurezza dell’ONU a breve scadenza dall’ultimo turno, ma potrebbe essere una ripresa delle passate ambizioni di Francesco Paolo Fulci di occupare un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza penalizzando le speranze tedesche in materia. Continua a leggere

STANNO DECIDENDO ANCHE DOVE VERRA’ COMBATTUTA LA PROSSIMA GUERRA di Antonio de Martini

In questi giorni sono in corso negoziati molto differenti tra loro ( Svizzera, Vienna, New York, Parigi, Marocco) con un fil rouge in comune: i rapporti tra Stati Uniti e Russia. Tutti gli altri sono comparse di scena. E’ già successo nel corso degli anni 70 e ottanta.

In ambito NATO si dibatté un argomento principe articolato in più capitoli vertenti tutti attorno allo stesso timore. Se gli USA avrebbero rischiato di incassare dei missili nucleari  sul loro territorio pur di difendere l’Europa o se il vecchio continente sarebbe stato ancora una volta il campo di battaglia in cui gli eserciti si sarebbero scontrati come nelle due precedenti tornate del conflitto con distruzioni che avrebbero risparmiato il territorio USA. I protagonisti erano USA e Russia e lo sono tutt’ora.

Il crollo del muro di Berlino ci ha fornito una serie di risposte sul passato e la crisi attuale dell’area MENA cerca di darci risposte sul futuro.

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COSA SERVE PER BATTERE L’ISIS- DAESCH di Antonio de Martini 

Un convegno della Fondazione Ducci – un ex diplomatico-  tenutosi venerdì  al centro culturale della Moschea di Roma, ha visto confrontarsi due politici arabi e due inglesi , uno dei quali vestiva l’abito talare e parlava a nome del Vaticano.

Gli arabi, Mohammed Alaikah, già vice primo ministro Giordano e Mohammed Benaissa , ex ministro degli esteri marocchino, hanno presentato le loro tesi in maniera piana e chiara spiegando  che lo Stato del Califfato  islamico ” non è religioso, non è un Califfato e non è uno stato”. Tutto vero. Sono, come ho sempre detto io, una banda di assassini.

Benaissa in un eccellente italiano – ma più politico- ha parlato di responsabilità europee, di mancate promesse e di responsabili della guerra di Siria pur senza fare nomi.

Il prete, Richard Gallagher, sembra  essere segretario per i rapporti con gli stati ( dal 2014) del Vaticano, ha esordito sostenendo che l’accordo Sykes-Picot  non era stato concluso in segreto (!) per poi spezzare una lancia in favore dei cristiani come se si trattasse della persecuzione di Nerone. Poi considerazioni di carattere religioso inutili in quella sede. Non ho capito la rilevanza della segretezza o meno dell’acc0rdo Sykes-Picot ( che pronunziava in modo errato).

Uno dei responsabili arabi gli ha fatto notare che i cristiani avevano pagato un prezzo in quanto arabi, non in quanto cristiani ne più ne meno degli altri conterranei, il che è corretto. Il contrario è la versione del daesch. Continua a leggere

TERRORISMO NEL MEDITERRANEO. AMMAESTRAMENTI DA TRARRE. PREVEDERE E REPRIMERE. ( parte seconda).  di Antonio de Martini

LA PREVISIONE

Ricordo una vecchia barzelletta di ambiente napoletano che illustra una situazione comune a gran parte del Mediterraneo. Un Agente del KGB giunto a Napoli in cerca di un suo corrispondente, si perde nei quartieri spagnoli e cerca di orientarsi con caute domande a una comare affacciata al balcone di un  vecchio palazzo. Risposta spiazzante: ” vulite Pascualino o’spione? Sta qua, al secondo piano, interno sei.” Continua a leggere

IL DOCUMENTO DELLA UNIONE EUROPEA ( MOGHERINI) SUI MIGRANTI PUBBLICATO DA WIKILEAKS. LA GUERRA PER DIFENDERE IL PETROLIO DIVENTA UN INTERVENTO UMANITARIO.

Anche l’Italia avrà il suo Vietnam.

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